Anna Rosa Cianci: «Lesa a mezzo stampa dignità di mio fratello Michele e della famiglia Cianci»

«La mafia è una ferita gravissima che attanaglia la nostra società e non va assolutamente banalizzata»

venerdì 16 settembre 2022 15.33
La prof. Cianci Anna Rosa comunica che ha dato mandato ai propri avvocati di intentare azione giudiziaria nei confronti del Sig. Michele Emiliano per aver leso, a mezzo stampa, con affermazioni pubbliche, calunniose e mendaci, la dignità e l'onore del fratello Michele e della famiglia Cianci di antica tradizione antifascista, sindacale e politica , sempre in prima linea per la difesa dei diritti civili e della legalità per i quali ha pagato anche con le vite.

«Mio padre Cianci Pietro è stato un integerrimo fine intellettuale con un grande impegno in campo culturale e socio-politico, noto in città. Ciò che Emiliano dichiara è gravissimo e tendenzioso; teso a buttare discredito senza alcuna fondatezza e accertamento dei fatti. Sembra inverosimile che un giudice prestato alla politica si esprima in questo modo. Mi rivolgo a lui in qualità di persona e donna militante in maniera attiva nel PD (non a Barletta), partito al quale lui non appartiene più perché ha preferito mantenere la toga.

Sig. Emiliano la politica non è più "merda e sangue", quel modo ormai anacronistico che apparteneva alla prima Repubblica e dal quale solo i faziosi non desistono forse perché non sono dotati di altri strumenti più competenti e credibili. Questo fare ha contribuito notevolmente a creare seri danni alla nostra democrazia e ai cittadini. I suoi errati sillogismi, privi di qualsiasi base logica, denotano una grave mancanza, quella dei principi basilari sul quale si fondano la democrazia e la giustizia e che sono contemplati nella nostra Costituzione: siamo tutti uguali davanti alla legge, nessuno è colpevole sino a sentenza passata in giudicato e tutti hanno diritto di difesa.

Lei con le sue gravissime e pesanti affermazioni ha mancato di rispetto a mio fratello, alla nostra famiglia, che vive e opera non solo nel territorio pugliese, nonché alla categoria professionale degli avvocati e al suo stesso incarico di Presidente della Regione Puglia. Ci ha dato in pasto all' opinione pubblica, calpestando i più basilari principi umani e civili. Sig. Emiliano noi non abbiamo paura perché, come dovrebbe ben sapere, "chi ha paura muore due volte". La mafia è una ferita gravissima che attanaglia la nostra società e non va assolutamente banalizzata con dichiarazioni altamente false e offensive come quelle da lei pronunciate nei confronti di Michele Cianci, ma va combattuta quotidianamente e seriamente, ognuno secondo le proprie prerogative e competenze.

La nostra Regione ha bisogno di tanta cura. Segua il pensiero del grande politico e padre costituente Giorgio La Pira. Non faccia esternazioni a gamba tesa approfittando della debolezza momentanea di un suo presunto avversario. Lei con le sue affermazioni gratuite e pesantissime, senza alcun fondamento, ha voluto buttare fango e gettare un'ombra su mio fratello e di conseguenza sulla mia illustre famiglia, nel tentativo di ledere la nostra dignità e onorabilità. A tutto ciò non si può rimanere fermi e tacere. Si occupi di problemi seri, quelli più vicini a lei e al suo impegnativo mandato».