«Anche sul tema della scuola l'Amministrazione ha perso ormai la strada maestra»

Damiani sulle decisioni in tema di riordino scolastico

sabato 13 dicembre 2014
"Anche stavolta, purtroppo, l'Amministrazione non si smentisce - a dirlo è il consigliere comunale Dario Damiani, capogruppo di FI - e con i suoi provvedimenti riesce a scontentare i cittadini. Mi riferisco all'approvazione del Piano di dimensionamento scolastico approvato il 5 dicembre con delibera di Giunta n. 268, che ha generato autentici inspiegabili "mostri". E ciò nonostante i numerosi e iperpubblicizzati incontri con docenti e genitori nell'ambito di un percorso di condivisione che, a quanto pare, non ha inciso affatto sulla sostanza delle decisioni finali anzi, al contrario, le decisioni assunte con la delibera di giunta sono precisamente l'opposto delle volontà espresse anche durante l'ultimo incontro tenuto lo scorso 2 dicembre presso la sala dei vigili urbani.

In quell'occasione emersero proposte interessanti e alcune rappresentanze scolastiche pur di favorire la conclusione del procedimento offrirono la propria disponibilità a concedere qualcosa. Ma purtroppo le cose non sono andate in questa direzione, qualcosa non ha funzionato, un caso su tutti, emblematico: l'Istituto Comprensivo "Pietro Mennea" ha subito lo scorporo della Scuola Primaria 4° Circolo di via Donizetti, accorpata alla Scuola Secondaria di I grado "Baldacchini". Il risultato? L'interruzione della continuità didattica tra scuola dell'infanzia e scuola elementare armoniosamente raggiunta in quel plesso scolastico in Via Donizetti-Via Verdi che, adesso, ha visto erigere un "muro" burocratico al proprio interno. Una decisione che, infatti, ha lasciato sconcertati genitori e docenti che, giustamente, in queste ore esprimono disappunto e malcontento. Incomprensibile la ragione di tale scelta, se non alla luce di un mero calcolo ragionieristico in dispregio agli interessi degli unici protagonisti che, come ebbi a dire qualche tempo fa, sono e devono restare gli alunni e le famiglie. Non è questo il solo caso che sta agitando le istituzioni scolastiche della città, con il rischio che a breve piovano proteste legittime e ricorsi ad un piano di dimensionamento scolastico fatto veramente male.

Inutile allora prodigarsi, o meglio fare finta - conclude Damiani - in confronti, dibattiti e convegni se l'esito è già scritto sulla base di altri interessi e motivazioni. Ancora un pasticcio in salsa barlettana, un'ulteriore conferma del fatto che, mi sia consentita l'ironia, anche sul tema della scuola l'Amministrazione ha perso ormai la strada maestra".