Anche la barlettana Lucia Calò vince il premio America Giovani

Una borsa di studio per fruire del master in “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”

mercoledì 24 maggio 2023
A cura di Alessia Filograsso
Insieme ad altri giovani talentuosi, anche Lucia Calò, nostra concittadina barlettana, è entrata a far parte dell'elenco stilato dalla Fondazione Italia-USA che ha deciso di conferirle il Premio America Giovani con il fine di valorizzare 1000 talenti italiani con percorsi universitari di eccellenza in discipline di interesse della fondazione, e sostenerli concretamente nel loro ingresso nel mondo del lavoro e delle sfide internazionali.

La Fondazione ha messo a disposizione per ogni vincitore una borsa di studio, a copertura totale, per fruire gratuitamente il master in "Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy".

La giovane neolaureata ha ricevuto la pergamena di premiazione in una cerimonia ufficiale a Roma.

Cosa rappresenta per te questa premiazione?
"Ho 24 anni, mi sono laureata con la lode a dicembre in Lingue e culture per la comunicazione e cooperazione internazionale (laurea magistrale) presso l'Università di Milano. In questi anni ho studiato russo e spagnolo, e per due anni del mio percorso anche inglese. Due anni prima, sempre a dicembre, in piena pandemia ho conseguito con la lode il titolo di laurea triennale presso l'Università Aldo Moro di Bari, sempre in lingue. Ho avuto la fortuna di studiare un mese a Mosca durante il corso di laurea triennale, e un anno fa ero in Russia di nuovo dove avrei dovuto trascorrere 6 mesi in mobilità extra-Ue. Purtroppo, data la situazione incerta, siamo stati caldamente invitati a rientrare nonostante la situazione fosse sicura. Sono sempre stata appassionata di lingue straniere. Ho studiato infatti al liceo Carlo Cafiero ad indirizzo linguistico e da lì ho proseguito per istinto questa strada."

Premio America Giovani a Lucia Cal
Premio America Giovani a Lucia Cal
Premio America Giovani a Lucia Cal
Premio America Giovani a Lucia Cal

La premiazione si è svolta nel pomeriggio di lunedì 8 maggio, in forma privata presso la Camera dei deputati. "Per me ricevere il riconoscimento della Fondazione Italia USA rappresenta una soddisfazione personale, un'occasione per celebrare gli sforzi che ho compiuto, anche grazie al supporto della mia famiglia, durante questi anni di studio. Ma soprattutto, al di là del riconoscimento, è un'occasione imperdibile da cogliere per acquisire competenze chiave per il mondo del lavoro, dato che oltre alla pergamena, la Fondazione concede una borsa di studio totale per seguire il master in Leadership per le relazioni internazionali ed il Made in Italy che ho già cominciato."

Quali sono stati i sentimenti che hai provato quando hai saputo di aver vinto questa importante borsa di studio?
"Quando sono venuta a saperlo tramite Almalaurea a inizio marzo è stata una piacevolissima sorpresa. Ero già a conoscenza dell'attività della Fondazione, perché conosco altre concittadine premiate in passato e so che non accettano autocandidature. La prima reazione è stata di grande euforia e orgoglio, perché non capita spesso a noi giovani laureati di ricevere un riconoscimento specie a livello statale per il merito e l'impegno. Io in particolare sono sempre stata molto severa con me stessa, ma stavolta ho capito che potevo essere orgogliosa di quanto raggiunto."

Cosa ti auguri per il tuo futuro?
"Ci tengo a dire che non mi sento arrivata, anzi che la strada è ancora lunga. Al momento sto cercando un lavoro che mi appassioni e mi consenta di crescere professionalmente, mentre proseguo la mia formazione. Magari nell'export al servizio di istituzioni o in prima linea nelle aziende che rappresentano il Made in Italy. Quindi in primis mi auguro di riuscirci, ma soprattutto mi auguro di non dubitare più di me stessa, perché come mi ha insegnato la mia cara nonna, con costanza, sacrificio e passione si realizzano tutti i propri obiettivi. Mi sento di rinnovare questo augurio anche a tutti i miei coetanei, in un'epoca in cui si sente spesso parlare purtroppo di gesti estremi a causa degli insuccessi universitari. Anch'io ho sofferto i miei momenti di crisi, specie durante la pandemia, e bisogna normalizzare che non sempre il percorso universitario vada sempre liscio e spedito. L'importante è non smettere mai di credere nel proprio potenziale".