Anche in Puglia arriva il «baratto» pubblicitario

Il primo meeting è oggi a Barletta, organizzato da Wake Up in partnership con MP7 Italia SpA

venerdì 27 novembre 2015 18.25
Pubblicità sui principali media nazionali senza esborso di denaro, risparmio sui costi legati all'immobilizzo delle rimanenze e semplificazione amministrativa. Un sogno impossibile? No, è il «bartering», meglio noto come cambio merce pubblicitario. E' la nuova formula del baratto declinata in chiave marketing, una soluzione approdata per la prima volta nei paesi anglosassoni e che ora prende piede anche in Italia. L'attività di Bartering è la nuova frontiera nel mercato della pubblicità soprattutto in contesti economici caratterizzati da scarsa liquidità finanziaria. Già negli anni Ottanta era consuetudine, da parte delle concessionarie di pubblicità, accettare in determinate circostanze che gli inserzionisti pagassero le campagne pubblicitarie con le proprie merci anziché in denaro. Oggi questo format del «cambio merci pubblicitario» sta diventando una nuova tendenza grazie ai numerosi vantaggi che offre agli investitori. Si tratta, infatti, di un investimento pubblicitario che non richiede l'esborso di denaro e allo stesso tempo valorizza le rimanenze di magazzino di un'azienda. In altre parole, facendo ricorso al baratto pubblicitario, qualsiasi azienda agroalimentare o manifatturiera anche di piccola-media dimensione avrà la possibilità di pagare le campagne pubblicitarie fornendo le proprie merci anziché sborsando denaro contante.

«Grazie al cambio merce — aggiunge Fabio Mazzocca, presidente dell'agenzia Wake Up — qualsiasi azienda che abbia esigenza di pianificare una campagna pubblicitaria e che abbia esaurito il proprio budget può scegliere di smobilizzare le eccedenze di magazzino per trasformarle in spazi pubblicitari immediatamente disponibili anche sui media nazionali.» Le fatture tra inserzionista (merce) e barter (pubblicità) essendo dello stesso importo si compensano, eliminando qualsiasi flusso di cassa, semplificando le pratiche amministrative e azzerando l'esposizione finanziaria. Ci penserà poi il barter a vendere la merce, in Italia o all'estero, attraverso i canali distributivi concordati con l'inserzionista, quindi sempre in coerenza con l'identità e le politiche commerciali dell'azienda che «paga» con i propri prodotti. «Offrire nella nostra regione un punto di riferimento così importante nel settore del barter — spiega Marco Divenuto, Marketing Director di Wake Up — significa dare alle aziende pugliesi un'opportunità concreta di massimizzare i propri investimenti in immagine e comunicazione e quindi continuare a crescere anche nei periodi di crisi economica o di scarsa liquidità finanziaria.»

Lo scambio merci pubblicitario ora arriva anche in Puglia. L'agenzia di comunicazione Wake Up di Barletta diventa partner esclusivo per la Puglia di MP7 Italia SpA società internazionale specializzata nello scambio merce pubblicitario. Proprio alla formula del "Barter", Wake Up dedica un meeting di studio in programma questa sera a Barletta presso la sala conferenze di CiEmme Alimentari (Via Foggia 28, Barletta). Il forum è aperto agli imprenditori del territorio interessati a questa nuova opportunità di crescita. Ospiti d'eccezione dell'evento saranno Sergio Fontana presidente Confindustria BAT e Giorgio Carlo Ferrari, amministratore delegato di MP7 Italia S.p.A. Per Sergio Fontana presidente Zona territoriale BAT di Confindustria Bari-BAT «l'innovazione dev'essere sempre al centro dello sviluppo e del rilancio delle nostre aziende e questo vale tanto nei processi produttivi, quanto negli investimenti in comunicazione e marketing. La Puglia e il nordbarese, in particolare, hanno il compito di intercettare la ripresa economica e farsi trovare pronti alla sfida della competizione: investire in pubblicità smobilzzando le rimanenze di magazzino ritengo sia una soluzione congeniale che va proprio in questa direzione.»