«Amministrazione su piedi di argilla», Damiani invoca dimissioni
«La maggioranza è lontana dai problemi della città»
sabato 25 ottobre 2014
20.17
«Che l'Amministrazione guidata dal sindaco Cascella poggiasse su piedi d'argilla, lo sapevamo fin dal primo giorno del suo insediamento, ma ciò che si è verificato giovedì pomeriggio nelle stanze di Palazzo di Città credo vada oltre ogni pessimistica previsione». E' acre il commento che viene dall'opposizione, attraverso la voce e il commento di Dario Damiani, che rimarca la gravità del diverbio tra sindaco e segretario generale per enfatizzare le debolezze della maggioranza, riprendendo il confronto dei giorni scorsi tra il primo cittadino e la presidente Carmela Peschechera. «Certo la tensione era nell'aria fin dal giorno prima, quando il sindaco ha deciso di rendere noto alla stampa, con un richiamo ufficiale alla Presidente del Consiglio, lo scontro politico in atto all'interno non soltanto della coalizione di centrosinistra ma addirittura dello stesso partito di entrambi, il Pd. Emergeva già, con tutta la crudeltà del caso, che oramai siamo arrivati ai titoli di coda di un film già visto, di una maggioranza politica di centrosinistra lontana dai problemi reali della città e dei suoi cittadini ma vicina solo ai propri interessi personali e politici. In città esplodono problemi e disagi in ogni settore e i nostri amministratori cosa fanno? Si rimpallano le responsabilità evitando il dialogo diretto: visto che Sindaco e Presidente del Consiglio appartengono anche allo stesso partito politico, avrebbero potuto civilmente confrontarsi di persona piuttosto che a mezzo stampa.
Tempo poche ore, e il giorno dopo un nuovo e più grave confronto scuote Palazzo di Città: un diverbio talmente acceso da richiedere l'intervento del soccorso sanitario per i protagonisti, il primo cittadino Cascella e il segretario generale Porcelli. A questo punto, cos'altro bisogna attendere per porre fine all'agonia di questo mandato, direi all'accanimento terapeutico di chi si ostina a tenere in piedi un governo della città in cui il patto elettorale con i cittadini è completamente saltato, e viene disatteso ogni giorno al punto che i maggiori referenti del Partito Democratico presenti in Consiglio comunale ammettono di non avere intenzione di portare a compimento il programma per il quale sono stati votati e che comprende tutte le tematiche elencate dal sindaco e sulle quali chiede collaborazione e celerità? Purtroppo il film è sempre lo stesso, vincono le elezioni e poi fuggono dall'affrontare con serietà e determinazione le problematiche cittadine. L'elenco dei problemi intanto si allunga, e da dieci anni a questa parte oggi siamo costretti ad aggiungere la grave questione ambientale con le ricadute sulla salute dei cittadini.
Chi dovrebbe garantire l'efficienza della macchina amministrativa, cioè il sindaco, non è in grado di farlo, per cause imputabili sia a se stesso (il segretario generale è stato da lui nominato) sia alle forze centrifughe che, fin dall'inizio, remano contro l'attuazione del programma elettorale. Credo sia doveroso in tali circostanze rassegnare le dimissioni, dimostrando rispetto nei confronti della Città e dei cittadini, in primis di coloro che avevano votato questa coalizione che invece li ha solo ingannati, illudendoli che avrebbe realizzato obiettivi che in realtà, come sempre, verranno lasciati a languire in qualche cassetto. L'operazione verità su questo centrosinistra ormai è completa: caduta finalmente la maschera, il gioco a carte scoperte si è rivelato truffaldino per la cittadinanza, elettori di parte compresi».
Tempo poche ore, e il giorno dopo un nuovo e più grave confronto scuote Palazzo di Città: un diverbio talmente acceso da richiedere l'intervento del soccorso sanitario per i protagonisti, il primo cittadino Cascella e il segretario generale Porcelli. A questo punto, cos'altro bisogna attendere per porre fine all'agonia di questo mandato, direi all'accanimento terapeutico di chi si ostina a tenere in piedi un governo della città in cui il patto elettorale con i cittadini è completamente saltato, e viene disatteso ogni giorno al punto che i maggiori referenti del Partito Democratico presenti in Consiglio comunale ammettono di non avere intenzione di portare a compimento il programma per il quale sono stati votati e che comprende tutte le tematiche elencate dal sindaco e sulle quali chiede collaborazione e celerità? Purtroppo il film è sempre lo stesso, vincono le elezioni e poi fuggono dall'affrontare con serietà e determinazione le problematiche cittadine. L'elenco dei problemi intanto si allunga, e da dieci anni a questa parte oggi siamo costretti ad aggiungere la grave questione ambientale con le ricadute sulla salute dei cittadini.
Chi dovrebbe garantire l'efficienza della macchina amministrativa, cioè il sindaco, non è in grado di farlo, per cause imputabili sia a se stesso (il segretario generale è stato da lui nominato) sia alle forze centrifughe che, fin dall'inizio, remano contro l'attuazione del programma elettorale. Credo sia doveroso in tali circostanze rassegnare le dimissioni, dimostrando rispetto nei confronti della Città e dei cittadini, in primis di coloro che avevano votato questa coalizione che invece li ha solo ingannati, illudendoli che avrebbe realizzato obiettivi che in realtà, come sempre, verranno lasciati a languire in qualche cassetto. L'operazione verità su questo centrosinistra ormai è completa: caduta finalmente la maschera, il gioco a carte scoperte si è rivelato truffaldino per la cittadinanza, elettori di parte compresi».