Aggressione al sindaco Cascella, la Procura apre un'indagine

Tra i manifestanti di giovedi, gli occupanti dell'ex distilleria. Lesioni a due ispettori, al comandante Filannino e al dirigente del commissariato Mennea

sabato 6 luglio 2013 00.00
"Io non parlo con voi ma solo coi vostri avvocati". Sarebbe stata questa frase del sindaco Pasquale Cascella indirizzata agli occupanti dell'ex distilleria a scatenare gli animi di alcuni manifestanti facinorosi che, giovedì mattina, insieme ad altri gruppi protestavano all'esterno del Comune di Barletta. E' quanto emerge da alcune ricostruzioni sui disordini da cui è uscito incolume il primo cittadino ma non alcuni rappresentanti di polizia e vigili urbani giunti a palazzo di città proprio per sedare gli animi. Spintoni, calci e mani violente che hanno causato lesioni a due ispettori nonché al comandante della polizia urbana Savino Filannino ed al dirigente del commissariato di polizia Santa Mennea.

Il sostituto procuratore (di turno) della Repubblica di Trani Luigi Scimè ha aperto un'indagine per le ipotesi di minacce, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Ancora da identificare i responsabili. Ciò avverrà nelle prossime ore con la visione dei filmati delle telecamere installate nell'area dei disordini. Dunque, al momento l'inchiesta è rubricata contro ignoti. A manifestare fuori al municipio c'erano anche disoccupati e chi chiedeva la liquidazione del cosiddetto contributo "fitto casa". Al suo arrivo Cascella avrebbe detto a questi due gruppi che sarebbero stati ricevuti da un assessore. Diversa, invece, sarebbe stata la risposta ai manifestanti-occupanti dell'ex distilleria, alcuni dei quali già sotto procedimento penale per occupazione abusiva; col Comune che si è costituto parte civile. E forse proprio ciò non è stato tollerato da alcuni manifestanti che poi si sarebbero visti negare un colloquio personale col sindaco.

Intanto, nel pomeriggio di ieri, il Comune di Barletta ha diffuso la seguente dichiarazione del sindaco Cascella: "Le responsabili decisioni della Giunta e l'immediata operatività delle strutture del Comune per l'erogazione dell'acconto del contributo fitto casa dimostrano la determinazione con cui la nuova Amministrazione vuole affrontare il disagio sociale. Si è cominciato, pur nella ristrettezza delle disponibilità finanziarie peraltro condizionate dalla complessità delle procedure da condividere con la Regione, a dare prime risposte a uno dei bisogni più acuti - la casa - dei cittadini, in particolare dei più deboli, contando sulla comprensione e sul sostegno della città che non si rassegna ma reagisce alla crisi. Su questa strada si andrà avanti con coerenza, spirito aperto e solidale. Non mancherà nemmeno l'ascolto delle situazioni più estreme e difficili, come quelle di chi ha occupato abusivamente case con azioni di sopraffazione innanzitutto dei diritti dei soggetti più deboli di tutti quali sono gli anziani, ma sempre e solo se finalizzato al rientro nei confini della legalità. Per questo ho dato e mantengo la disponibilità a incontrare i loro legali nel procedimento giudiziario in corso se legittimati a esprimere preventivamente la volontà di rispettare le regole. Perché, a chi rappresenta le istituzioni si può chiedere tutto tranne che non rispettare e non fare rispettare le regole".