A Canne della Battaglia la storia stessa è a rischio

Seconda intervista al presidente del Comitato Pro Canne Nino Vinella

sabato 27 marzo 2010
A cura di Ida Vinella
Sono passate quasi due settimane della notizia del pericolo di crollo a Canne della Battaglia presso il sito dell'antica masseria. E dopo due settimane torniamo ad intervistare Nino Vinella, attuale presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia.

Per la discarica abusiva cosa si è fatto nel concreto? E' intervenuto il Comune in merito?

Come da ordinanza emessa dal Comune di Barletta all'indomani del sopralluogo effettuato dal Nucleo tutela ambientale della polizia municipale, l'intera area della Masseria di Canne è stata recintata con transenne ed avvisi al pubblico: adesso solo chi si volesse avventurare dentro lo farebbe a proprio rischio. Il nostro Comitato ha molto insistito sulla migliore informativa all'opinione pubblica, soprattutto in vista delle prossime gite di Pasquetta che avranno come meta tradizionale questa parte del territorio di Canne.
Gli accertamenti dei vigili preposti si sono subito indirizzati all'individuazione dei proprietari del complesso immobiliare e delle superfici che un tempo ne caratterizzavano l'aspetto agricolo: sappiamo che sono in corso le indagini di questo tipo per consentire il prosieguo delle opere di bonifica ambientale, ma al momento la discarica abusiva costituita da materiale inerte dell'edilizia (frutto di abbandono da parte di chi ha pensato bene di smaltire in questo modo selvaggio gli scavi in qualche cantiere) resta come uno squallido monumento all'abbandono.
Ovviamente non smetteremo di monitorare l'eliminazione totale del problema, ma è bene che i proprietari in prima persona siano opportunamente responsabilizzati per evitare a tutti delle spiacevoli conseguenze.

Riguardo all'attestazione del pericolo di crollo?

Il pericolo di crollo imminente esiste davvero, tutto documentato foto per foto nel dossier della Polizia municipale. Qui non si scherza per niente. Altro gravissimo pericolo è che a tutto ciò si aggiunge la scoperta di fosse e di cavità ipogeiche profonde diversi metri, un tempo adoperate come deposito sotterranei di merci varie deperibili e come neviere, scavate nel suolo calcareo, e che via via sono sparite alla vista: autentiche vere trappole, che i vigili hanno messo in sicurezza transennandone gli accessi che ormai erano stati ricoperti da erbacce e sterpaglie varie.
Infatti, tutti gli accessi in questione a rasoterra sono stati scoperti senza un minimo di protezione o di allerta visibile anche al più sprovveduto dei visitatori: basta mettere un piede in fallo, una minaccia all'incolumità di chiunque, e che fa inorridire pensando a quanto accaduto nel caso dei fratellini di Gravina.
Anche queste cavità sono state via via riempite da rifiuti in maniera scriteriata, e costituiscono altrettante piccole ma dannose "bombe" ecologiche: lo spopolamento delle campagne nel Parco regionale dell'Ofanto, come sistematicamente avviene anche sull'Alta Murgia, impone una drastica revisione generale della vigilanza campestre e di come tutelare sia la proprietà fondiaria sia le bellezze archeologiche ed il sistema delle masserie che, purtroppo, rischiano di sparire dalla faccia del nostro territorio pur costituendo esempi validissimi di architettura rurale di eccellenza.

Il candidato del Pd Mennea ha proposto una legge regionale per valorizzare Canne della Battaglia: qual è il vostro punto di vista su una proposta del genere? In tutti questi anni come è intervenuta la Regione Puglia sul sito di Canne della Battaglia?

Fa sicuramente parlare la proposta di una legge regionale per valorizzare Canne della Battaglia come autentico "luogo della grande Storia" nel richiamo della famosa vittoria di Annibale sull'esercito romano nel 216 avanti Cristo, la più grande battaglia dell'antichità nel contesto delle Guerre Puniche.
L'idea del candidato Mennea è stata ripresa da una legge approvata a febbraio scorso dalla Regione Marche e visibile sul bollettino regionale marchigiano, come ci hanno fatto sapere i nostri amici dell'Associazione Tolentino 1815 che si stanno impegnando per elevare a rango di richiamo turistico la Battaglia di Tolentino dove Gioacchino Murat venne sconfitto dagli Austriaci al tempo di Napoleone. Basta visitare su Google per saperne di più e rendersi conto che il paragone con Waterloo fatto da qualcuno nei mesi scorsi impallidisce vedendolo così tanto vicino a casa nostra.

Questa la strada giusta da seguire, anche perché qualche settimana fa il Comune di Barletta è entrato a far parte del "Cammino di Annibale", l'insieme di città annibaliche in Italia che si raccorda a 18 Paesi del Mediterraneo nel quadro della Rotta dei Fenici finanziata dall'Unione Europea, e quindi l'impegno della Regione Puglia va a riempire un vuoto diciamo istituzionale sviluppatosi nel corso degli anni e che ha visto la Regione Puglia erogare solo modesti contributi senza mai affrontare la sostenibilità di Canne della Battaglia come luogo della storia, ma anche riferimento naturale, paesaggistico e quant'altro.
Canne della Battaglia, pericolo di crollo Ida Vinella
Canne della Battaglia, pericolo di crollo Ida Vinella
Canne della Battaglia, pericolo di crollo Ida Vinella
Canne della Battaglia, pericolo di crollo Ida Vinella
Per le foto, esclusiva della Gazzetta dell'Archeologia Online