A Barletta dove c'è rampa...c'è parcheggio

La spiacevole abitudine di sostare sugli scivoli per disabili persiste. Le immagini raccolte da Barlettalife lo testimoniano

giovedì 25 agosto 2011 12.07
A cura di Luca Guerra
Periodo di Ferragosto, tempo di vacanze per tanti barlettani. Tanti nostri concittadini sono partiti per altri lidi, evidentemente non coloro i quali "amano" parcheggiare sulle discese per disabili posizionate su tanti marciapiedi della nostra città per facilitare l'accesso al manto stradale delle persone con problematiche motorie, e spesso ostruite da macchine condotte da autisti poco pazienti, che preferiscono impedire la normale circolazione di una persona anziché fare un giro dell'isolato in più per trovare posteggio.

Girovagando per 30 minuti per le vie centrali della Città della Disfida in un anonimo e poco trafficato pomeriggio post-ferragostano, capita di trovarsi davanti a diverse infrazioni del divieto di parcheggiare davanti alle rampe per disabili, atto che costa allo sprovveduto guidatore una multa pecuniaria e la decurtazione di due punti dalla patente (art. 158, comma 2, g del Codice della Strada). Via Vitrani, Via Renato Coletta, finanche Piazza Federico II di Svevia, dove (come dimostra la foto nel box sottostante) in questo periodo di pomeriggio non è complicato trovare parcheggio, hanno "ospitato" almeno un automobilista che è venuto meno a questo divieto e ha occupato il passaggio.

Proprio in Piazza Federico II di Svevia, a Barletta conosciuta dai più come Piazza Sant'Antonio, abbiamo assistito alla scena più clamorosa: pur avendo davanti a sé circa 4 metri di parcheggio (sulle strisce blu, vero, ma il rispetto verso chi usufruisce delle rampe varrà almeno 30 centesimi, ci chiediamo?), il proprietario della macchina in sosta ha preferito parcheggiare sullo scivolo di fronte al supermercato ove ha sostato per quasi 10 minuti per fare la sua spesa. Il tutto con due vigilesse intente dall'altro lato della strada ad avvisare l'inquilina di un palazzo nei pressi della piazza che dal suo balcone cadeva acqua, "perdendo" per questo imprevisto la possibilità di rifilare una salata spesa al poco attento guidatore.

Al termine del servizio, chi scrive ha pensato a lungo alle parole di un suo amico costretto a muoversi in carrozzina, il quale tempo addietro, commentando con rabbia la difficoltà nel reperire, in particolare nelle ore di punta, rampe libere per poter dunque spostarsi agevolmente, mi confidò una sua idea: rigare la macchina del poco rispettoso conducente al suono dello slogan "Io in carrozzina, tu dal carrozziere"…Posso assicurare che nel vedere tante scene di scarso rispetto per i più in difficoltà la tentazione di non biasimare un atto del genere è forte. Possibile che si debba per forza ricorrere al contro-dispetto, anziché inculcare in noi stessi la più basilare idea di rispetto per l'altro in generale e per i meno fortunati in particolare?
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato
Parcheggi sulle discese per disabili © Silvio Damato