A Barletta arriva "Il Piatto Forte" per sensibilizzare i cittadini sul tema dell'osteoporosi

Si svolgerà in Piazza Aldo Moro il 21 settembre

sabato 18 settembre 2021 10.23
L'appuntamento con la salute delle ossa è martedì 21 settembre dalle 9 alle 17 a Barletta: arriva il camper della campagna Il Piatto Forte, con il suo team di specialisti a disposizione dei cittadini per informare e sensibilizzare sull'osteoporosi e offrire un controllo gratuito sul rischio di fratture da fragilità. In Puglia il 18% della popolazione ha avuto un evento fratturativo e si verificano ogni anno circa 70.000 fratture, che possono essere conseguenza di osteoporosi non trattata.

"Se non trattata, l'osteoporosi rende le tue ossa fragili come porcellana" è il claim della campagna, realizzata in partnership con Amgen leader nelle biotecnologie farmaceutiche, FIRMO, APMARR, Echolight, Senior Italia, e SIMG e con il patrocinio della Regione Puglia, che percorre dal 20 al 27 settembre le principali città della Puglia con un tour di screening e sensibilizzazione. Due gli obiettivi: supportare i cittadini a conoscere, attraverso una valutazione gratuita, lo stato di salute delle proprie ossa e accrescere il grado di conoscenza su questa patologia silenziosa e sottodiagnosticata e sul rischio di fratture da fragilità, che oggi possono essere evitate grazie a un'adeguata prevenzione fatta di semplici regole: alimentazione corretta, attività fisica regolare e, se serve, un trattamento farmacologico tempestivo.

L'osteoporosi è una patologia cronica caratterizzata da una perdita della massa e della qualità delle ossa; se non trattata progredisce portando a fratture anche spontanee, dette da fragilità. "Una frattura da fragilità ossea è un evento devastante con conseguenze molto significative per la vita del paziente – afferma Alfredo Scillitani, endocrinologo all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo – Basti dire che una persona su 5 muore entro 6 mesi dall'evento fratturativo. L'inabilità che consegue ad una frattura è un esito molto frequente e solo pochi recuperano le funzioni motorie, sebbene con esiti che impediscono un ritorno alle condizioni pre-frattura.

E quanto più la persona è anziana tanto maggiori sono le conseguenze e i rischi. Oggi molti sono i farmaci disponibili in prevenzione primaria e secondaria: si va dai bifosfonati fino ai più innovativi anticorpi monoclonali, come denosumab, un farmaco antiriassorbitivo, somministrato sottocute ogni 6 mesi, maneggevole, che favorisce l'aderenza terapeutica, da utilizzare in profilassi e dopo la prima frattura per prevenire la rifrattura".

In Piazza Aldo Moro saranno collocati un gazebo e un camper che coinvolgeranno la popolazione in diverse attività: informazione e prevenzione, grazie alla distribuzione di materiale educazionale e alla presenza di medici specialisti e nutrizionisti che risponderanno alle domande dei cittadini; screening, con la valutazione del rischio di frattura attraverso la misurazione della densità minerale ossea da parte di personale specializzato con l'innovativo dispositivo EchoS, per la diagnosi precoce dell'osteoporosi attraverso un semplice esame ecografico, rapido e accurato, indolore e senza l'utilizzo di radiazioni ionizzanti. Per accedere non serve prenotazione ed è necessario esibire il Green Pass; tutte le attività saranno svolte in sicurezza e nel rispetto delle norme anti-Covid.

"Una diagnosi radiologica di osteoporosi comporta una serie di esami tradizionali come la radiografia della colonna vertebrale e due proiezioni del bacino – spiega Giuseppe Guglielmi, Direttore di Radiologia Ospedale Monsignor Diniccoli e Professore Ordinario di Radiologia, Diagnostica per immagini e Radioterapia all'Università degli Studi di Foggia – Accanto a queste indagini di tipo qualitativo ci sono le tecniche densitometriche come la densitometria a raggi x e Dexa che rilevano parametri qualitativi e quantitativi delle ossa. In caso sia necessario approfondire, si ricorre all'ecografia quantitativa, alla TAC e alla Risonanza Magnetica che rappresentano esami di II livello da fare in centri specializzati".

Nelle precedenti edizioni del 2017, 2018 e 2019 la campagna Il Piatto Forte ha toccato 18 capoluoghi di diverse regioni italiane, coinvolgendo nelle attività di screening più di 1.300 cittadini e sensibilizzando la popolazione su questa patologia e sulle sue pericolose conseguenze.