70 o 78 seggi? Se ne discute ancora

Interviene Caputo: «Palese violazione delle disposizioni»

venerdì 23 aprile 2010
Il consigliere regionale uscente Domenico Caputo ha depositato all'Ufficio centrale regionale, presso la Corte di Appello di Bari, una "memoria illustrativa" che evidenzia la non corretta assegnazione dei cosiddetti seggi di governabilità alle circoscrizioni delle liste collegate con il presidente eletto (con particolare riferimento alla lista "Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola").

"L'attribuzione provvisoria dei seggi assegnati per la 'governabilità' effettuata dall'Ufficio – ha dichiarato Domenico Caputo – è in palese violazione e falsa applicazione delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 2/2005.
La legge regionale non contiene una disciplina diretta a regolamentare l'attribuzione dei cosiddetti seggi di governabilità.
Questa ipotesi è da considerare (nella logica tipica dei sistemi maggioritari laddove si contrappongono due liste e/o due gruppi di liste) per un verso 'eventuale e residuale' e per altro verso non predefinita (nel senso che il numero dei cosiddetti seggi di governabilità può variare notevolmente).

Ed allora il dato (interpretativo) di partenza è che ai sensi del combinato disposto degli artt. 3 e 9 della legge regionale n. 2/2005, eccettuata la quota riservata alla maggioranza di 13 seggi, tutti gli altri si distribuiscono con il metodo proporzionale.

Il legislatore regionale ha voluto attribuire l'80% dei seggi (70 x 80% = 56) con il sistema proporzionale e solo il 20% (70 x 20% = 14) con il sistema territoriale (lista regionale) riservando questa quota residuale alla maggioranza.
È evidente che questa quota di seggi attenua il principio proporzionale (che nei sistemi elettorali risponde al principio democratico della rappresentanza politica e, cioè, più voti più seggi) e soddisfa un criterio di rappresentanza territoriale.
Se ulteriori seggi 'di governabilità' fossero assegnati con lo stesso criterio territoriale del premio di maggioranza, data la loro variabilità numerica, determinerebbero uno squilibrio tra la quota proporzionale e quella territoriale in favore di quella ritenuta marginale dal legislatore"