I volontari di Legambiente Barletta liberano in mare tre tartarughe
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Attualità

Legambiente: «Quali sono le politiche di salvaguardia del patrimonio arboreo?»

La nota dell’associazione dopo l’annuncio dell’abbattimento di 15 alberi

«Nella giornata di ieri è stata pubblicata un'ordinanza sindacale che dispone l'abbattimento di 15 "alberi pubblici ubicati in viali cittadini a tutela della pubblica e privata incolumità" . Ci sorprende il carattere di urgenza dell'intervento, ma con ogni probabilità lo scenario delineatosi nelle ultime settimane, che ha visto il susseguirsi di cedimenti di piante collocate in aree intensamente frequentate, deve aver generato uno stato di "allerta" a palazzo di Città e la comprensibile preoccupazione di prevenire danni irreparabili a persone o cose». Così il presidente di Legambiente Barletta, Raffaele Corvasce.

«Il pessimo stato di salute degli alberi in questione, causato da decenni di capitozzature, è un dato inconfutabile, accertato , come si legge, dal funzionario agronomo in organico al settore Ambiente del Comune; quelle che appaiono invece ancora tutte da definire sono le strategie che l'Amministrazione comunale intende porre in essere per avviare un'ormai indifferibile inversione di tendenza nella gestione del verde pubblico, così come non è noto a quanto ammonta lo stanziamento di risorse economiche con cui si intende affrontare quella che ha ormai tutti i connotati di una vera e propria emergenza.

Questi interrogativi scaturiscono da un legittimo desiderio di informazione della cittadinanza in merito alle politiche che si intende mettere in campo a salvaguardia del patrimonio arboreo cittadino, che si va riducendo giorno dopo giorno.

Non bisogna dimenticare che l'anno in corso si è aperto con il doloroso quanto inevitabile abbattimento di altri 49 alberi per la realizzazione del progetto del "secondo fronte della stazione Bari-Nord lungo Via Vittorio Veneto", molti di essi in cattivo stato di salute e altri non in grado di tollerare un eventuale nuovo reimpianto in altre aree pubbliche; abbattimenti per i quali si attende per la prossima stagione invernale la preannunciata corrispondente compensazione.

Tra abbattimenti di alberi necessari per la realizzazione di opere pubbliche, abbattimenti indifferibili a tutela della pubblica incolumità, alberi che sono collassati su stessi a causa di una disastrosa gestione passata, piante pesantemente danneggiate da lavori per la realizzazione di sottoservizi o da imprese esecutrici, committenti e privati cittadini senza scrupoli, la conta della perdite si è trasformata in una vera e propria ecatombe.

A fronte di tutto questo confidiamo di conoscere come cambieranno gli impianti delle nuove alberature rispetto al passato, in che modo verranno compensati questi nuovi ulteriori quindici abbattimenti, soprattutto quali misure migliorative della strategia di gestione quotidiana del verde pubblico si intende porre in essere per evitare gli errori del passato e per far fronte alla fase di intensa e meticolosa cura di cui le nuove piante necessiteranno nei primissimi anni di vita.

I mea culpa sebbene tardivi, sono un atto di onestà intellettuale a cui devono seguire azioni consequenziali, che consentono di stimare e valutare la serietà dell'impegno assunto, quando non si limita a sterile propaganda.

Bisogna avere la volontà di invertire la rotta investendo risorse pubbliche e ponendo le basi di un nuovo percorso più assennato e consapevole dell'importanza del patrimonio arboreo cittadino, un percorso che passa necessariamente dall'attuazione di pratiche di gestione e manutenzione di elevato profilo tecnico.

I cittadini di questo desiderano avere contezza, al netto di promesse e dichiarazioni di intenti altisonanti».
  • Legambiente
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