Verso Andria-Barletta: Nicola Dibitonto, "il Degli Ulivi sarà una bolgia"
Intervista all'ex portiere di biancorossi e biancoazzurri, oggi nello staff del Foggia
sabato 1 giugno 2013
18.57
25 anni di professionismo in giro per l'Italia, 2 ritorni a Barletta, sia da tecnico che da "uomo ragno". Una carriera pluriennale costellata di successi. Nicola Dibitonto è uno dei tanti ex di questo Barletta Calcio. Fino allo scorso maggio era il preparatore dei portieri biancorossi, ma subito dopo la società ha deciso di cambiare assetto, salutando tanti componenti del vecchio staff tecnico. 47 anni da compiere a maggio, Nicola ha lasciato il "segno" nell'ambiente barlettano e in quello di Andria: la sua simpatia e il carisma e la professionalità che lo contraddistinguono sono doti rare. Con il Barletta ha collezionato 19 presenze nella stagione 1989/90, prima di avviare il suo lungo viaggio per l'Italia attraverso piazze prestigiose come Cagliari, Catania e Ascoli, mentre da Andria è "transitato" due volte: la prima nel 1996/97 con la Fidelis vincitrice del campionato di C1, la seconda in terza divisione dal 2005 al 2008, chiudendo la carriera con complessive 78 presenze in biancoazzurro. E' lui il "doppio ex" che Barlettalife.it ha intervistato in vista del derbyissimo che domani vale una stagione:
Nicola Dibitonto, quarto incrocio stagionale tra Andria e Barletta, il più importante. Ci sono ancora segreti tra due realtà così vicine che tu hai vissuto?
"Ovviamente essendo anche così vicine geograficamente, sono squadre che si conoscono a memoria. Non ci sono grandi segreti: ora la posta in palio è enorme, oltre alla permanenza in categoria ci si gioca il gradino più alto del podio della rivalità sportiva, la partita sarà molto bella e si salverà chi avrà i nervi più saldi".
Che partita vedremo? Pensi a un Andria arrembante sin dall'avvio?
"Da quello che ho letto e saputo, c'è una pressione non indifferente sulla squadra, conosco bene la situazione. L'Andria arriverà alla sfida di domani al limite dell'autocontrollo: la voglia, la passione degli andriesi è molto forte. I ragazzi di Cosco con il secondo gol subìto domenica secondo me hanno compromesso qualcosina, dovranno fare la partita perfetta, assaltare all'arma bianca ma senza prendere gol".
Doveroso parlare con te del ruolo del portiere: domani Rossi e Liverani avranno le mani sulla salvezza e non potranno permettersi errori. Che consigli ti senti di dare ai tuoi colleghi più giovani?
"Il nostro ruolo è fatto così: a prescindere dall'importanza della partita, se sbagli hai la macchia della partita. Uno deve andare in campo e fare quel che sa fare, senza pensare all'importanza della partita. I portieri dovranno avere la giusta incoscienza".
Si prevede un "Degli Ulivi" gremito, con ben 700 tifosi biancorossi presenti: possiamo confidare in un clima tranquiillo?
"Sì, sarebbe davvero un peccato se dovessero esserci disordini. Sin qui Andria e Barletta nei derby si sono sempre distinte per sportività e rispetto. Spero che valga anche per domenica prossima".
Quali potrebbero essere gli uomini-partita?
"Io penso che a vincere sia sempre il gruppo, il blocco. Però se devo sbilanciarmi punto sui calciatori di maggiore esperienza, Allegretti per il Barletta e Innocenti per l'Andria".
Sarai allo stadio domani?
"Purtroppo no, sarò a una comunione, come successo già all'andata: ne sono dispiaciuto, ma saremo collegati con radiolina e auricolari con grande attenzione a quanto succede sul campo".
Domanda secca: chi si salva?
"Vedo leggermente favorito il Barletta per la compattezza difensiva, ma posso dire che chi conosce il calore del tifo andriese sa che ci sarà da lottare fino alla fine. Domani il Degli Ulivi sarà una bolgia: spero che comunque regni lo sport".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nicola Dibitonto, quarto incrocio stagionale tra Andria e Barletta, il più importante. Ci sono ancora segreti tra due realtà così vicine che tu hai vissuto?
"Ovviamente essendo anche così vicine geograficamente, sono squadre che si conoscono a memoria. Non ci sono grandi segreti: ora la posta in palio è enorme, oltre alla permanenza in categoria ci si gioca il gradino più alto del podio della rivalità sportiva, la partita sarà molto bella e si salverà chi avrà i nervi più saldi".
Che partita vedremo? Pensi a un Andria arrembante sin dall'avvio?
"Da quello che ho letto e saputo, c'è una pressione non indifferente sulla squadra, conosco bene la situazione. L'Andria arriverà alla sfida di domani al limite dell'autocontrollo: la voglia, la passione degli andriesi è molto forte. I ragazzi di Cosco con il secondo gol subìto domenica secondo me hanno compromesso qualcosina, dovranno fare la partita perfetta, assaltare all'arma bianca ma senza prendere gol".
Doveroso parlare con te del ruolo del portiere: domani Rossi e Liverani avranno le mani sulla salvezza e non potranno permettersi errori. Che consigli ti senti di dare ai tuoi colleghi più giovani?
"Il nostro ruolo è fatto così: a prescindere dall'importanza della partita, se sbagli hai la macchia della partita. Uno deve andare in campo e fare quel che sa fare, senza pensare all'importanza della partita. I portieri dovranno avere la giusta incoscienza".
Si prevede un "Degli Ulivi" gremito, con ben 700 tifosi biancorossi presenti: possiamo confidare in un clima tranquiillo?
"Sì, sarebbe davvero un peccato se dovessero esserci disordini. Sin qui Andria e Barletta nei derby si sono sempre distinte per sportività e rispetto. Spero che valga anche per domenica prossima".
Quali potrebbero essere gli uomini-partita?
"Io penso che a vincere sia sempre il gruppo, il blocco. Però se devo sbilanciarmi punto sui calciatori di maggiore esperienza, Allegretti per il Barletta e Innocenti per l'Andria".
Sarai allo stadio domani?
"Purtroppo no, sarò a una comunione, come successo già all'andata: ne sono dispiaciuto, ma saremo collegati con radiolina e auricolari con grande attenzione a quanto succede sul campo".
Domanda secca: chi si salva?
"Vedo leggermente favorito il Barletta per la compattezza difensiva, ma posso dire che chi conosce il calore del tifo andriese sa che ci sarà da lottare fino alla fine. Domani il Degli Ulivi sarà una bolgia: spero che comunque regni lo sport".
(Twitter: @GuerraLuca88)