Venitucci: «Dobbiamo essere più cattivi, uniti supereremo il momento negativo»
Le impressioni del numero 10 biancorosso a due giorni dalla sfida con il Matera
giovedì 23 ottobre 2014
17.30
Il momento, per lui e per la squadra non è certamente dei migliori, ma Dario Venitucci, 27enne fantasista del Barletta è senza dubbio uno dei calciatori più esperti di questa squadra, uno di quelli chiamati a prenderla per mano ed aiutarla a superare il momento difficile. Ed allora, a due giorni dal match del "Puttilli" contro il Matera, l'ex calciatore, tra le altre, di Juventus e Foggia, racconta le proprie impressioni sul momento della squadra e su quelle che possono essere le chiavi giuste per ripartire.
Dario, veniamo da una serie di risultati negativi, dopodomani c'è un Matera in cerca di riscatto, come state preparando la partita?
«Siamo in un periodo negativo, dobbiamo stare tutti uniti e superare il momento. Dobbiamo rispettare l'avversario, entrare in campo determinati e provare a centrare il risultato».
A Caserta brutta sconfitta, ma secondo tempo incoraggiante come avete preso la rete subita negli ultimi minuti?
«Dispiace, soprattutto per come sono arrivati i gol. Nel secondo tempo abbiamo provato a giocare, l'abbiamo ripresa ma abbiamo avuto un calo di concentrazione che una squadra che deve salvarsi non può permettersi».
Il cambio di modulo ti ha visto tornare nel mezzo, è il ruolo che preferisci?
«Il problema non è il ruolo, posso giocare esterno, a centrocampo, ovunque, l'importante è fare risultato e ritrovare autostima per tornare fare cose che al momento ci sembrano difficili».
Pensi che il Barletta avrebbe potuto raccogliere di più?
«Quando non arrivano i risultati, viene meno un po' di autostima, ma con un risultato positivo, può tornare immediatamente».
Dove è finito il Barletta spumeggiante delle prime giornate? Avete analizzato i motivi della crisi?
«Vorremmo tornare anche noi ad essere quel Barletta. Ognuno di noi dà sempre il massimo, le prestazioni, a parte con la Lupa Roma ci sono state, ma sono i dettagli a fare la differenza».
Facciamo fatica a cerare e concretizzare, quali sono le cause?
«Ci manca probabilmente un po' di serenità, dobbiamo crederci di più, dobbiamo essere più propositivi e più cattivi».
Le tue prestazioni sono state fino ad ora a corrente alternata, pensi che ci siano motivazioni di carattere fisico?
«Penso che in realtà dipenda dalla gara. Ci sono gare dove hai più il pallino del gioco altre dove puoi fare meno. Sicuramente posso dare di più come tutti i miei compagni, fisicamente ci sono senza dubbio e non ho alcun problema».
Dario, veniamo da una serie di risultati negativi, dopodomani c'è un Matera in cerca di riscatto, come state preparando la partita?
«Siamo in un periodo negativo, dobbiamo stare tutti uniti e superare il momento. Dobbiamo rispettare l'avversario, entrare in campo determinati e provare a centrare il risultato».
A Caserta brutta sconfitta, ma secondo tempo incoraggiante come avete preso la rete subita negli ultimi minuti?
«Dispiace, soprattutto per come sono arrivati i gol. Nel secondo tempo abbiamo provato a giocare, l'abbiamo ripresa ma abbiamo avuto un calo di concentrazione che una squadra che deve salvarsi non può permettersi».
Il cambio di modulo ti ha visto tornare nel mezzo, è il ruolo che preferisci?
«Il problema non è il ruolo, posso giocare esterno, a centrocampo, ovunque, l'importante è fare risultato e ritrovare autostima per tornare fare cose che al momento ci sembrano difficili».
Pensi che il Barletta avrebbe potuto raccogliere di più?
«Quando non arrivano i risultati, viene meno un po' di autostima, ma con un risultato positivo, può tornare immediatamente».
Dove è finito il Barletta spumeggiante delle prime giornate? Avete analizzato i motivi della crisi?
«Vorremmo tornare anche noi ad essere quel Barletta. Ognuno di noi dà sempre il massimo, le prestazioni, a parte con la Lupa Roma ci sono state, ma sono i dettagli a fare la differenza».
Facciamo fatica a cerare e concretizzare, quali sono le cause?
«Ci manca probabilmente un po' di serenità, dobbiamo crederci di più, dobbiamo essere più propositivi e più cattivi».
Le tue prestazioni sono state fino ad ora a corrente alternata, pensi che ci siano motivazioni di carattere fisico?
«Penso che in realtà dipenda dalla gara. Ci sono gare dove hai più il pallino del gioco altre dove puoi fare meno. Sicuramente posso dare di più come tutti i miei compagni, fisicamente ci sono senza dubbio e non ho alcun problema».