Smobilitazione: dopo Picci, via anche Pippa e Allegretti?

Avviata la "spending-review" in casa Barletta Calcio, ma a che prezzo?

venerdì 13 dicembre 2013 18.37
A cura di Luca Guerra
Smobilitazione. E' questa la parola che viene in mente ascoltando le parole dei protagonisti, leggendo comunicati stampa, "annusando" l'aria che tira dalle parti di via Vittorio Veneto. Dopo la risoluzione del contratto di Antonio Giulio Picci, in casa-Barletta Calcio sembrano arrivati al passo d'addio anche Andrea Pippa e Riccardo Allegretti. Sulla carta ancora infortunati dopo i rispettivi infortuni (problema muscolare per il terzino cilentano, frattura della clavicola per il capitano), in realtà "congelati" nel vortice del lavoro differenziato perché fuori dai piani societari, in estate ambiziosi e lanciati verso il nono posto o verso "il miglior piazzamento possibile"- proclama tanto altisonante quanto vacuo in un torneo privo di retrocessioni, che dovrebbe imporre per sua natura la ricerca della vittoria senza alcun calcolo- e oggi aperti ai giovani, ma a scapito dell'"appeal" per la piazza.

Oggi in casa-Barletta Calcio ci sono tre orizzonti aperti, quando ci avviamo al termine di un 2013 ricco-ahinoi- di delusioni ma caratterizzato dalla gioia-salvezza del 2 giugno: al fronte societario, oggi aperto tra le restituzioni delle spese di gestione concordante tra Tatò e il Comune e l'assenza di interessi concreti per il club, e al presente calcistico, che domani opporrà i ragazzi di Orlandi alla Nocerina, si aggiunge il calciomercato, voce in capitolo a "costo zero" (entrate uguali a uscite) per gennaio 2014, sul quale oggi aleggia l'ombra della "spending-review". E' fuor di dubbio che i "tagli" di Picci e quelli probabili di Pippa e Allegretti- ai quali potrebbe aggiungersi Prutsch- diano aria alle casse biancorosse e al piano di rientro dell'uscente patron, ma è altrettanto lampante che i 1051 tifosi che in estate hanno dato fiducia al club oggi si sentano ridimensionati, come i piani di via Vittorio Veneto: eppure sarebbe stato sufficiente dire dall'estate che i piani erano limitati alla valorizzazione dei giovani, senza spingersi oltre. Ma, lecito chiederselo, i numeri degli accorsi ai botteghini sarebbero stati gli stessi? La risposta appare chiara, talmente chiara che può essere anche taciuta.

La sensazione è che si stia togliendo quella patina di celebrità che avvolgeva in estate il giovane e incerto prodotto chiamato Barletta Calcio al fine di indorarlo: alzino la mani quanti tra i tifosi biancorossi hanno ancora in mente il gol-salvezza di capitan Allegretti contro l'Andria o riconoscevano in Pippa e Picci elementi quantomeno di esperienza. E' vero, con loro tre a disposizione i punti racimolati sono stati comunque 8 in 14 partite (manca all'appello il recupero con il Pontedera) e nessuno ha la sfera magica e potrà dirci cosa succederà a gennaio, se arriveranno sostituti all'altezza o meno, o se si proseguirà con i giovani, che spesso senza adeguate "guide" in campo rischiano di perdersi e non valorizzarsi. Ora restano silenzio e mancanza di chiarezza: il tentativo di pensare al campo va oltre, ma quella che nei piani era "programmazione" si sta rivelando una sequela di saluti, che attende altre assunzioni di responsabilità e di coerenza in sede di mercato invernale.
(Twitter: @GuerraLuca88)