Franco Di Cosola, al "Puttilli" l'ultimo saluto al Presidente
Domani i funerali e il commiato finale nello stadio cittadino
mercoledì 16 aprile 2014
21.32
La sua scomparsa, avvenuta nella serata di lunedì 14 aprile a causa di un infarto che l'ha colto in Albania ha lasciato i tifosi e gli sportivi barlettani in una coltre di ricordi, vincenti e sorridenti , che un evento tragico lascia paradossalmente accanto a sè nel lutto. La morte di Franco Di Cosola, presidentissimo del Barletta Calcio dal 1985 al 1990, ha suscitato un tam-tam presto rimbalzato sul web e nei bar sport, in cui è tornata in mente la storica promozione in serie B del 1987, quando la città si strinse intorno alla squadra attraverso l'imbandieramento delle vie cittadine, letteralmente colorate di biancorosso, e la massiccia presenza allo stadio culminata con gli oltre 16.000 spettatori nel big-match col Catanzaro e l'invasione di Sorrento nella partita decisiva. Domani Barletta si prepara al saluto finale a Di Cosola, e lo fa in pompa magna.
Una riunione tra i famigliari del presidentissimo della B, la dirigenza della S.S. Barletta Calcio e l'amministrazione comunale ha dato vita al lungo addio che domani sarà celebrato in città: il feretro sarà presente presso la Basilica del Santo Sepolcro, dove si terranno i funerali alle 16.15, dalle 10.30. Dopo la cerimonia i funerali potranno concludersi con un omaggio alla memoria di Franco Di Cosola nello stadio comunale "Puttilli", che è stato teatro per tanti anni del suo impegno sportivo, davanti alla "sua" gente, per raccogliere l'ultimo applauso- e anche le lacrime- della sua curva.
Il cammino di quel Barletta- leggiamo dalle cronache del tempo, un'epoca da molti solo immaginata- fu quello di una macchina regolare nel motore e nell'andamento: squadra ostica, difficile da affrontare per tutti, che a fine torneo conquistò 45 punti (39 gol fatti e 28 subiti), sufficienti per tenere dietro di ben quattro lunghezze la Casertana. Erano anni di riscatto per il sud, un riscatto spesso maturato attraverso lo sport e il calcio, come avvenuto a Barletta. Cuori e lancette sono tornati indietro di 30 anni, e ora Barletta si prepara all'ultimo, triste, saluto, che sarà perpetuato da un eterno ricordo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Una riunione tra i famigliari del presidentissimo della B, la dirigenza della S.S. Barletta Calcio e l'amministrazione comunale ha dato vita al lungo addio che domani sarà celebrato in città: il feretro sarà presente presso la Basilica del Santo Sepolcro, dove si terranno i funerali alle 16.15, dalle 10.30. Dopo la cerimonia i funerali potranno concludersi con un omaggio alla memoria di Franco Di Cosola nello stadio comunale "Puttilli", che è stato teatro per tanti anni del suo impegno sportivo, davanti alla "sua" gente, per raccogliere l'ultimo applauso- e anche le lacrime- della sua curva.
Il cammino di quel Barletta- leggiamo dalle cronache del tempo, un'epoca da molti solo immaginata- fu quello di una macchina regolare nel motore e nell'andamento: squadra ostica, difficile da affrontare per tutti, che a fine torneo conquistò 45 punti (39 gol fatti e 28 subiti), sufficienti per tenere dietro di ben quattro lunghezze la Casertana. Erano anni di riscatto per il sud, un riscatto spesso maturato attraverso lo sport e il calcio, come avvenuto a Barletta. Cuori e lancette sono tornati indietro di 30 anni, e ora Barletta si prepara all'ultimo, triste, saluto, che sarà perpetuato da un eterno ricordo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte foto: ssbarletta.com