Radi: «Gruppo con tanti leader, a Barletta per il calore della piazza»

Filo diretto con Cascia, parola al neo-difensore biancorosso

venerdì 25 luglio 2014 1.11
A cura di Luca Guerra
E' arrivato in biancorosso da pochi giorni, ma nel gruppo al lavoro in quel di Cascia è già leader: parliamo di Alessandro Radi, difensore classe 1982 che a Barletta è approdato dopo un biennio da capitano in quel di Gubbio. Centrale mancino con il vizietto del gol, Radi ha ampliato il curriculum qualitativo ed esperenziale della difesa di Sesia, in cui formerà il pacchetto centrale con Stendardo, Zammuto, Sokoli e Kiakis. Ieri il 32enne di Pesaro si è concesso ai microfoni di Barlettaviva.it per commentare il primo impatto in seno al Barletta Calcio.

Alessandro, secondo giorno di lavoro con il Barletta e esordio in partita. Come ti senti?
«Bene, fisicamente c'è tanto da lavorare ma sono contento di aver trovato un gruppo così affiatato e uno staff così organizzato. C'è tutto per fare bene».

Mister Sesia ha provato la difesa a 4, ma il Barletta potrebbe agire anche a 3 dietro. Tu quale posizione prediligi?
«Ho giocato in tutte le posizioni del campo: a 4 gioco al centro o a sinistra, a 3 guido la linea o sul centro-sinistra. Sarà il mister a decidere, a me va bene tutto».

A Barletta il tuo arrivo è stato ben accolto dalla piazza: tu di Barletta cosa sapevi e cosa ti ha convinto ad accettare l'offerta?
«Sono contento per l'accoglienza, ma vorrei dimostrare il mio valore sul campo e non con il curriculum. Ho avuto trascorsi ad Andria e contro tante squadre dei gironi del Sud: di Barletta ricordo una tifoseria appassionata, che ti spinge al risultato positivo».

Nel gruppo c'è un bel mix di giovani ed esperti: tanti volti nuovi, cosa serve per creare il giusto amalgama?
«Dei giovani posso dire che c'è molta abnegazione, mentre per i più esperti c'è poco da aggiungere: sono ragazzi eccezionali, che ho conosciuto anche da avversario. Anche i giovani si stanno mettendo a disposizione per fare le cose come vanno fatte».

Chi conoscevi già dei calciatori in rosa?
«Stendardo, Quadri, lo stesso D'Errico: sono tutti ragazzi molto validi, ma soprattutto con la giusta mentalità».

Questo Barletta cura molto la fase difensiva, ma gioca molto all'attacco: quanto può essere utile la tua abilità in impostazione in questo?
«Questo è un fattore che cureremo con il mister, non è un pensiero che ci fa paura nell'immediato. Abbiamo calciatori molto validi in avanti».

Pur da difensore, non hai mai fatto mancare qualche rete in ogni stagione. Anche quest'anno l'obiettivo è quello a Barletta?
«Prima di tutto, prediligo non subire gol ed essere tra le migliori difese del girone. I gol spetta farli agli altri, ma se c'è modo di segnare ben venga».

Mister Sesia in allenamento è un martello. Orgoglio e grinta saranno le armi vincenti di questo Barletta?
«Sicuramente, non dovranno mancare mai. Il primo obiettivo è la salvezza, e quest'anno il girone del Sud sarà composto da tante corazzate: come dice il mister, con grinta, la giusta mentalità e qualità potremo fare belle cose».

Si parla molto della fascia di capitano. Tu l'hai già indossata a Gubbio, ti sentiresti pronto a farlo a Barletta?
«Non è un discorso che mi appassiona. Se mi sarà data questa responsabilità e questo onore ne sarò contento. Il capitano per me può esserlo anche uno senza fascia, chi non ha paura di tirarsi indietro e mettere la gamba, per me la fascia da capitano è pura burocrazia».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Si ringrazia per la collaborazione con "Filo diretto con Cascia 2.0":

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