Prima Divisione, girone B: la Procura di Nocera apre inchiesta sul derby dell'"Arechi"

Il giorno dopo Salernitana-Nocerina le polemiche non accennano a placarsi

lunedì 11 novembre 2013 10.18
A cura di Luca Guerra
La Procura di Nocera ha aperto un'inchiesta sul derby (non) giocato ieri all'"Arechi" tra Salernitana e Nocerina. Il match, valevole per il turno numero 11 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, era stato sospeso dopo 28' a causa di una strategia attuata dai molossi. L'allenatore rossonero Gaetano Fontana- fresco di dimissioni con il suo staff- dopo aver attuato tre sostituzioni nel primo minuto di gara, ha poi visto uscire per infortunio cinque suoi tesserati, costringendo così il direttore di gara Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata a decretare anzitempo la sospensione della gara.

Alle 12.30 i calciatori della Nocerina erano rimasti chiusi dentro lo spogliatoio, comunicando all'arbitro Sacchi di Macerata la volontà di non scendere in campo " perché minacciati di morte dai nostri ultras", esito di un colloquio avvenuto con 200 ultras in un hotel a Mercato San Severino. Per il derby, infatti era stato deciso di chiudere il settore ospiti dello stadio Arechi, vietando così la trasferta a Salerno ai tifosi di Nocera Superiore e Nocera Inferiore. Una decisione che avrebbe provocato la reazione degli ultras rossoneri verso i calciatori molossi, "colpevoli" a loro dire di giocare nonostante il divieto di accesso allo stadio per i tifosi ospiti.

Gli agenti della Questura di Salerno hanno ascoltato, nell'albergo del ritiro della squadra a Mercato San Severino, i 19 giocatori della Nocerina oltre a 7 componenti dello staff tecnico e medico ed al ds Luigi Pavarese. La Procura di Nocera ha aperto un fascicolo contro ignoti nel quale si ipotizzano i reati di violenza privata e manifestazione non autorizzata.Le indagini in merito a quanto accaduto prima del derby proseguono e sono condotte dal commissariato di Nocera Inferiore e della Digos della questura di Salerno. Venti tifosi sono stati già identificati e nei loro confronti il questore Antonio De Jesu sta valutando l'adozione del provvedimento di Daspo.
(Twitter: @GuerraLuca88)