Pareggio e play-off matematici per il Barletta, è 2-2 col Bitonto
Un risultato che sta stretto ma ci si accontenta
lunedì 11 aprile 2016
20.13
Obiettivo raggiunto, play-off assicurati. Con il pareggio di ieri contro il Bitonto la formazione di mister Pizzulli si assicura l'accesso matematico agli spareggi ovvero la prossima sfida della compagine barlettana che cercherà di centrare l'obiettivo promozione.
Partita che inizia subito a mille: al 2' Sguera serve Vicentin e viene chiuso da Bonasia, risponde il Bitonto al 9' con un affondo di Aloisio salvato da Diouf. Partita molto nervosa, al 16' vengono ammoniti in 3: cartellini gialli per Montrone, Campanella e Moscelli. Al 21' va in vantaggio il Barletta con Vicentin che serve l'assist a Moscelli che deposita in rete l' 1-0. Non finisce per tempo l'esultanza dei biancorossi che si ritrovano in 10 al 22': l'arbitro giudica il tocco di Moscelli un fallo di mano e dunque facendo scattare la seconda ammonizione per il giocatore che esce dal campo tra le proteste dei tifosi barlettani.
Fallisce un occasione d'oro al 26' Manzari che manca la porta. Si ribalta la situazione dieci minuti dopo con l'assist di Sguera per Zingrillo con la palla che va alta sulla traversa, sprecano un occasione anche Vicentin e Loiodice con il numero sette barlettano che tocca la palla da sotto fallendo il tiro.
Chiuso il primo tempo sull'1-0 riparte la seconda frazione con la girandola di sostituzioni: Pizzulli cambia Dipinto per Diella mentre per gli avversari esce Rubini ed entra Terrone. Arriva all' 11' st il pareggio dei neroverdi: Diouf sbaglia tutto lasciando un calcio d'angolo agli avversari, la combinazione Modesto-Campanella viene finalizzata da Manzari con un tocco aereo per l'1-1. Al 18' st Vicentin lascia il posto a Rizzo mentre il Bitonto cambia Modesto con Lezcano. Raddoppiano i neroverdi al 28' st con Manzari. E' 1-2 ma è il Barletta a riportare l'equilibrio al 36' st : Sguera batte il portiere, 2-2.
Partita controllata dalle due formazioni nel finale con gli ultimi cambi (D'Ambrosio-Loiodice). Un punto che vale i play-off per il Barletta, ma che dimostra almeno due cose: essere una squadra capace di tenere duro per 70 minuti in inferiorità numerica, ma anche di essere una formazione ancora fragile, che non riesce sempre a gestire la partita e che molte volte perde punti in partite abbordabili.
Partita che inizia subito a mille: al 2' Sguera serve Vicentin e viene chiuso da Bonasia, risponde il Bitonto al 9' con un affondo di Aloisio salvato da Diouf. Partita molto nervosa, al 16' vengono ammoniti in 3: cartellini gialli per Montrone, Campanella e Moscelli. Al 21' va in vantaggio il Barletta con Vicentin che serve l'assist a Moscelli che deposita in rete l' 1-0. Non finisce per tempo l'esultanza dei biancorossi che si ritrovano in 10 al 22': l'arbitro giudica il tocco di Moscelli un fallo di mano e dunque facendo scattare la seconda ammonizione per il giocatore che esce dal campo tra le proteste dei tifosi barlettani.
Fallisce un occasione d'oro al 26' Manzari che manca la porta. Si ribalta la situazione dieci minuti dopo con l'assist di Sguera per Zingrillo con la palla che va alta sulla traversa, sprecano un occasione anche Vicentin e Loiodice con il numero sette barlettano che tocca la palla da sotto fallendo il tiro.
Chiuso il primo tempo sull'1-0 riparte la seconda frazione con la girandola di sostituzioni: Pizzulli cambia Dipinto per Diella mentre per gli avversari esce Rubini ed entra Terrone. Arriva all' 11' st il pareggio dei neroverdi: Diouf sbaglia tutto lasciando un calcio d'angolo agli avversari, la combinazione Modesto-Campanella viene finalizzata da Manzari con un tocco aereo per l'1-1. Al 18' st Vicentin lascia il posto a Rizzo mentre il Bitonto cambia Modesto con Lezcano. Raddoppiano i neroverdi al 28' st con Manzari. E' 1-2 ma è il Barletta a riportare l'equilibrio al 36' st : Sguera batte il portiere, 2-2.
Partita controllata dalle due formazioni nel finale con gli ultimi cambi (D'Ambrosio-Loiodice). Un punto che vale i play-off per il Barletta, ma che dimostra almeno due cose: essere una squadra capace di tenere duro per 70 minuti in inferiorità numerica, ma anche di essere una formazione ancora fragile, che non riesce sempre a gestire la partita e che molte volte perde punti in partite abbordabili.