Mirco Carretta, da eroe biancorosso alla serie D
L'attaccante gallipolino riparte da Matera, nessun ritorno a Barletta
venerdì 29 novembre 2013
14.00
Dal gol-salvezza nei playout di Prima Divisione, con i dovuti festeggiamenti del caso, alla serie D. È stata questa la parabola discendente di Mirco Carretta: l'attaccante gallipolino è da ieri pomeriggio un calciatore del Matera, club militante nel girone H del campionato di serie D. L'esterno offensivo classe 1990 fa così ritorno nella città dei Sassi, laddove era stato alle dipendenze del duo Tosto-Perniola nel campionato di serie D 2009-2010, concluso con il ripescaggio in Seconda Divisione a seguito della vittoria della Coppa Italia e dei play-off promozione. Carretta arriva nel gruppo guidato da mister Toma dopo tre mesi da "separato in casa" con il Benevento, laddove non aveva collezionato presenze in campionato alle dipendenze di mister Carboni. Ora a Matera ritroverà vecchie conoscenze come Francesco Di Gennaro, con il quale ha vissuto il ritiro estivo 2012 nel Barletta.
22 presenze e tre centri in biancorosso, di cui quello "storico" del 2 giugno, nel return-match del "Degli Ulivi" di Andria nella salvifica (per il Barletta) coda-playout, Carretta aveva lasciato via Vittorio Veneto con speranze di ritorno, covate in estate, rimeditate in autunno- era stato visto in tribuna al "Puttilli" durante la sfida con il Perugia- e tanti bei ricordi dal punto di vista umano. Poco adatto al 3-5-2 di Orlandi, si era comunque ritagliato il ruolo di dodicesimo uomo, risultando spesso e volentieri importante quando chiamato in causa a gara in corso. L'esterno offensivo aveva giocato gli ultimi tre campionati in Prima Divisione: 24 presenze e 3 gol con l'Andria, 11 partite con il Benevento e infine il ritorno in Puglia con il Barletta. Di lì lo svincolo dal Benevento e la ripartenza dai Dilettanti: succede anche questo in questi anomali tornei di Lega Pro. In cinque mesi si passa da essere eroe di una salvezza nella vecchia C1 a acquisto di punta di un club che lotta per tornare nel professionismo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
22 presenze e tre centri in biancorosso, di cui quello "storico" del 2 giugno, nel return-match del "Degli Ulivi" di Andria nella salvifica (per il Barletta) coda-playout, Carretta aveva lasciato via Vittorio Veneto con speranze di ritorno, covate in estate, rimeditate in autunno- era stato visto in tribuna al "Puttilli" durante la sfida con il Perugia- e tanti bei ricordi dal punto di vista umano. Poco adatto al 3-5-2 di Orlandi, si era comunque ritagliato il ruolo di dodicesimo uomo, risultando spesso e volentieri importante quando chiamato in causa a gara in corso. L'esterno offensivo aveva giocato gli ultimi tre campionati in Prima Divisione: 24 presenze e 3 gol con l'Andria, 11 partite con il Benevento e infine il ritorno in Puglia con il Barletta. Di lì lo svincolo dal Benevento e la ripartenza dai Dilettanti: succede anche questo in questi anomali tornei di Lega Pro. In cinque mesi si passa da essere eroe di una salvezza nella vecchia C1 a acquisto di punta di un club che lotta per tornare nel professionismo.
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