Martino: «Siamo concentrati sulle conferme, sul Puttilli attendiamo segnali»

Il dg del Barletta Calcio fa il punto sul mercato, in entrata porte aperte con Reggio

domenica 30 giugno 2013
A cura di Luca Guerra
Tra le attese conferme dello zoccolo duro della rosa, prime su tutte quelle di Liverani, Pippa, Allegretti, Di Bella e Romeo, per i quali gli incontri per decidere le sorti di questi calciatori sono in programma a giorni, definizione dello staff tecnico e addii che si concretizzeranno a partire da domani, 1 luglio, per fine contratto e fine prestito, c'è grande fibrillazione in casa-Barletta Calcio: il dg Gabriele Martino ai nostri microfoni ha tracciato il punto sulle manovre in entrata e in uscita, con un occhio alle dinamiche riguardanti la questione-Puttilli:

Direttore, a partire da domani il Barletta avrà ufficialmente solo 4 calciatori in rosa. I primi incontri per le conferme sono stati avviati, ma quali sono le vostre priorità in questo momento?
«Dapprima dobbiamo definire qualche dettaglio per lo staff tecnico che lavorerà con Orlandi e Mondilla dal giorno del ritiro: i ruoli di vice-allenatore e preparatore dei portieri dovrebbero essere assegnati a Carrara e Di Leo, mancano gli ultimi dettagli. Noi stiamo cercando di arrivare quanto più possibile ad accordi con i calciatori che da lunedì saranno a scadenza di contratto e sui quali in linea di massima abbiamo già avviato contatti con sviluppi positivi. Invece per gli atleti a fine prestito ci vorrà più tempo, faremo ulteriori valutazioni sulle società di proprietà e sulla loro intenzione di privarsi di calciatori che vorremmo tenere, parlo ad esempio di Camilleri, Dezi e Dall'Oglio, calciatori che nella parte finale del campionato si sono ben comportati ».

I nomi dei calciatori in odore di conferma sono noti: ma tra i tesserati a fine prestito chi non è assolutamente nei vostri interessi? In bilico ci sono le posizioni di Menegaz, Calapai, Carretta, La Mantia e Prutsch, per citarne alcuni.
«Mirko (Carretta, ndr) ha sempre avuto la nostra stima: pur non essendo un titolare ha lavorato con la massima abnegazione, fino al gol di Andria. Non ha trovato la giusta collocazione tattica, è vero, ma non è tutto: al momento il vero mercato deve ancora avere inizio. Noi stiamo facendo dell'attesa la nostra forza: con il tempo si possono raggiungere calciatori magari meno raggiungibili in avvio di mercato, ed è il caso di Carretta. Per quanto riguarda Calapai, invece, il Catania dovrebbe avere già impegni di base con qualche club di Serie B. La Mantia è invece un attaccante con ampi margini di miglioramento: ne parleremo con il Frosinone».

Oltre a Camilleri, il nome maggiormente "caldo" al momento è quello di Allegretti: a che punto sono le trattative per il rinnovo?
«L'agente di Riccardo, Franco Zavaglia, fa parte dei procuratori vecchio stampo che alle parole preferiscono i fatti, e in questo siamo d'accordo. Noi sappiamo quanto Riccardo è stato importante per noi, lui sa che l'abbiamo apprezzato: il calciatore tornerebbe volentieri a Barletta, ma ci sono dei numeri con i quali fare i conti. Siamo convinti che ci sono però valori che vanno oltre i soldi, e siamo sicuri che appartengano a Riccardo: se da parte di tutti vi sarà equilibrio, non avremo difficoltà a raggiungere l'accordo».

De Leidi, Simoncelli, Zappacosta, Cicerelli: al momento i calciatori di vostra proprietà sono quattro. L'unico non in discussione resta Cicerelli?
«Emmanuele rappresenta presente e futuro del Barletta. Di Zappacosta conosciamo la situazione precaria dal punto di vista atletico e l'ingaggio elevato: ha avuto un bruttissimo infortunio a Lecce, ho parlato con il chirurgo che l'ha operato al crociato e siamo informati della sua situazione post-chirurgica. I tempi per il suo recupero sono abbastanza lunghi. Simoncelli credo che abbia voglia di misurarsi altrove, sa che con il modulo di Orlandi non avrebbe molto spazio; De Leidi è invece un difensore che aveva giocato da titolare con noi nel momento più complesso, quando la squadra subiva tanto dietro. E' però un atleta serio, ne abbiamo l'intera proprietà e dobbiamo difenderlo come nostro patrimonio economico: ha un contratto fino al 2015, siglato nella scorsa estate al momento dell'arrivo a Barletta, e abbiamo il sacrosanto dovere di creare le condizioni migliori perché si possa esprimere».

Capitolo-centravanti: Scappini (ex Pisa) è un nome che risponderebbe al vostro identikit?
«Al momento abbiamo un centravanti del quale ho stima: non ha fatto tantissimo, ma può fare molto meglio se resta a Barletta: parlo di Andrea La Mantia. Risolta la sua situazione, capiremo quali sono gli altri attaccanti con caratteristiche e motivazioni adatte ad affiancare il duo La Mantia-Cicerelli».

L'asse con Reggio è sempre caldo. Potrebbe concretizzarsi l'arrivo di alcuni amaranto dalla Primavera? I nomi che si fanno sono quelli di Cianci, Catanese e Maita.
«Il settore giovanile della Reggina è ottimo e lavora bene, con giovani interessanti al suo interno. Noi in questa fase abbiamo focalizzato il nostro interesse su chi ha fatto bene con noi, poi magari si apriranno altre sinergie con la Reggina, non lo escludo: i calciatori che lei ha menzionato sono senza dubbio calciatori interessanti, ma non sono sulla nostra agenda nell'immediato».

Per quanto riguarda il Settore Giovanile biancorosso, ci sono novità circa la guida tecnica della "Berretti"? E' possibile la conferma di Gaetano Pavone in panchina?
«Intanto abbiamo monitorato un numero elevato di giovani papabili attraverso relazioni dei nostri osservatori e diversi stages. Per quanto riguarda lo staff tecnico, attendiamo prima di completare quello della Prima Squadra».

L'assessore Divincenzo e il sindaco Cascella sulla Gazzetta dello Sport hanno espresso la voglia di migliorare il "Puttilli". Intanto, il Barletta a partire da domani sarà "sfrattato" dai locali di via Vittorio Veneto. Oltre alle belle parole, vi aspettate fatti a breve?
«Ho avuto il piacere di incontrare il sindaco Cascella. Da persona prima che da personaggio politico non può ignorare quanto sia importante il calcio nella crescita e nello sviluppo di una città: Barletta attraverso il Barletta Calcio può raggiungere anche in ambito sociale traguardi importanti. Il calcio è veicolo sociale, deve passare questo messaggio: mi piacerebbe che attraverso il Barletta tanti giovani possano frequentare ambienti puliti, crescervi e affermarsi. Sono sicuro che i politici della città faranno il possibile per stare vicino a una società di calcio presieduta da una persona di importanti valori, risorse e da una grande passione che lo spinge a voler regalare alla propria città qualcosa di ancora più glorioso di quanto sinora non si sia visto».
(Twitter: @GuerraLuca88)