Martino: «Organico sarà completato, a Martina buon Barletta»

Le parole del dg biancorosso ad una settimana dalla chiusura delle trattative

martedì 27 agosto 2013 15.14
Mancano poco meno di sette giorni alla fatidica data di lunedì 2 settembre alle ore 23, quando si potrà mettere ufficialmente la parola fine al calciomercato. In questa settimana il Barletta dovrà assolutamente completare la propria rosa, con almeno un calciatore per reparto. Il direttore generale Gabriele Martino ne è consapevole e ci spiega le sue strategie per questi ultimi giorni di trattative con un occhio anche alla querelle sul tema età media tra l'AIC (Associazione italiana calciatori) e la dirigenza della Lega Pro che ha portato nella giornata di ieri alla proclamazione di uno sciopero che farebbe slittare la partenza del campionato.

Direttore, manca una settimana al termine del mercato e si può affermare che il Barletta ha necessità di tre calciatori, uno per reparto? Quale dei tre in questo momento è più vicino?
«Noi pensiamo di dover completare l'organico ma è molto complesso spiegare alcune cose. La squadra va completata e adeguata per raggiungere gli obiettivi prefissati, credo anche però, che molto sia stato fatto e noi ne siamo ampiamente soddisfatti. Ora bisogna chiudere trattative già avviate ed ancora da concludere per difficoltà non nostre e rese ancora più difficili da questa settimana che si può definire abbastanza turbolenta».

Cellini, Chiaretti, De Angelis sono nomi che interessano?
«Sono buoni calciatori ma sono assolutamente distanti da quello che può essere il nostro interesse».

A che punto sono le trattative con la Reggina?
«Come sapete benissimo e come è stato dimostrato anche in questa finestra di mercato, il rapporto tra Barletta e Reggina vige sulla cordialità esistente tra il presidente Tatò ed il presidente Foti. Questo rapporto fa si che le trattative siano ancora in piedi e per quanto difficili possono giungere a conclusione positiva».

Come ha visto la squadra a Martina Franca?
«Nella valutazione delle gare si deve tenere conto di tanti fattori e non avere giudizi sommari. Domenica, per la prima volta c'erano tre punti in palio, si giocava fuori casa seppur contro una squadra di categoria inferiore, e quando si gioca fuori è sempre difficile. E' stata una partita vera agonisticamente con il Martina che voleva far bene davanti al proprio pubblico. Posso dire però che seppur dinanzi a tutte le difficoltà fisico-atletiche che può riservare questa parte della stagione la squadra si è espressa bene. Recuperare e ribaltare un risultato è sempre difficile, la squadra lo ha fatto e per giunta sul fischio finale e questo è molto positivo».

Direttore, ieri è stato proclamato dall'AIC uno sciopero che bloccherebbe la disputa della prima giornata di campionato, secondo lei ci sono margini per ricucire?
«Io voglio sperare nel buon senso di tutti. E' auspicabile che il calcio di Lega Pro abbia stabilità, ci si avvia ad una rivoluzione e non c'è bisogno di scioperi ma di confonti e idee. Voglio fare un plauso al presidente Macalli e al direttore generale Ghirelli che hanno fortemente voluto creare una Lega Pro solida e premiare le società virtuose, di questo gli va dato atto. Ci troviamo in una situazione intricata con da una parte Lega che porta avanti dei progetti e dall'altra calciatori che sentono ledere diritti. Noi dal canto nostro abbiamo scelto la strada dell' equilibrio, della meritocrazia e della qualità che è possibile trovare sia nel 19enne che nel 35enne. La Lega non obbliga nessuno a schierare un certo tipo di calciatori ed infatti c'è poi c'è sceglie di fare scendere in campo calciatori più esperti. Mi auguro comunque che tra le parti prevalga il buon senso e credo che alla fine ci sarà un accordo basato sull'equilbrio e sul merito che permetta alle squadre di disputare le loro gare ed ai tifosi di godere del meritato spettacolo cui hanno diritto».

Adriano Antonucci