"Manzi-Chiapulin", si va verso l'ampliamento della capienza

Questa mattina a Palazzo di Città incontro tra il sindaco e la commissione lavori pubblici

venerdì 20 novembre 2015 17.05
A cura di Adriano Antonucci
Un intervento per metter su un settore per la tifoseria di casa della capienza di 800 posti ed uno per la tifoseria ospite di circa 200 posti, oltre a degli interventi destinati agli impianti igienico-sanitari, alla videosorveglianza ed all'impianto di illuminazione. Dovrebbe essere l'insieme di questi lavori al "Manzi-Chiapulin" la soluzione al problema che vede attualmente la città di Barletta senza una struttura idonea ad ospitare gare calcistiche di un certo livello.

Ormai assodata la situazione di non semplice risoluzione che vedrà lo stadio "Puttilli" indisponibile molto probabilmente per tutto l'anno 2016 a causa degli ormai celebri problemi di staticità riscontrati in occasione dell'inizio dei lavori della ditta C.M.S. attualmente in corso e che termineranno regolarmente nel mese di dicembre, il sindaco e l'amministrazione comunale hanno oggi fatto il punto sulla situazione degli impianti sportivi in una riunione convocata in mattinata dallo stesso primo cittadino alla presenza dei membri della commissione lavori pubblici presieduta da Flavio Basile e degli assessori Antonio Divincenzo ed Azzurra Pelle.

Da tale riunione è emersa la necessità di procedere ai lavori citati in precedenza che dovrebbero avere un costo di circa 200-250mila euro (cifra stanziata dal comune, ed inserita nell'ambito del bilancio che sarà approvato a breve). Ovviamente ci si chiede quali siano i tempi di realizzazione di tali interventi. Le recenti esperienze (vedi lavori al "Puttilli") ci inducono a non fare previsioni, ma la speranza è che l'impianto di via dei Mandorli possa essere a disposizione della cittadinanza a partire dal febbraio 2016. Ovviamente una positiva risoluzione di tale questione, faciliterebbe di molto l'opera della nuova proprietà del Barletta 1922 (sempre più vicino l'arrivo dell'ex presidente dell'Andria Francesco Fiore) e permetterebbe alla tifoseria biancorossa di riabbracciare la propria squadra mettendo fine all'"esilio" forzato in quel del "S. Sabino" di Canosa.