Lega Pro: sciopero scongiurato, ma le polemiche non si placano
Alì Lolli: «Nonostante un piccolo cambiamento, siamo ancora perplessi»
sabato 31 agosto 2013
10.54
Lo sciopero è stato evitato, l'AIC e la Lega hanno trovato un punto di incontro, ma le polemiche stentano a placarsi. L'accordo, come detto dal Presidente Abete, intervenuto all'Assemblea di Lega Pro in corso tra i vertici della Lega Pro e i presidenti delle società a Firenze, non determina esclusione di società dalla ripartizione anche della quota di contributi relativa alla valorizzazione dei giovani, impiegando l'età media come criterio di ponderazione del sistema premiale di chi li utilizza. La media verrà calcolata su 10 giocatori, dando la possibilità alle squadre di inserire nell' 11 iniziale anche elementi di esperienza.
Soddisfatto Ghirelli, soddisfatto Tommasi, soddisfatti tutti e invece no. Da Facebook, esattamente dalla pagina Post – Macalli che al momento può contare quasi 3000 contatti, sembrano non essere proprio contenti della decisione presa. Così abbiamo ascoltato Alì Lolli che ai nostri microfoni ha dichiarato: «Non siamo proprio contenti della scelta presa. Ci sono stati alcuni miglioramenti è vero, ma l'obiettivo primario della nostra protesta era quello di togliere definitivamente dai regolamenti la parola "età media". La nostra battaglia non finisce qui: io e i miei compagni, grazie alla tecnologia, riusciamo ad essere sempre in contatto e stiamo cercando di capire come organizzare il lavoro in vista del futuro. Macalli e Ghirelli non hanno più l'età per guidare una federazione, dovrebbero lasciare spazio ai giovani come succede in altri paesi dell'Europa e del mondo. Negli anni sono riusciti a guadagnarsi così tanto rispetto dai presidenti e dall' ambiente di Lega Pro, che quasi si sentono autorizzati a non mostrare alcun tipo di sensibilità nei confronti dei calciatori. Non si può concentrare tanto potere nelle mani di una persona per così tanto tempo. »
La questione è stata affrontata troppo tardi: le squadre sono ormai formate e la possibilità degli "over" di trovare squadra, nonostante un piccolo miglioramento, sono ridottissime. L'AIC non è riuscita a garantire quella meritocrazia che i calciatori pretendevano, così ancora una volta i vincitori sono Macalli & Ghirelli.
(Twitter: @Massi_dipa)
Soddisfatto Ghirelli, soddisfatto Tommasi, soddisfatti tutti e invece no. Da Facebook, esattamente dalla pagina Post – Macalli che al momento può contare quasi 3000 contatti, sembrano non essere proprio contenti della decisione presa. Così abbiamo ascoltato Alì Lolli che ai nostri microfoni ha dichiarato: «Non siamo proprio contenti della scelta presa. Ci sono stati alcuni miglioramenti è vero, ma l'obiettivo primario della nostra protesta era quello di togliere definitivamente dai regolamenti la parola "età media". La nostra battaglia non finisce qui: io e i miei compagni, grazie alla tecnologia, riusciamo ad essere sempre in contatto e stiamo cercando di capire come organizzare il lavoro in vista del futuro. Macalli e Ghirelli non hanno più l'età per guidare una federazione, dovrebbero lasciare spazio ai giovani come succede in altri paesi dell'Europa e del mondo. Negli anni sono riusciti a guadagnarsi così tanto rispetto dai presidenti e dall' ambiente di Lega Pro, che quasi si sentono autorizzati a non mostrare alcun tipo di sensibilità nei confronti dei calciatori. Non si può concentrare tanto potere nelle mani di una persona per così tanto tempo. »
La questione è stata affrontata troppo tardi: le squadre sono ormai formate e la possibilità degli "over" di trovare squadra, nonostante un piccolo miglioramento, sono ridottissime. L'AIC non è riuscita a garantire quella meritocrazia che i calciatori pretendevano, così ancora una volta i vincitori sono Macalli & Ghirelli.
(Twitter: @Massi_dipa)