Lega Pro: i giocatori senza contratto continuano a riscuotere consensi

Alì Lolli: «Uniti e compatti verso l’obiettivo finale»

giovedì 22 agosto 2013 3.13
A cura di Massimiliano Dipasquale
Il "presidentissimo" della Lega Pro Mario Macalli, salvo sorprese dell'ultima ora, ha deciso di eliminare definitivamente la regola degli under obbligatori da schierare sul rettangolo di gioco, in favore di un altro dettame che impone agli allenatori di Prima e Seconda Divisione di scendere in campo con una calcolatrice. Una regola folle e senza senso come diversi concetti che negli anni Macalli & Co. hanno portato nella terza serie nazionale: questo è il pensiero di gran parte degli appassionati delle serie "minori" del calcio italiano.

Ancora una volta, noi di Barlettalife.it abbiamo voluto dare spazio a questa delicata tematica che sta giustamente destabilizzando l'ambiente della Lega Pro, così abbiamo sentito Alì Lolli, ex calciatore di Padova e Ternana tra le altre, 32 anni e una carriera al punto di stasi.

Alì, pochi giorni fa Michele Criscitiello vi ha ospitato negli studi di SportItalia. Credi che questa forte risonanza mediatica stia incidendo sulla vostra giusta protesta?
«Siamo riusciti a sensibilizzare l'ambiente, tanto che abbiamo avuto un riscontro deciso non solo grazie alla pagina nata su Facebook (Post Macalli- Lega Pro, ndr), ma anche tramite tanti messaggi personali. Ora stiamo cercando di organizzare tutte le idee, così da sfruttare la possibilità che ci ha dato SportItalia per sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica e gli addetti ai lavori. Dopo essere stati ospiti di Michele Criscitiello, le dichiarazioni di Ghirelli si sono ridimensionate ulteriormente: i toni sono cambiati considerevolmente e questo ci fa capire che c'è ancora uno spiraglio per poter rivedere questa normativa. »

Nei giorni scorsi avete scritto una lettera a Gianluigi Buffon, vice presidente di AIC e presidente della Carrarese. Siete riusciti ad avere qualche contatto col numero 1 della nazionale?
«Noi siamo certi: Buffon ha letto la lettera. La sua risposta sarà importante molto importante, anche perché lui è il vice presidente dell'AIC. Magari sta prendendo tempo, in attesa di capire meglio certe cose e riflettere. Io credo che in un modo o nell'altro lui dovrà esprimersi sulla vicenda vista la carica che ricopre, visto che è il capitano della nazionale e visto che è il proprietario della Carrarese. Avrà comunque una voce grossa in capitolo e le sue dichiarazioni saranno molto importanti. »

La voce dello sciopero sta prendendo sempre più piede. Avete avuto modo di parlare con i giocatori delle squadre di Lega Pro di questa situazione?
«Lo sciopero ci sarà, i giocatori sono convinti. Non penso che si facciano destabilizzare dalla minaccia dello 0-3 a tavolino o da una possibile penalizzazione, anche perché se tutte le squadre credono fermamente nello sciopero saranno punite e avranno modo di partire tutte dallo stesso punto. La minaccia di Ghirelli non spaventa più di tanto: siamo tutti compatti e lo sciopero riuscirà.»

Il 29 agosto i presidenti di Lega Pro decideranno se attuare o meno questa legge assurda dell'età media. Credi che i patron dei club si schiereranno a vostro favore?
«Siamo riusciti a sensibilizzare l'opinione pubblica, gli addetti ai lavori e abbiamo preso forza grazie a voi che ci avete dato la possibilità di esprimerci. Adesso abbiamo il compito di sensibilizzare i presidenti, i direttori e indirizzarli a fare la scelta migliore. Secondo noi i tanti presidenti, in buona fede, stanno maturando l'idea di votare delle normative che non possono essere votate perché ci sono delle delibere federali e ci sono addirittura delle leggi della Comunità Europea. C'è anche una delibera firmata da Giancarlo Abete che espressamente dice: "Il Consiglio Federale, sentita la relazione del Presidente Federale in ordine agli incontri avuti con le varie componenti interessate, sul tema della riforma dei Campionati della Lega Pro e sulle misure da adottare nella fase di avvio ed attuazione della medesima riforma; ritenuto opportuno, pur mantenendo l'assetto della disciplina degli anni passati, fissare sin d'ora alcuni ulteriori principi cardine ai quali dovrà ispirarsi, per il prossimo triennio, la normativa in materia di Licenze Nazionali e di controllo delle società partecipanti ai campionati della Lega Pro; considerati maturi i tempi per poter varare, all'esito degli approfondimenti effettuati, il progetto condiviso tra le suddette componenti; visto l'art. 27 dello statuto Federale delibera di stabilire sin d'ora, per le prossime tre stagioni sportive, i seguenti ulteriori principi da recepirsi nelle disposizioni sulle Licenze Nazionali e sul controllo delle società professionistiche partecipanti ai campionati della Lega Pro: Equilibrio Competitivo, ai fini di salvaguardare l'equilibrio competitivo dei Campionati dei due gironi di Prima Divisione e dei due gironi di Seconda Divisione, la Lega Pro adotterà nel rispetto in ogni caso di quanto disposto dal D.Lgs. 9/2008, un sistema, sia premiale che disincentivante, di carattere economico prevedendo peculiari forme di distribuzione delle risorse, in funzione del posizionamento in classifica." C'è anche un Decreto Legislativo riguardo l'attuazione della direttiva CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro che afferma: "Discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri possono mettere le persone che professano una determinata religione o ideologia di altra natura, le persone portatrici di handicap, le persone di una particolare età o di un orientamento sessuale in una situazione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone". Questo è un Decreto Legislativo dove noi potremmo far intervenire l'Unione Europea. Forse in maniera troppo superficiale, i presidenti delle squadre non hanno dato importanza a queste leggi che sono molto importanti. Il nostro obiettivo è quello di portare tutto alla luce del sole, poi è chiaro che saranno loro a prendere le decisioni, ma devono sapere che circolano queste leggi. Anche se l'assemblea dei presidenti si esprimerà a ridosso dell'inizio del campionato, si dovrebbe concedere una proroga per rivalutare tutti insieme queste normative. »

In conclusione, Alì Lolli ha voluto dichiarare: «Noi che abbiamo fatto partire questa iniziativa ci siamo affidati anche a persone esperte. Abbiamo Davide Porru che è laureato in "Scienze giuridiche economiche e manageriali dello sport" e ha voluto far notare questa cosa anche in trasmissione. Il nostro obiettivo, voglio ribadirlo ancora una volta, è portare i presidenti a conoscere meglio alcune tematiche di cui non sono a conoscenza. Oggi sono arrivate anche tutte le foto dei giocatori del Chievo Verona, che si sono opposti in maniera decisa contro questa regola dell'età media. Tutti ci incoraggiano e ci danno la forza per andare avanti. Tante volte si fa riferimento a me perché sono stato l'ideatore della pagina su facebook, ma vi assicuro che dietro ci sono tantissimi compagni di squadra con cui ci sentiamo quotidianamente. La cosa ancora più bella è che questa presa di posizione non è stata fatta per motivi personali, infatti fra noi ci sono Tremelin e Gheller che ormai non hanno nessuna pretesa dal calcio giocato.»
(Twitter: @massi_dipa)