"L'angolo del capitano": Savino Daleno commenta il terzo pari contro il Pontedera
«Soddisfatti a metà, buona la reazione dopo il primo tempo»
venerdì 20 dicembre 2013
Tornano gli editoriali di Barlettalife.it dedicati al calcio. Per questa stagione sono stati confermati i due editorialisti per eccezione. Dopo l'avvocato Francesco Sfrecola, ex presidente biancorosso e legato a doppio filo al recente passato del sodalizio di via Vittorio Veneto, l'altro nome di spicco è quello di Savino Daleno, vecchia bandiera biancorossa, da sempre legato alle sorti del club biancorosso. Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso. Sulle colonne virtuali di Barlettalife.it torna l'appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". A partire dal primo impegno di campionato,Savino Daleno commenta le vicende di casa-Barletta. Quest'oggi l'esperto mediano commenta il terzo pari consecutivo del Barletta. Contro il Pontedera, è arrivato un 2-2 rocambolesco, al termine di una partita dai due volti.
«Non si può essere soddisfatti e contenti per quello che ha fatto vedere il Barletta nella prima parte del match contro il Pontedera, ma la grande reazione avuta nel secondo tempo, nel recuperare una partita che in molti credevano già persa, rende onore ai ragazzi che finalmente hanno tirato fuori grinta e carattere per portare a casa almeno un pareggio. Ormai non riusciamo a gioire in tutto e per tutto, visto che la vittoria in casa manca dallo scorso campionato. Gli errori del Pontedera sono dovuti più che altro alla gioventù, dall'altra parte avevamo una squadra molto giovane. Avevano avuto l'occasione per chiudere la partita e l'hanno tenuta aperta fino a quando il Barletta ha accorciato le distanze. Poi noi siamo stati bravi a crederci più di loro, che hanno tirato un po' i remi in barca. Ogni tanto bisogna dare merito al Barletta, che ha creduto in questo pareggio e alla fine il risultato è arrivato grazie al gol di Ilari. Non saprei però dire dove sono i meriti del Barletta e i demeriti del Pontedera, ma quanto visto mercoledì dimostra che se il Barletta ci crede un po' di più, se lotta un po' di più, se la può giocare con tutti».
«C'è l'amarezza per una vittoria casalinga che ancora tarda ad arrivare, chiudiamo il 2013 in questo modo, però d'altra parte c'è un po' di soddisfazione per un pareggio che giunge quando tutti, me compreso, non ci speravano più. Da tanto tempo parliamo di una prima punta che al Barletta manca da quasi due anni, se si fa eccezione per La Mantia. Parliamo però di una prima punta che possa garantire la doppia cifra, ma a Barletta non si vede da diverso tempo. Per quel che riguarda Cicerelli, uno dei peggiori in campo contro il Pontedera, forse ha avuto addosso così tante responsabilità che la sua crescita sta avvenendo così lentamente che a volte sembra quasi ci faccia un piacere nel giocare le partite. Questi sono errori di gioventù, e lo tutelerei un attimo, perché sono stati fatti degli errori su questo ragazzo. Per quel che riguarda Zigon, anche lui tra i peggiori, sta ricoprendo un ruolo non suo, sopporta da solo tutto il peso dell'attacco. Lo sloveno non ha né il fisico né la qualità della prima punta, a meno che non si punti soltanto alle ripartenze e con la sua rapidità può far male».
«Per quel che riguarda i gol, purtroppo le nostre speranze al momento sono riposte su un centrocampista, Ilari, che finora ha fatto 3 gol. E dobbiamo ringraziare la fortuna, perché le sue reti cominciano ad essere pesanti. Per il resto, purtroppo se durante il girone d'andata abbiamo fatto solo 8 gol, un motivo ci sarà, viene confermata qualche pecca in quella zona del campo. Continuo a dire che un giocatore come Allegretti è importante per il Barletta e dai suoi piedi possono partire tante occasioni per il Barletta. Tutti dicono che sia fuori per infortunio, se non è così, mi dispiacerebbe molto non vedere più il capitano con la maglia del Barletta. Per quel che riguarda la contestazione a Martino, è dovuta agli scarsi risultati che la squadra ha ottenuto in queste 15 partite. Purtroppo il calcio a volte è così duro che bisogna anche accettare la contestazione. Quando il Barletta si è salvato erano in 2000 al Puttilli a battere le mani a Tatò, ad Orlandi e a Martino. Ora i risultati dicono che questa contestazione può anche avere delle radici: abbiamo 10 punti soltanto. Se si accettano gli applausi, bisogna accettare anche i fischi, soprattutto se la protesta viene fatta in modo civile. Alla fine, a parte qualche sfottò, credo che tutto rientri nei canoni. Il calcio è questo: se fai risultati ti applaudono e c'è grande stima, quando non vengono, bisogna saper accettare le contestazioni. Speriamo che nel mercato si possa fare qualche operazione di mercato per far soffrire molto meno i tifosi e anche la stampa».
«Credo che un centravanti sia importante per tutte le squadre. La Mantia è un giocatore importante per il Barletta perché faceva respirare la squadra, faceva salire la squadra, venendo meno lui in attacco abbiamo perso tanto. Ora bisogna individuare un altro attaccante con le sue caratteristiche, anche perché andando via Picci siamo ridotti all'osso. Domenica Orlandi ha sostituito Zigon con Branzani, schierando l'ex Andria in un ruolo non suo. Sarebbe necessario l'arrivo almeno di una prima punta forte fisicamente. Mi auguro che a Grosseto non si perda, almeno per dare continuità ai risultati, anche se sono solo pareggi. A Grosseto mancherà anche Mantovani per squalifica, e qui domenica dopo domenica si stanno perdendo i pezzi. Dobbiamo fare di necessità virtù, in campo ci va il Barletta e chi indossa la maglia biancorossa deve farlo con grande orgoglio e con grande dignità, sempre e su qualsiasi campo. Mi aspetto anche a Grosseto una prova importante, come gli ultimi 20 minuti di ieri, come la partita di Catanzaro. Vorrei vedere sempre questo Barletta, che almeno lotta, poi il risultato diventa secondario. Poi, prima delle feste natalizie, anche noi aspettiamo un bel regalo. Speriamo in una conclusione positiva di questo anno solare in casa biancorossa».
[Savino Daleno]
«Non si può essere soddisfatti e contenti per quello che ha fatto vedere il Barletta nella prima parte del match contro il Pontedera, ma la grande reazione avuta nel secondo tempo, nel recuperare una partita che in molti credevano già persa, rende onore ai ragazzi che finalmente hanno tirato fuori grinta e carattere per portare a casa almeno un pareggio. Ormai non riusciamo a gioire in tutto e per tutto, visto che la vittoria in casa manca dallo scorso campionato. Gli errori del Pontedera sono dovuti più che altro alla gioventù, dall'altra parte avevamo una squadra molto giovane. Avevano avuto l'occasione per chiudere la partita e l'hanno tenuta aperta fino a quando il Barletta ha accorciato le distanze. Poi noi siamo stati bravi a crederci più di loro, che hanno tirato un po' i remi in barca. Ogni tanto bisogna dare merito al Barletta, che ha creduto in questo pareggio e alla fine il risultato è arrivato grazie al gol di Ilari. Non saprei però dire dove sono i meriti del Barletta e i demeriti del Pontedera, ma quanto visto mercoledì dimostra che se il Barletta ci crede un po' di più, se lotta un po' di più, se la può giocare con tutti».
«C'è l'amarezza per una vittoria casalinga che ancora tarda ad arrivare, chiudiamo il 2013 in questo modo, però d'altra parte c'è un po' di soddisfazione per un pareggio che giunge quando tutti, me compreso, non ci speravano più. Da tanto tempo parliamo di una prima punta che al Barletta manca da quasi due anni, se si fa eccezione per La Mantia. Parliamo però di una prima punta che possa garantire la doppia cifra, ma a Barletta non si vede da diverso tempo. Per quel che riguarda Cicerelli, uno dei peggiori in campo contro il Pontedera, forse ha avuto addosso così tante responsabilità che la sua crescita sta avvenendo così lentamente che a volte sembra quasi ci faccia un piacere nel giocare le partite. Questi sono errori di gioventù, e lo tutelerei un attimo, perché sono stati fatti degli errori su questo ragazzo. Per quel che riguarda Zigon, anche lui tra i peggiori, sta ricoprendo un ruolo non suo, sopporta da solo tutto il peso dell'attacco. Lo sloveno non ha né il fisico né la qualità della prima punta, a meno che non si punti soltanto alle ripartenze e con la sua rapidità può far male».
«Per quel che riguarda i gol, purtroppo le nostre speranze al momento sono riposte su un centrocampista, Ilari, che finora ha fatto 3 gol. E dobbiamo ringraziare la fortuna, perché le sue reti cominciano ad essere pesanti. Per il resto, purtroppo se durante il girone d'andata abbiamo fatto solo 8 gol, un motivo ci sarà, viene confermata qualche pecca in quella zona del campo. Continuo a dire che un giocatore come Allegretti è importante per il Barletta e dai suoi piedi possono partire tante occasioni per il Barletta. Tutti dicono che sia fuori per infortunio, se non è così, mi dispiacerebbe molto non vedere più il capitano con la maglia del Barletta. Per quel che riguarda la contestazione a Martino, è dovuta agli scarsi risultati che la squadra ha ottenuto in queste 15 partite. Purtroppo il calcio a volte è così duro che bisogna anche accettare la contestazione. Quando il Barletta si è salvato erano in 2000 al Puttilli a battere le mani a Tatò, ad Orlandi e a Martino. Ora i risultati dicono che questa contestazione può anche avere delle radici: abbiamo 10 punti soltanto. Se si accettano gli applausi, bisogna accettare anche i fischi, soprattutto se la protesta viene fatta in modo civile. Alla fine, a parte qualche sfottò, credo che tutto rientri nei canoni. Il calcio è questo: se fai risultati ti applaudono e c'è grande stima, quando non vengono, bisogna saper accettare le contestazioni. Speriamo che nel mercato si possa fare qualche operazione di mercato per far soffrire molto meno i tifosi e anche la stampa».
«Credo che un centravanti sia importante per tutte le squadre. La Mantia è un giocatore importante per il Barletta perché faceva respirare la squadra, faceva salire la squadra, venendo meno lui in attacco abbiamo perso tanto. Ora bisogna individuare un altro attaccante con le sue caratteristiche, anche perché andando via Picci siamo ridotti all'osso. Domenica Orlandi ha sostituito Zigon con Branzani, schierando l'ex Andria in un ruolo non suo. Sarebbe necessario l'arrivo almeno di una prima punta forte fisicamente. Mi auguro che a Grosseto non si perda, almeno per dare continuità ai risultati, anche se sono solo pareggi. A Grosseto mancherà anche Mantovani per squalifica, e qui domenica dopo domenica si stanno perdendo i pezzi. Dobbiamo fare di necessità virtù, in campo ci va il Barletta e chi indossa la maglia biancorossa deve farlo con grande orgoglio e con grande dignità, sempre e su qualsiasi campo. Mi aspetto anche a Grosseto una prova importante, come gli ultimi 20 minuti di ieri, come la partita di Catanzaro. Vorrei vedere sempre questo Barletta, che almeno lotta, poi il risultato diventa secondario. Poi, prima delle feste natalizie, anche noi aspettiamo un bel regalo. Speriamo in una conclusione positiva di questo anno solare in casa biancorossa».
[Savino Daleno]