"L'angolo del capitano": Savino Daleno commenta il Barletta

«Quello di Lecce è un buon pareggio, continuiamo su questa strada»

martedì 8 ottobre 2013 9.35
Tornano gli editoriali di Barlettalife.it dedicati al calcio. Per questa stagione sono stati confermati i due editorialisti per eccezione. Dopo l'avvocato Francesco Sfrecola, ex presidente biancorosso e legato a doppio filo al recente passato del sodalizio di via Vittorio Veneto, l'altro nome di spicco è quello di Savino Daleno, vecchia bandiera biancorossa, da sempre legato alle sorti del club biancorosso. Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso. Sulle colonne virtuali di Barlettalife.it torna l'appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". A partire dal primo impegno di campionato, Savino Daleno commenta le vicende di casa-Barletta. Quest'oggi l'esperto mediano commenta il buon punto rimediato da Allegretti e compagni contro la corazzata Lecce:

«A Lecce è arrivato quello che chiedevamo la settimana scorsa, è arrivata un'inversione di marcia. È successo, abbiamo sofferto tantissimo e il punto forse è apprezzato di più per questo motivo. I ragazzi hanno saputo soffrire e hanno portato a casa un punto. Poi il modo come è avvenuto lascia pensare, ma la reazione c'è stata, su un campo difficile e contro una squadra che aveva necessariamente bisogno di vincere. Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire, sono stati bravi a farlo, ed è arrivato questo pareggio. Il cambio di modulo che Orlandi ha adottato domenica a Lecce mi è sembrato un modo da parte dell'allenatore di dire ai ragazzi: "siate un po' più spregiudicati, più spensierati nell'affrontare le partite". Orlandi ha schierato per la prima volta D'Errico nella linea degli attaccanti e Cicerelli largo a sinistra per un 3-4-3 che poi è diventato un 5-4-1 perché si è sofferto. Però va bene così, speriamo che con la sosta si possa lavorare su questo modulo per toglierci qualche soddisfazione nella partita contro L'Aquila».

«Il dato negativo di questo inizio stagione riguarda i gol segnati: non abbiamo mai potuto gioire se non in Coppa Italia. Però questa settimana vediamo il bicchiere mezzo pieno dalla parte nostra: c'era da soffrire, e si è fatto. Il mister ha deciso di cambiare modulo per dare un po' di spensieratezza ai ragazzi, ed è andata bene. Per il fatto che non facciamo gol, è un dato così evidente che facciamo una fatica terribile. Però, a questo aggiungiamo che se Di Bella e Liverani sono stati i più bravi, vuol dire che il Barletta ha offerto una prova di carattere nella fase difensiva. Se saremo continui da questo punto di vista, credo che prima o poi un gol lo faremo, e una vittoria non tarderà ad arrivare. Però speriamo che dal punto di vista caratteriale non ci sia un nuovo passo indietro, che significherebbe nuovamente leccarsi le ferite».

«C'era tanta paura per questo derby, visto che dopo tanti anni si incontravano le tifoserie di Barletta e Lecce. Credo che entrambe hanno dato prova di grande correttezza sugli spalti. Per quanto riguarda i barlettani, domenica erano in 200 allo stadio, e questa è una prova d'amore verso i propri colori, che spero arrivi al cuore di questi ragazzi che indossano la maglia: girare per l'Italia con la maglietta del Barletta deve essere un onore, e non una vergogna. Adesso credo che i ragazzi siano anche galvanizzati dal pareggio di Lecce, vista anche la loro reazione a fine partita dopo tanta sofferenza. Sembra quasi che si siano liberati da qualcosa che stava minando le loro sicurezze. Adesso ci sono queste due settimane che donano serenità a tutto l'ambiente, e poi nella partita con L'Aquila proviamo a giocarci questa partita, non dico ad armi pari, ma almeno sul piano dell'agonismo. Affrontiamo una squadra che sta disputando un grande campionato. L'Aquila è secondo in classifica e se dovessero vincere domenica potrebbero addirittura salire al primo posto. Purtroppo ogni domenica ci tocca incontrare formazioni forti, ma quest'anno vista la partenza è normale incontrare squadre che ci sopravanzano in classifica».

«Certo, non è un pareggio a Lecce che ci può dire che siamo fuori da una situazione così difficile. Di sicuro è un buon punto di partenza, ma c'è bisogno di una serie di prestazioni all'altezza per poter affermare che il Barletta è la squadra che si è vista contro il Lecce. Però per dire questo ci vuole un po' di tempo, ci vuole continuità di risultati. Mi auguro che i ragazzi capiscano il significato della conferenza stampa di Tatò, che li ha liberati dalle responsabilità – e non è poco vedere un presidente che si assume certe responsabilità -. Chi paga, meriti rispetto, e alla fine in questo frangente i giocatori debbano qualcosa sia al presidente, ma soprattutto ai tifosi. Credo che i tifosi siano i veri presidenti di una squadra, e lo dimostrano domenica dopo domenica con il loro calore e il loro attaccamento. I giocatori ora si sono liberati, speriamo che si possa proseguire su questa strada».

[Savino Daleno]