"L'angolo del capitano": Savino Daleno commenta il Barletta
La vecchia bandiera biancorossa commenta l'amaro pareggio di Ascoli
martedì 10 settembre 2013
16.31
Tornano gli editoriali di Barlettalife.it dedicati al calcio. Per questa stagione sono stati confermati i due editorialisti per eccezione. Dopo l'avvocato Francesco Sfrecola, ex presidente biancorosso e legato a doppio filo al recente passato del sodalizio di via Vittorio Veneto, l'altro nome di spicco è quello di Savino Daleno, vecchia bandiera biancorossa, da sempre legato alle sorti del club biancorosso. Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso. sulle colonne virtuali di Barlettalife.it torna l'appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". A partire dal primo impegno di campionato, Savino Daleno commenta sulle nostre colonne il pareggio amaro di Ascoli, che però smuove la classifica degli uomini di mister Orlandi:
«Alla fine, vedendo il rigore sbagliato dall'Ascoli a pochi minuti dal termine, si può parlare di un punto guadagnato, ma secondo me il Barletta domenica ha perso due punti, perché per tutta la gara ha fatto la partita. Questo è davvero un peccato, perché abbiamo avuto diverse occasioni per portarci in vantaggio e per portare a casa il bottino pieno, però tutto sommato resta di positivo la prestazione. La squadra ha avuto una grossa reazione dopo il ko contro il Pisa, ha dimostrato che quando ci mette qualcosa in più, qualcosa di buono si riesce a creare. Non vorrei che qualche ragazzo si nasconda dietro la personalità di Pippa e Allegretti per tirar fuori le prestazioni. Non è che quando c'è Allegretti può sempre risolvere da solo le partite su calcio di punizione. Evidentemente, le qualità ci sono, qualcuno deve tirarle fuori, ma questo dipende dalla personalità. Giornata dopo giornata, vedremo sempre ragazzi che tireranno fuori le proprie qualità. Certo, dal punto di vista dei tifosi, ci aspettiamo sempre di più. Però tornare a casa dalla trasferta di Ascoli con un punto è ben accetto».
«Il Barletta da quando è arrivato Orlandi ha sempre subito poco o niente. A volte capita che alla prima distrazione subiamo gol, così come è successo contro il Pisa. D'altra parte, in attacco abbiamo sempre fatto fatica a fare gol. Dobbiamo sperare che esploda definitivamente La Mantia o qualche spunto di Cicerelli. Al momento sembra che non riescono a sbloccarsi. È questo è un danno per il Barletta, perché già il modulo è speculare. Se poi non riusciamo a capitalizzare le occasioni che ci concedono gli avversari, diventa più difficile. Guardando alla partita contro l'Ascoli, forse è emblematica del rendimento del Barletta: se perdi 1-0, tutti i giudizi positivi si girano al contrario. Secondo me i ragazzi devono capire che quest'anno non si retrocede, devono rischiare un po' di più. Solo così si può raggiungere l'obiettivo minimo stagionale che è arrivare tra le prime 9 per approdare ai playoff. Sarebbe una grossa soddisfazione per l'ambiente, per la società, ma anche per i giocatori stessi e per il loro avvenire, visto che è una squadra molto giovane. I ragazzi ad Ascoli hanno avuto una grossa reazione. Se abbiamo disputato una buona partita ad Ascoli, c'è da ben sperare per il futuro».
«Domenica arriva il Prato, io dico che per il Barletta i 3 punti sono sempre categorici. Non siamo partiti per vincere il campionato, però domenica arriva una squadra che è alla nostra portata, una squadra che ha i nostri stessi obiettivi in questo campionato così strano. Oltretutto ce la giochiamo in casa, e dopo la sconfitta all'esordio davanti al proprio pubblico, adesso i ragazzi devono riscattarsi immediatamente. Diversamente, si tornerà a parlare sempre delle stesse situazioni. Spero che la settimana prossima possiamo commentare una vittoria del Barletta, così siamo tutti più felici. Un dato rimane, il Barletta è davanti al Lecce, ma per me il Barletta è sempre la prima squadra della Puglia. Ora anche la classifica ci da ragione. Abbiamo un punto più del Lecce. Sarà contento il presidente Tatò. Io mi auguro che alla fine siamo davanti al Lecce, perché vorrà dire che abbiamo fatto un grande campionato. Più realisticamente, mi auguro che il Barletta si faccia rispettare su tutti i campi, soprattutto su quello casalingo, già a partire da domenica prossima».
Savino Daleno
«Alla fine, vedendo il rigore sbagliato dall'Ascoli a pochi minuti dal termine, si può parlare di un punto guadagnato, ma secondo me il Barletta domenica ha perso due punti, perché per tutta la gara ha fatto la partita. Questo è davvero un peccato, perché abbiamo avuto diverse occasioni per portarci in vantaggio e per portare a casa il bottino pieno, però tutto sommato resta di positivo la prestazione. La squadra ha avuto una grossa reazione dopo il ko contro il Pisa, ha dimostrato che quando ci mette qualcosa in più, qualcosa di buono si riesce a creare. Non vorrei che qualche ragazzo si nasconda dietro la personalità di Pippa e Allegretti per tirar fuori le prestazioni. Non è che quando c'è Allegretti può sempre risolvere da solo le partite su calcio di punizione. Evidentemente, le qualità ci sono, qualcuno deve tirarle fuori, ma questo dipende dalla personalità. Giornata dopo giornata, vedremo sempre ragazzi che tireranno fuori le proprie qualità. Certo, dal punto di vista dei tifosi, ci aspettiamo sempre di più. Però tornare a casa dalla trasferta di Ascoli con un punto è ben accetto».
«Il Barletta da quando è arrivato Orlandi ha sempre subito poco o niente. A volte capita che alla prima distrazione subiamo gol, così come è successo contro il Pisa. D'altra parte, in attacco abbiamo sempre fatto fatica a fare gol. Dobbiamo sperare che esploda definitivamente La Mantia o qualche spunto di Cicerelli. Al momento sembra che non riescono a sbloccarsi. È questo è un danno per il Barletta, perché già il modulo è speculare. Se poi non riusciamo a capitalizzare le occasioni che ci concedono gli avversari, diventa più difficile. Guardando alla partita contro l'Ascoli, forse è emblematica del rendimento del Barletta: se perdi 1-0, tutti i giudizi positivi si girano al contrario. Secondo me i ragazzi devono capire che quest'anno non si retrocede, devono rischiare un po' di più. Solo così si può raggiungere l'obiettivo minimo stagionale che è arrivare tra le prime 9 per approdare ai playoff. Sarebbe una grossa soddisfazione per l'ambiente, per la società, ma anche per i giocatori stessi e per il loro avvenire, visto che è una squadra molto giovane. I ragazzi ad Ascoli hanno avuto una grossa reazione. Se abbiamo disputato una buona partita ad Ascoli, c'è da ben sperare per il futuro».
«Domenica arriva il Prato, io dico che per il Barletta i 3 punti sono sempre categorici. Non siamo partiti per vincere il campionato, però domenica arriva una squadra che è alla nostra portata, una squadra che ha i nostri stessi obiettivi in questo campionato così strano. Oltretutto ce la giochiamo in casa, e dopo la sconfitta all'esordio davanti al proprio pubblico, adesso i ragazzi devono riscattarsi immediatamente. Diversamente, si tornerà a parlare sempre delle stesse situazioni. Spero che la settimana prossima possiamo commentare una vittoria del Barletta, così siamo tutti più felici. Un dato rimane, il Barletta è davanti al Lecce, ma per me il Barletta è sempre la prima squadra della Puglia. Ora anche la classifica ci da ragione. Abbiamo un punto più del Lecce. Sarà contento il presidente Tatò. Io mi auguro che alla fine siamo davanti al Lecce, perché vorrà dire che abbiamo fatto un grande campionato. Più realisticamente, mi auguro che il Barletta si faccia rispettare su tutti i campi, soprattutto su quello casalingo, già a partire da domenica prossima».
Savino Daleno