Il Giro d’Italia passerà da Barletta per la sua 100esima edizione

La Puglia tra le regioni che ospiteranno a maggio 2017 la storica competizione

mercoledì 26 ottobre 2016 13.16
Per il centesimo anno sarà Giro d'Italia, precisamente dal 5 al 18 maggio 2017, ed ancora una volta la Puglia si appresta a ospitare la prestigiosa gara capace di appassionare e richiamare tifosi da ogni parte del globo. Per la terza volta nella sua storia il Giro prenderà avvio dalla Sardegna, attraversando poi l'intera Penisola fino a Milano dove si concluderà con la crono finale, in Piazza Duomo.

L'avvincente competizione ciclistica, torna dopo il 2014 – con il contestatissimo tratto Giovinazzo–Bari, causa asfalto troppo viscido - ad affacciarsi sull'affascinante sfondo naturale del territorio pugliese per la tappa Molfetta–Peschici, la numero 8 sul tabellino di marcia. Per un'estensione di 189 km, il Giro toccherà tutta la Puglia, comprese alcune città della Sesta Provincia, tra cui anche Barletta.

Entusiasta il Presidente della Regione, Michele Emiliano si è detto orgoglioso della scelta, ricaduta sulla Puglia e sul Meridione che sarà per i tifosi pugliesi «occasione di assistere dal vivo ad una delle gare più importanti del mondo».

Dello stesso avviso Raffaele Piemontese, assessore regionale allo Sport per Tutti che ha sottolineato quanto sia importante per la Puglia, far parte di quello che possa definirsi a tutti gli effetti come «un pezzo della storia d'Italia». Lo stesso Piemontese si è poi detto ampiamente soddisfatto del lavoro svolto negli ultimi mesi, ispirato dalla richiesta del Presidente Emiliano di coinvolgere le realtà pugliesi in maniera più marcata, tanto in ambito nazionale che internazionale, sfruttando al massimo le potenzialità che la Regione possiede sotto il profilo turistico ed organizzativo.

Evento di portata quasi storica quello del Centesimo Giro d'Italia che promette grandi emozioni, valorizzando allo stesso tempo il panorama nazionale, in un mix esplosivo di condivisione e sano tifo sportivo con il grande potenziale di lasciare, assieme alla scia dei ciclisti in velocità, fotogrammi indelebili di ogni attimo accompagnati dal silenzio surreale, successivo al passaggio degli atleti.