Ice Bucket Challenge, anche il Barletta nella lotta contro la Sla

Regno e Radi gli apripista, "nominati" De Prezzo e Cortellini

sabato 23 agosto 2014 12.05
A cura di Luca Guerra
Una campagna rumorosa, portata avanti anche a suon di "like" e nominations bizzarre, ma efficace: questo è oggi l'Ice Bucket Challenge, campagna lanciata dalla Als Association per diffondere la conoscenza sulla Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e raccogliere fondi per aiutare la ricerca contro questa terribile malattia neurodegenerativa attualmente senza cure, che imprigiona in muscoli che non rispondono agli input dati i corpi. Pare che sia stato Chris Kennedy, un golfista della Florida, a dare inizio alla gara. Tra i nominati è poi arrivato il malato di Sla Pete Frates che con coraggio ci ha provato e quando gli è arrivata l'acqua con ghiaccio ha riconosciuto quella brutta sensazione della sclerosi: muscoli bloccati e mente cosciente. Il meccanismo è sempre lo stesso: fare l'azione e nominare altri amici. Un passaparola semplice che grazie ai social network viaggia a una velocità pazzesca.

L'Ice Bucket Challenge di Alessandro Radi
Il fenomeno virale e benefico dell'estate 2014 è arrivato anche all'ombra di Eraclio, toccando il Barletta Calcio: dopo Oscar Branzani e Simone Dell'Agnello su Instagram, su Facebook Riccardo Regno ha "sfidato" Alessandro Radi, che ha girato il guantone della sfida (in foto un frame del video) a Roberto Cortellini e al medico sociale Massimo De Prezzo. Una catena semplice, ma non indolore: bisogna munirsi di un secchio pieno di acqua ghiacciata e versarselo addosso. Il tutto davanti all'obiettivo di una telecamere o di uno smartphone. Ciascuno partecipante dovrà a sua volta chiamare in causa 3 amici o parenti, sfidandoli a ripetere questa gelatissima sfida. E soprattutto bisogna donare, per tramutare l'invito in azione. In attesa delle video-repliche di Cortellini e De Prezzo, siamo certi che la catena toccherà altri tesserati biancorossi: ma oltre a quello delle donazioni dietro c'è un vero fenomeno sociale in rete, un meccanismo virale che è arrivato a coinvolgere le celebrità del pianeta da Cristiano Ronaldo a George W. Bush, da Bill Gates a Mark Zuckerberg.E' beneficenza, e pazienza se per farla c'è un po' di "rumore" o positivo esibizionismo. I risultati della raccolta fondi restano incredibili: 42,5 milioni di dollari raccolti in meno di un mese, una settimana fa erano solo 10.
(Twitter: @GuerraLuca88)