Gianfranco Francavilla: «Felice di essere tornato, ho voglia di far bene»

La parola al responsabile dell'area tecnica del Barletta 1922

giovedì 14 gennaio 2016 0.26
A cura di Adriano Antonucci
È tornato a far parte della famiglia biancorossa dopo qualche mese di assenza, ha tanta voglia di far bene e di aiutare il nuovo Barletta nella sua rinascita. Stiamo parlando di Gianfranco Francaviilla, da poco più di una settimana nominato responsabile dell'area tecnica della società biancorossa. Con lui abbiamo voluto fare il punto della situazione alla vigilia di un trittico di gare fondamentali per il prosieguo della stagione.

Direttore, dopo qualche mese è tornato a far parte della famiglia biancorossa. Che emozioni ha provato?
«Per me è sempre bello ritornare a far parte dello staff della squadra della mia città, una città che amo. Ho sempre detto in questi mesi che per il Barletta ci sono e ci sarò sempre, di conseguenza mi sono messo a disposizione della società sperando che le cose vadano per il meglio. Dal canto mio, farò di tutto perchè questo accada».

Che situazione ha trovato al suo arrivo?
«Ho trovato una situazione davvero molto positiva. Il gruppo è compatto, i nuovi arrivati si sono integrati alla grandissima grazie al lavoro del mister, della società, dei veterani e di un uomo importante come Alessandro Ferrigni che funge mansioni di raccordo indispensabili tra squadra e società. Quel che stiamo facendo è davvero qualcosa di importante ed io proverò a dare il mio contributo da direttore sportivo».

A questo proposito viene lecito chiedersi se ci saranno altri innesti.
«Sì penso che qualcosa avverrà. Potrebbe arrivare il centrocampista Mattia Cardinali che si sta già allenando con noi e che io conosco bene avendolo mandato a Bisceglie nel 2010. Nella Folgore durante la prima parte di stagione ha giocato 10-12 partite e se il mister lo valuterà positivamente entrerà a far parte del nostro gruppo. Oltre a Cardinali credo che non avverrà nient'altro, non ci saranno spese pazze, penso che salvo situazioni interessanti non faremo nulla sia in entrata che in uscita».

Dopo un piccolo periodo di appannamento la squadra sta ingranando, dove pensa si possa arrivare?
«Non possiamo nasconderci. Come ho detto, i nuovi si sono inseriti velocemente in un gruppo straordinario e la squadra ora è compatta ed andrà all'inseguimento dell'obiettivo minimo che è quello dei play-off. In ogni caso, non vogliamo precluderci nulla e puntiamo ad ottenere il massimo partita dopo partita».

Pensa che le prossime 3 partite possano essere decisive per il futuro del Barletta?
«Sono 3 partite fondamentali, ma come ho detto, bisogna ragionare partita per partita. Saranno delle battaglie, il campionato è difficile ed equilibrato. Le prossime partite sono si un crocevia, ma non dobbiamo ragionare troppo, dobbiamo solo pensare a far bene a partire da domenica a Locorotondo».

Si sente di lanciare un messaggio ai tifosi magari facendo riferimento alla questione stadio?
«I tifosi sono encomiabili, sappiamo che ci saranno sempre vicini e meritano tante soddisfazioni dopo quello che lo scorso anno abbiamo patito a livello societario. Quello che posso dire è che dobbiamo remare tutti dallo stessa direzione sperando che l'amministrazione comunale ci restituisca la nostra casa. Siamo consci dell'importanza di poter tornare a giocare a Barletta e stiamo spingendo affinchè si trovi una soluzione che ci permetta di tornare al "Puttilli". Riavere la nostra casa sarebbe fondamentale per giocarci al meglio le nostre carte nel resto della stagione ma anche e soprattutto in ottica futura, considerando di riuscire a raggiungere al più presto il salto di categoria».