Dalla Sala Stampa: i commenti dopo Barletta-Prato 0-2
Parola ai protagonisti, biancorossi ko al "Puttilli"
domenica 15 settembre 2013
17.58
Secondo ko in tre incontri stagionali, porta avversaria ancora immacolata e squadra fischiata dal proprio tifo. Barletta-Prato 0-2 non è terminata al fischio finale di Mainardi, ma è proseguita in Sala Stampa del "Puttilli" con le parole dei protagonisti.
Il primo a presentarsi davanti ai microfoni è mister Vincenzo Esposito, allenatore del Prato: "Abbiamo organizzato bene la partita, abbiamo lavorato sugli scambi nel breve per cercare di far correre il Barletta nel primo tempo. Loro hanno avuto un recupero palla difficoltoso: il Barletta ha dato fastidio con qualche folata sulle fasce, ma abbiamo corso tutto sommato pochi rischi. Abbiamo fatto due bei gol, frutto di schemi preparati. Nella ripresa il Barletta ha spinto, ma lì è venuta fuori la grinta dei miei difensori, che sono delle garanzie in questo torneo". Ha rubato l'occhio il portiere toscano Brunelli: "E' uno dei giovani su cui abbiamo voluto puntare, ha fatto già 5-6 presenze buone l'anno scorso, e sinora sta meritando quello che pensavamo di lui". Un Prato che ha trovato il Barletta privo di Allegretti in avvio: "Si sente molto la presenza di Allegretti: è un calciatore che in questa categoria può far sentire più forti i compagni grazie al suo carisma e al suo spessore caratteriale. Sposta sicuramente gli equilibri nella categoria". Sul modulo adottato, il 4-3-1-2: "E' uno schema che conoscevamo, avevamo alternato questo modulo al 3-5-2 già nella ripresa contro il Catanzaro. E' stata una scelta, ma anche una necessità".
Per il Barletta parla invece il direttore generale Gabriele Martino: "Ho rispetto di tutti i modi di interpretare le gare. E' chiaro che un ko per 2-0, con una parte finale della gara dove la squadra si è espressa poco e male, fa dimenticare anche le cose buone, non tante, che ci sono state, nell'arco del primo tempo e dell'avvio di secondo tempo. Per me eravamo partiti bene contro un avversario sottovalutato forse perchè non ha la classe e il blasone di altre formazioni del girone. Fino al momento del gol siamo stati più pericolosi di loro, forse abbiamo pagato la fragilità e l'inesperienza della squadra, che ha subìto una specie di blackout. Nel secondo tempo siamo ripartiti bene, abbiamo avuto la possibilità di riaprire anche la partita un paio di volte, ma siamo un pò mancati nel finale". Spifferi di spogliatoio parlano di una discussione tra Allegretti e Martino, domanda che viene posta al dg: "Questi spifferi non meritano risposta, tra professionisti seri non succede mai nulla, siamo entrambi professionisti seri". Si potrebbe pensare a un Barletta in ritiro per trovare concentrazione? "Assolutamente no, alla squadra non possiamo rimproverare niente, nè lo scarso impegno o altro. Siamo a sole tre partite dall'avvio di stagione: da un lato abbiamo la grande voglia dei ragazzi di regalare una vittoria del proprio pubblico, dall'altro lato non è mai facile giocare in casa quando alla terza giornata già senti l'assillo ambientale di dover vincere. Io cerco di sforzarmi e capire tutto quello che succede e perchè succede: noi dobbiamo sempre ringraziare chi viene allo stadio e incita la squadra fino all'ultimo momento di ogni partita. Ci sta di perdere contro il Pisa immeritatamente, oggi forse abbiamo meritato la sconfitta per quanto visto dal 30' in poi. Alla squadra non possiamo rimproverare nulla, lavoreremo per evitare determinati errori. Cercheremo di fare buone cose anche in casa, come successo ad Ascoli".
L'espulsione di Cicerelli è stata uno degli episodi del match. Il ragazzo è troppo carico di responsabilità: "Cicerelli- spiega Martino- ha passato momenti molto più delicati di questi: si è guadagnato la considerazione di tutti in un momento veramente difficile della scorsa stagione. Lì non mi pareva fosse subentrato in un momento tranquillo per la squadra, e avesse patito la situazione. Non credo avverta pressioni particolari". L'obiettivo nono posto per lei è ancora fattibile dopo questo deludente avvio? Crede ancora non ci sia bisogno di intervenire sul mercato degli svincolati? "Lei sa che il mercato è chiuso, sono stato attentissimo a ciò che succede in sede di mercato. Le rispondo che il Barletta dei primi 30' può competere per il nono posto, mentre il Barletta che si è sgretolato dopo il doppio vantaggio no. La prima mezz'ora disputata può fare sperare. Continuo a ripetere che nella prima mezz'ora siamo arrivati spesso in avanti anche con situazioni importanti, io non credo che le partite vengano decise tutte da episodi, ma in queste tre partite gli episodi non ci hanno assolutamente aiutato. Più in la e poi dopo l'espulsione abbiamo perso lucidità, teniamo conto che è molto difficile giocare contro una buona squadra in inferiorità numerica e in una situazione ambientale difficile". Sul ko di oggi: "Non posso assumermi la responsabilità della sconfitta, ma della squadra costruita: io sono sicuro che crescerà. Il gruppo è formato da tanti giovani, mi sembrano professionisti seri: quando nasce qualcosa di nuovo ci vuole sempre tempo per conoscersi bene, poi è chiaro che alcune volte i risultati la fanno da padron".
Per il Barletta parla anche mister Nevio Orlandi. Un Barletta discreto nel primo tempo, solo cuore e tanta confusione nella ripresa: "Ci siamo disuniti dopo i gol subìti. Non siamo stati capaci di ritrovarci come altre volte, sfuggendo a un modo ragionato di fare calcio. Ha inciso sicuramente questo, ma i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano in questo momento. Devo essere più bravo io a trasmettere maggiore positività alla squadra". Manca esperienza in rosa? "I numeri dicono che ci manca qualcosa, potenzialmente è una squadra che secondo me può crescere molto. C'era stato un segnale di crescita ad Ascoli, oggi abbiamo fatto un passo indietro, per tante mie colpe, mi auguro che si possa riuscire a trovare più fluidità di gioco e si possano superare certi stati d'animo che ci tirano giù quando subiamo reti". La squadra sembra aver perso la fame dell'anno scorso: "Ho sempre temuto che la mancanza dell'obiettivo salvezza potesse essere un'arma a doppio taglio, era un rischio e lo è ma per ora ritengo che non ci sia appagamento. E' vero però che lo scorso anno avevamo un obiettivo che ci dava aggressività mentale che ora non abbiamo. Mister, come spiega le esclusioni di Allegretti e Prutsch? "Bisognava dare un equilibrio tra qualità e quantità. Prutsch ad Ascoli aveva giocato da mediano davanti alla difesa, Legras aveva dimostrato di saper fare il regista e Riccardo può aiutarci quando i ritmi si abbassano ecco perchè l'ho inserito dopo" Alla fine sono saltati gli schemi, con Allegretti spostato più avanti? "Sono stati movimenti dettati dall'istinto, in realtà era Cicerelli a dover fungere da mezzapunta ma alla fine gli schemi sono saltati la partita era quasi compromessa e ci stava questo atteggiamento".
Barletta-Prato 0-2 va in archivio, in casa biancorossa deve passare la nottata...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il primo a presentarsi davanti ai microfoni è mister Vincenzo Esposito, allenatore del Prato: "Abbiamo organizzato bene la partita, abbiamo lavorato sugli scambi nel breve per cercare di far correre il Barletta nel primo tempo. Loro hanno avuto un recupero palla difficoltoso: il Barletta ha dato fastidio con qualche folata sulle fasce, ma abbiamo corso tutto sommato pochi rischi. Abbiamo fatto due bei gol, frutto di schemi preparati. Nella ripresa il Barletta ha spinto, ma lì è venuta fuori la grinta dei miei difensori, che sono delle garanzie in questo torneo". Ha rubato l'occhio il portiere toscano Brunelli: "E' uno dei giovani su cui abbiamo voluto puntare, ha fatto già 5-6 presenze buone l'anno scorso, e sinora sta meritando quello che pensavamo di lui". Un Prato che ha trovato il Barletta privo di Allegretti in avvio: "Si sente molto la presenza di Allegretti: è un calciatore che in questa categoria può far sentire più forti i compagni grazie al suo carisma e al suo spessore caratteriale. Sposta sicuramente gli equilibri nella categoria". Sul modulo adottato, il 4-3-1-2: "E' uno schema che conoscevamo, avevamo alternato questo modulo al 3-5-2 già nella ripresa contro il Catanzaro. E' stata una scelta, ma anche una necessità".
Per il Barletta parla invece il direttore generale Gabriele Martino: "Ho rispetto di tutti i modi di interpretare le gare. E' chiaro che un ko per 2-0, con una parte finale della gara dove la squadra si è espressa poco e male, fa dimenticare anche le cose buone, non tante, che ci sono state, nell'arco del primo tempo e dell'avvio di secondo tempo. Per me eravamo partiti bene contro un avversario sottovalutato forse perchè non ha la classe e il blasone di altre formazioni del girone. Fino al momento del gol siamo stati più pericolosi di loro, forse abbiamo pagato la fragilità e l'inesperienza della squadra, che ha subìto una specie di blackout. Nel secondo tempo siamo ripartiti bene, abbiamo avuto la possibilità di riaprire anche la partita un paio di volte, ma siamo un pò mancati nel finale". Spifferi di spogliatoio parlano di una discussione tra Allegretti e Martino, domanda che viene posta al dg: "Questi spifferi non meritano risposta, tra professionisti seri non succede mai nulla, siamo entrambi professionisti seri". Si potrebbe pensare a un Barletta in ritiro per trovare concentrazione? "Assolutamente no, alla squadra non possiamo rimproverare niente, nè lo scarso impegno o altro. Siamo a sole tre partite dall'avvio di stagione: da un lato abbiamo la grande voglia dei ragazzi di regalare una vittoria del proprio pubblico, dall'altro lato non è mai facile giocare in casa quando alla terza giornata già senti l'assillo ambientale di dover vincere. Io cerco di sforzarmi e capire tutto quello che succede e perchè succede: noi dobbiamo sempre ringraziare chi viene allo stadio e incita la squadra fino all'ultimo momento di ogni partita. Ci sta di perdere contro il Pisa immeritatamente, oggi forse abbiamo meritato la sconfitta per quanto visto dal 30' in poi. Alla squadra non possiamo rimproverare nulla, lavoreremo per evitare determinati errori. Cercheremo di fare buone cose anche in casa, come successo ad Ascoli".
L'espulsione di Cicerelli è stata uno degli episodi del match. Il ragazzo è troppo carico di responsabilità: "Cicerelli- spiega Martino- ha passato momenti molto più delicati di questi: si è guadagnato la considerazione di tutti in un momento veramente difficile della scorsa stagione. Lì non mi pareva fosse subentrato in un momento tranquillo per la squadra, e avesse patito la situazione. Non credo avverta pressioni particolari". L'obiettivo nono posto per lei è ancora fattibile dopo questo deludente avvio? Crede ancora non ci sia bisogno di intervenire sul mercato degli svincolati? "Lei sa che il mercato è chiuso, sono stato attentissimo a ciò che succede in sede di mercato. Le rispondo che il Barletta dei primi 30' può competere per il nono posto, mentre il Barletta che si è sgretolato dopo il doppio vantaggio no. La prima mezz'ora disputata può fare sperare. Continuo a ripetere che nella prima mezz'ora siamo arrivati spesso in avanti anche con situazioni importanti, io non credo che le partite vengano decise tutte da episodi, ma in queste tre partite gli episodi non ci hanno assolutamente aiutato. Più in la e poi dopo l'espulsione abbiamo perso lucidità, teniamo conto che è molto difficile giocare contro una buona squadra in inferiorità numerica e in una situazione ambientale difficile". Sul ko di oggi: "Non posso assumermi la responsabilità della sconfitta, ma della squadra costruita: io sono sicuro che crescerà. Il gruppo è formato da tanti giovani, mi sembrano professionisti seri: quando nasce qualcosa di nuovo ci vuole sempre tempo per conoscersi bene, poi è chiaro che alcune volte i risultati la fanno da padron".
Per il Barletta parla anche mister Nevio Orlandi. Un Barletta discreto nel primo tempo, solo cuore e tanta confusione nella ripresa: "Ci siamo disuniti dopo i gol subìti. Non siamo stati capaci di ritrovarci come altre volte, sfuggendo a un modo ragionato di fare calcio. Ha inciso sicuramente questo, ma i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano in questo momento. Devo essere più bravo io a trasmettere maggiore positività alla squadra". Manca esperienza in rosa? "I numeri dicono che ci manca qualcosa, potenzialmente è una squadra che secondo me può crescere molto. C'era stato un segnale di crescita ad Ascoli, oggi abbiamo fatto un passo indietro, per tante mie colpe, mi auguro che si possa riuscire a trovare più fluidità di gioco e si possano superare certi stati d'animo che ci tirano giù quando subiamo reti". La squadra sembra aver perso la fame dell'anno scorso: "Ho sempre temuto che la mancanza dell'obiettivo salvezza potesse essere un'arma a doppio taglio, era un rischio e lo è ma per ora ritengo che non ci sia appagamento. E' vero però che lo scorso anno avevamo un obiettivo che ci dava aggressività mentale che ora non abbiamo. Mister, come spiega le esclusioni di Allegretti e Prutsch? "Bisognava dare un equilibrio tra qualità e quantità. Prutsch ad Ascoli aveva giocato da mediano davanti alla difesa, Legras aveva dimostrato di saper fare il regista e Riccardo può aiutarci quando i ritmi si abbassano ecco perchè l'ho inserito dopo" Alla fine sono saltati gli schemi, con Allegretti spostato più avanti? "Sono stati movimenti dettati dall'istinto, in realtà era Cicerelli a dover fungere da mezzapunta ma alla fine gli schemi sono saltati la partita era quasi compromessa e ci stava questo atteggiamento".
Barletta-Prato 0-2 va in archivio, in casa biancorossa deve passare la nottata...
(Twitter: @GuerraLuca88)