Camilleri: «Assenti ingiustificati per un tempo, grande reazione nella ripresa»

Il vice-capitano biancorosso analizza il pari contro il Pontedera

giovedì 19 dicembre 2013
A cura di Luca Guerra
Partita dal doppio volto, Barletta-Pontedera 2-2, giocata ieri pomeriggio al "Cosimo Puttilli" per il recupero del turno numero 14 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B: nel primo tempo i toscani, complice un Barletta inesistente, sono andati a segno due volte con Arrighini e Pezzi, mancando almeno in quattro occasioni la rete che avrebbe chiuso i conti, salvo poi mollare gli ormeggi nella ripresa, quando un Barletta guidato dalla forza dei nervi ha raggiunto gli ospiti con i centri di D'Errico e Ilari.

In sala stampa, oltre ai due allenatori Orlandi e Indiani e ai marcatori biancorossi, ha parlato anche Vincenzo Camilleri, vice-capitano biancorosso con fascia al braccio da quasi due mesi complice l'assenza di Allegretti: «Abbiamo completamente sbagliato l'approccio, ma abbiamo risposto bene nel secondo tempo- ha spiegato Camilleri- Nell'intervallo ci siamo guardati in faccia e abbiamo cercato di capire cosa stessimo sbagliando. Altre volte eravamo entrati bene in campo, questa volta eravamo intimoriti e avevamo paura. Siamo stati 45 minuti in balìa degli avversari, soffrendo le loro punte e il loro gioco. Il 2-0 ci ha tagliato le gambe, nel tunnel degli spogliatoi eravamo sconfortati. Abbiamo avuto una reazione importante, siamo una squadra viva che ha voglia di far bene e crescere». Su Grassi e Arrighini: «Attaccano molto bene in velocità e ci hanno dato grande fastidio». La squadra è apparsa scollata nel primo tempo, senza capo nè coda: «E' vero, abbiamo avuto molti uno contro uno in difesa. I loro attaccanti giocano bene e insieme da anni, dovevamo stringere maggiormente con i terzini e sicuramente dovevamo stare maggiormente compatti in mezzo al campo». Dove iniziano nella rimonta i meriti del Barletta e i demeriti del Pontedera? «Nel primo tempo siamo stati dominati da loro, credo che con altri 15 minuti a disposizione avremmo anche vinto- ha spiegato lo stopper calabrese- Siamo venuti bene fuori alla lunga, alla fine la partita è una partita che possiamo vincere».

L'anno scorso Camilleri è stato leader di un bunker difensivo senza pari in Italia da marzo a giugno, con due centri al passivo in 10 gare, durante l'estate a lungo "oggetto dei desideri" biancorossi fino alla conclusione della trattativa con la Reggina a cavallo di Ferragosto, oggi alla ricerca di una pronta uscita dal tunnel come il resto dei suoi compagni. Come sta vivendo il momento societario la rosa del Barletta Calcio? «Non c'è da vivere in un modo particolare: chi scende in campo ed è a disposizione dell'allenatore deve solo pensare a lavorare, a lasciare stare la contestazione dei tifosi e tutto ciò che può intaccare la serenità del lavoro quotidiano. Abbiamo avuto tre partite ravvicinate, dobbiamo solo pensare a lavorare e dare tutto per questa maglia, con i nostri limiti, pregi e difetti».
(Twitter: @GuerraLuca88)