Basket, le interviste post gara di Cestistica Barletta-Virtus Lucera

Intervengono ai nostri microfoni l’MVP Faletto e i due coach

mercoledì 30 maggio 2012 2.59
A cura di Enrico Gorgoglione
Non potevano mancare al termine di 40 minuti infuocati le dichiarazioni a caldo dei diretti interessati. Al termine di gara 1 delle finali playoff del campionato di serie C pugliese, match vinto per 68-56 dai padroni di casa della Cestistica Barletta a discapito della Virtus Lucera, gli interpreti principali che hanno calcato il "PalaMarchiselli" sono intervenuti ai microfoni di Barlettalife analizzando i momenti principali dell'incontro. Un match carico di emozioni, che non ha evitato di riservare attimi di tensione, di puro agonismo, di lotta serrata per ottenere una vittoria fondamentale nella serie conclusiva che garantisce il passaggio in DNC.

Al termine di 40 minuti vissuti da assoluto protagonista, l'argentino Hernan Faletto, punta di diamante della formazione biancorossa nonché idolo della tifoseria di casa, che ha contrassegnato la partita con ben 32 punti messi a referto, racconta le emozioni principali del match secondo la sua prospettiva: «Sapevamo che era una partita dura. Purtroppo cominciamo sempre un po' impauriti, poi viene fuori il carattere, il gioco di squadra, e gli altri calano fisicamente. Noi stiamo molto bene dal punto di vista fisico, fortunatamente abbiamo vinto una partita importante, ma dobbiamo continuare. Ognuno da il suo contributo e sa perfettamente il ruolo che ricopre in questa squadra. L'importante è che abbiamo vinto, che abbiamo giocato di squadra nei momenti difficili, e credo che questa sia la differenza tra noi e le altre squadre. Per la prossima partita in casa del Lucera sono molto tranquillo, perché noi giochiamo meglio fuori».


A riportare tutti con i piedi per terra è il salomonico Coach della Cestistica Barletta Gino Degni, che per larghi tratti del match ha ricordato il miglior Josè Mourinho prestato alla palla a spicchi e ai parquet italiani. Il coach biancorosso, vero e proprio trascinatore dei suoi uomini, ha analizzato il momento della squadra a pochi istanti dal suono della sirena che sanciva la vittoria dei padroni di casa: «Abbiamo giocato contro la squadra che è arrivata al termine della regular season a pari merito con noi. Li abbiamo scavalcati sono per differenza canestri. Sono arrivate in finale le due migliori formazioni. Ho sempre detto ai ragazzi che oltre al cuore ci vuole tanta voglia, perché queste sono partite molto particolari e vanno giocate al meglio della concentrazione. I ragazzi hanno messo in campo tanta voglia e molta determinazione. Avevamo molto da perdere noi da questa prima partita. Siamo una squadra nel vero senso della parola: è un gruppo che lavora insieme da 10 mesi e non si è mai arreso. Abbiamo sempre sofferto, ma al momento opportuno abbiamo anche colpito. I ragazzi sono stati bravi a portare a termine i 40 minuti di giochi, vincendo una partita soffrendo ma colpendo al momento opportuno. Loro sono crollati dal punto di vista fisico, cosa che noi non abbiamo patito, avendo una rotazione in più che ci ha concesso di gestire al meglio tutti i giocatori per mandare in campo sempre i cinque più freschi. Tutto il gruppo ha fatto una buona partita, non voglio mettere in risalto nessuno. Abbiamo buoni ragazzi, buoni giocatori, che ci faranno ben sperare per il futuro. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi squadra. In questo campionato abbiamo affrontato qualsiasi tipo di squadra senza paura e dopo aver fatto un certo tipo di lavoro tecnico. Ho già detto ai ragazzi alla fine della partita di azzerare tutto, non abbiamo fatto niente. Vogliamo andare giovedì a chiudere la partita. Fuori casa abbiamo sempre espresso una buona pallacanestro, i ragazzi sono consapevoli: cercheremo di compiere quest'impresa. Noi abbiamo un vantaggio, adesso sono loro ad avere un peso da sopportare. Non andremo a Lucera a fare una passeggiata, loro lo sanno. Sarà una partita maschia, così come quella di domenica. Credo che vincerà la squadra che sarà in grado di resistere per tutti i 40 minuti, mettendo in campo tanta voglia come quello che abbiamo fatto domenica».

Sicuramente deluso da quello che poteva essere, che invece è svanito nell'ultimo quarto, il Coach virtussino Cristian Vigilante analizza quanto mostrato dai suoi sul parquet barlettano. Non manca però senza dubbio la fiducia di poter ribaltare il match tra le mura amiche, quando saranno i biancorossi a dover affrontare una bolgia biancoazzurra: «Sicuramente l'infortunio dell'americano Jolicoeur ci ha influenzato molto dal punto di vista delle rotazioni. Ci è mancato molto anche a rimbalzo. Credo che il calo fisico da noi mostrato nella quarta frazione sia più che normale giocando in 7. Potevo fare di più: sapevo della loro box and one e l'ho preparata, ma forse in maniera non adeguata. Sicuramente quello del PalaMarchiselli è un grande pubblico, caloroso, ospitale e molto sportivo: ci hanno anche applaudito alla fine, merito a loro. È scontato dire che ci crediamo: vogliamo arrivare a gara 3, guai se non fosse cosi; speriamo di recuperare l'americano, anche se la vedo difficile».