Barletta-Trani, i più e i meno dell’ultimo test amichevole
Positiva la prova di Picci, Di Bella e Cicerelli, da rivedere Branzani
lunedì 19 agosto 2013
13.25
Il test amichevole contro il Trani è stato il sesto e – probabilmente – l'ultimo appuntamento di questo pre-campionato del Barletta Calcio. I biancorossi di mister Orlandi si sono imposti con il punteggio di 3-0 in virtù delle reti di La Mantia, Picci e Mastroberti. Un buon Trani ha però messo i bastoni tra le ruote agli uomini del presidente Tatò, ancora troppo imballati a causa dei carichi di lavoro. Ad una settimana dal primo impegno ufficiale, c'è da registrare l'esordio del "figliol prodigo" Camilleri e di Oscar Branzani, ma anche le prove positive di alcuni dei sicuri protagonisti della stagione che sta per cominciare. Riviviamo insieme i lati positivi e quelli negativi del test contro il Trani attraverso i più e i meno.
Antonio Giulio Picci: schierato solo nel secondo tempo, l'ex Brescia non entra subito nel ritmo della partita, ma si fa notare nel finale per un paio di colpi di classe sopraffina. Da applausi la sua rovesciata che propizia la rete di Mastroberti, bene anche da calcio piazzato. Prova spesso a creare scompiglio nella difesa tranese. I suoi lampi di classe impressionano positivamente. Chiude l'amichevole tra i cori del pubblico: non poteva desiderare miglior regalo di compleanno.
Fabrizio Di Bella: uno dei tre pilastri della difesa biancorossa sfodera una prova più che positiva contro il Trani. Nonostante i carichi di lavoro pesanti, resta in campo 90 minuti, lotta su ogni pallone e in più di un'occasione si spinge in avanti. La rete di La Mantia è propiziata dalla sua discesa palla al piede e dalla successiva conclusione deviata da Orizzonte. Buon dinamismo e ritrovato senso della posizione fanno di Di Bella uno degli uomini più in forma di questo inizio stagione, nonché uno dei sicuri protagonisti dei prossimi impegni.
Emmanuele Pio Cicerelli: dopo qualche prova non esattamente convincente, il talentuoso biancorosso torna a mettersi in mostra. È spesso al centro dell'azione, e quando ha spazio libero risulta devastante. Prova la conclusione in diverse occasioni, dimostrando personalità. Esce tra gli applausi del "Puttilli", ma questa è solo l'inizio di un percorso da intraprendere con umiltà. Manca ancora di continuità, ma le "attenuanti" non mancano.
Oscar Branzani: uno dei "meno", se non fosse per il fatto di essere uno degli ultimi arrivati. Deve ancora inserirsi al meglio all'interno del 3-5-2 disegnato da mister Orlandi, ma ci sarà tempo e modo per rimediare.
Marco Cane: perde il confronto diretto con il suo "collega" Cascione. Meno propositivo di quanto ci si attendesse, forse anche un po' timido. Può e deve fare di più.
Antonio Giulio Picci: schierato solo nel secondo tempo, l'ex Brescia non entra subito nel ritmo della partita, ma si fa notare nel finale per un paio di colpi di classe sopraffina. Da applausi la sua rovesciata che propizia la rete di Mastroberti, bene anche da calcio piazzato. Prova spesso a creare scompiglio nella difesa tranese. I suoi lampi di classe impressionano positivamente. Chiude l'amichevole tra i cori del pubblico: non poteva desiderare miglior regalo di compleanno.
Fabrizio Di Bella: uno dei tre pilastri della difesa biancorossa sfodera una prova più che positiva contro il Trani. Nonostante i carichi di lavoro pesanti, resta in campo 90 minuti, lotta su ogni pallone e in più di un'occasione si spinge in avanti. La rete di La Mantia è propiziata dalla sua discesa palla al piede e dalla successiva conclusione deviata da Orizzonte. Buon dinamismo e ritrovato senso della posizione fanno di Di Bella uno degli uomini più in forma di questo inizio stagione, nonché uno dei sicuri protagonisti dei prossimi impegni.
Emmanuele Pio Cicerelli: dopo qualche prova non esattamente convincente, il talentuoso biancorosso torna a mettersi in mostra. È spesso al centro dell'azione, e quando ha spazio libero risulta devastante. Prova la conclusione in diverse occasioni, dimostrando personalità. Esce tra gli applausi del "Puttilli", ma questa è solo l'inizio di un percorso da intraprendere con umiltà. Manca ancora di continuità, ma le "attenuanti" non mancano.
Oscar Branzani: uno dei "meno", se non fosse per il fatto di essere uno degli ultimi arrivati. Deve ancora inserirsi al meglio all'interno del 3-5-2 disegnato da mister Orlandi, ma ci sarà tempo e modo per rimediare.
Marco Cane: perde il confronto diretto con il suo "collega" Cascione. Meno propositivo di quanto ci si attendesse, forse anche un po' timido. Può e deve fare di più.