Barletta, lampi e ombre di una notte di mezza estate
Dal Tursi tanto carattere e qualche lacuna nella "prima" di Coppa
lunedì 26 agosto 2013
17.15
Risultato ok, prestazione meno
È vero che una rondine non fa primavera, ma in una notte di mezza estate, quando è ancora tempo di rodaggi, una vittoria non può che far bene allo spirito, anche a scapito del bel gioco. L'esordio stagionale al "Tursi" di Martina Franca- contro una squadra di categoria inferiore- ha portato in dote al Barletta antichi punti interrogativi, come l'assenza di adeguati rifornimenti a un reparto avanzato bisognoso di altra linfa, e nuove certezze, come la corsa e la fame dei nuovi arrivati Cane, Cascione e Mantovani. A sei giorni dall'esordio in Prima Divisione e con la trasferta di Melfi, dove andrà conquistato il passaggio del turno in Coppa, in settimana, la rosa biancorossa ai raggi X propone tanti dettagli da limare. Nel mezzo c'è il calciomercato, aperto fino alle 23 del 2 settembre, in una finestra che dovrebbe consegnare a mister Orlandi altri tre rinforzi.
Difesa: se Camilleri è in ritardo, si balla
No Camilleri, yes party ( degli attacchi avversari). Nella scorsa stagione, prima dello splendido filotto finale, con 2 reti al passivo in 10 partite, questa era stata la triste regola in casa biancorossa. Un atteso ritorno, quello del difensore calabrese, del quale ora si attende però la miglior versione. Ieri al "Tursi" la difesa ha ballato sulle ripartenze avversarie, come avvenuto sul centro di Belleri, mostrando maglie talvolta troppo larghe, con Liverani e Romeo provvidenziali in più occasioni. Tra test e Coppa Le reti al passivo salgono intanto a 10 in sette incontri. Per completare il reparto serve un uomo di esperienza, non un giovane, questo Orlandi lo sa.
Centrocampo: gambe arrugginite, urge qualità
Se non gira Allegretti, non gira il reparto. Era successo raramente lo scorso anno, è accaduto ieri a Martina Franca. Il capitano biancorosso ha sofferto la "gabbia" predisposta da Bocchini su di lui e raramente l'austriaco Prutsch gli è venuto in soccorso. Meglio, e non solo per il gol, Mantovani, variazione del tema tattico basato sul 3-5-2 nel finale. Il centocampista ex-Renate, accentrato accanto ad Allegretti, ha dato vivacità alla manovra, unito all' inserimento di Branzani. Nel reparto nevralgico manca però evidentemente una pedina di qualità, che possa togliere l'intero peso della "croce" ad Allegretti. Sulle fasce, in condizioni imperfette Pippa e D'Errico ( ci saranno a Melfi), Orlandi ha lanciato Cane e Cascione, rivelatisi ottime alternative sul piano della corsa e dell'acume tattico, e non solo per il gol e l'assist in occasione del centro del pareggio.
Attacco: Picci out, urge vice-Cicerelli
In distinta fino al fischio d'inizio del match del "Tursi", figurava il nome di Antonio Giulio Picci, attesissimo ex della gara, messo ko da un risentimento muscolare nel riscaldamento. In attesa che la smania di giocare e l'esuberanza dell'attaccante barese si tramutino in reti sul rettangolo verde, avanti con la coppia La Mantia-Cicerelli, come successo ieri. Attacco apparso però imbrigliato dalle marcature martinesi e dallo scarso rifornimento proveniente dalla mediana: sullo sfondo, al netto della fiducia verso le qualità emerse e in emersione dei due, resta l'impressione che manchi un elemento che aggiunga imprevedibilità e senso del gol, accettando anche la panchina: la sensazione è che fino al 2 settembre dal listone di attaccanti in uscita tra Lega Pro e B verrà fuori il nome buono per la causa biancorossa.
(Twitter:@GuerraLuca88)
È vero che una rondine non fa primavera, ma in una notte di mezza estate, quando è ancora tempo di rodaggi, una vittoria non può che far bene allo spirito, anche a scapito del bel gioco. L'esordio stagionale al "Tursi" di Martina Franca- contro una squadra di categoria inferiore- ha portato in dote al Barletta antichi punti interrogativi, come l'assenza di adeguati rifornimenti a un reparto avanzato bisognoso di altra linfa, e nuove certezze, come la corsa e la fame dei nuovi arrivati Cane, Cascione e Mantovani. A sei giorni dall'esordio in Prima Divisione e con la trasferta di Melfi, dove andrà conquistato il passaggio del turno in Coppa, in settimana, la rosa biancorossa ai raggi X propone tanti dettagli da limare. Nel mezzo c'è il calciomercato, aperto fino alle 23 del 2 settembre, in una finestra che dovrebbe consegnare a mister Orlandi altri tre rinforzi.
Difesa: se Camilleri è in ritardo, si balla
No Camilleri, yes party ( degli attacchi avversari). Nella scorsa stagione, prima dello splendido filotto finale, con 2 reti al passivo in 10 partite, questa era stata la triste regola in casa biancorossa. Un atteso ritorno, quello del difensore calabrese, del quale ora si attende però la miglior versione. Ieri al "Tursi" la difesa ha ballato sulle ripartenze avversarie, come avvenuto sul centro di Belleri, mostrando maglie talvolta troppo larghe, con Liverani e Romeo provvidenziali in più occasioni. Tra test e Coppa Le reti al passivo salgono intanto a 10 in sette incontri. Per completare il reparto serve un uomo di esperienza, non un giovane, questo Orlandi lo sa.
Centrocampo: gambe arrugginite, urge qualità
Se non gira Allegretti, non gira il reparto. Era successo raramente lo scorso anno, è accaduto ieri a Martina Franca. Il capitano biancorosso ha sofferto la "gabbia" predisposta da Bocchini su di lui e raramente l'austriaco Prutsch gli è venuto in soccorso. Meglio, e non solo per il gol, Mantovani, variazione del tema tattico basato sul 3-5-2 nel finale. Il centocampista ex-Renate, accentrato accanto ad Allegretti, ha dato vivacità alla manovra, unito all' inserimento di Branzani. Nel reparto nevralgico manca però evidentemente una pedina di qualità, che possa togliere l'intero peso della "croce" ad Allegretti. Sulle fasce, in condizioni imperfette Pippa e D'Errico ( ci saranno a Melfi), Orlandi ha lanciato Cane e Cascione, rivelatisi ottime alternative sul piano della corsa e dell'acume tattico, e non solo per il gol e l'assist in occasione del centro del pareggio.
Attacco: Picci out, urge vice-Cicerelli
In distinta fino al fischio d'inizio del match del "Tursi", figurava il nome di Antonio Giulio Picci, attesissimo ex della gara, messo ko da un risentimento muscolare nel riscaldamento. In attesa che la smania di giocare e l'esuberanza dell'attaccante barese si tramutino in reti sul rettangolo verde, avanti con la coppia La Mantia-Cicerelli, come successo ieri. Attacco apparso però imbrigliato dalle marcature martinesi e dallo scarso rifornimento proveniente dalla mediana: sullo sfondo, al netto della fiducia verso le qualità emerse e in emersione dei due, resta l'impressione che manchi un elemento che aggiunga imprevedibilità e senso del gol, accettando anche la panchina: la sensazione è che fino al 2 settembre dal listone di attaccanti in uscita tra Lega Pro e B verrà fuori il nome buono per la causa biancorossa.
(Twitter:@GuerraLuca88)