Barletta, è questo il vero punto di ripartenza?

Contro L'Aquila infranto il tabù del gol, ora sotto con il Lecce in Coppa

lunedì 21 ottobre 2013
A cura di Luca Guerra
Ai punti avrebbe meritato il Barletta, ma in vantaggio per larghi tratti di gara c'è stato L'Aquila: il responso del campo ieri pomeriggio al "Puttilli" ha detto pareggio biancorosso al 95'. I ragazzi di Orlandi hanno esibito la migliore prova stagionale, hanno recuperato l'avvio ad handicap provocato dal grossolano errore di Liverani sulla punizione di Carcione, sfatando il tabù-gol con Allegretti, sfiorando il vantaggio, trovandosi poi in superiorità numerica per il "rosso" a Di Maio, ma a pochi minuti dalla fine hanno realato l'1-2 agli ospiti, che hanno ringraziato, incassato ma sono rimasti con l'amaro in bocca: al 95' Antonio Giulio Picci, l'uomo che aveva suonato la carica in settimana, ha trovato un eurogol e ha messo a segno il 2-2, evitando una sconfitta che avrebbe lasciato troppo amaro in bocca, perchè arrivato al termine di una prova al di sopra della sufficienza. E' questo il vero punto di ripartenza dopo il pari di Lecce? Così sembra.

Convinzione e determinazione per bloccare il volo de L'Aquila
Una rete incassata dopo 40 secondi di gioco, in apparenza, sarebbe stata una mazzata fatale per una squadra nelle condizioni psicologiche del Barletta: mai vittoriosa e a segno in campionato, con un pubblico giustamente "rumoreggiante" in tribuna, di fronte a un avversario carico a puntino e reduce da quattro vittorie di fila. I biancorossi non si sono abbattuti e hanno risposto giocando alla pari con gli abruzzesi per larghi tratti di gara: per la prima volta in stagione si è vista una squadra convinta dei propri mezzi e ben consapevole dei propri limiti, capace di individuare i punti deboli dell'avversario (vedi corsia sinistra) e attaccarli. A completare l'opera ci si sono messi i due uomini di maggiore carisma, Allegretti e Picci. Così è nato il primo pareggio con gol stagionale: in tempi di vacche magre come questo, è oro colato.

Zigon e il 4-2-3-1: nuove frecce nella faretra di Orlandi?
La partita di ieri è stata segnata anche dall'esordio in biancorosso dell'attaccante sloveno Dejan Zigon. Mister Orlandi l'aveva descritto come una "prima punta atipica", tanto atipica da essere schierata ieri come...esterno sinistro nel terzetto alle spalle di Picci, una volta rilevato Maccarone al 4' della ripresa. Il 24enne ex-Gorica ha lasciato vedere buoni lampi, seppur impiegato in una situazione tecnica e ambientale non semplice: tornerà utile nella faretra dell'allenatore di Casalmaggiore. Promosso con riserva Zigon, promosso con riserva il 4-2-3-1 "d'assalto" visto nel secondo tempo della sfida contro L'Aquila: Cane e Pippa "abbassati" in linea con Camilleri e Di Bella e un centrocampo maggiormente denso, con chance di impiego per Ilari dietro le punte, con il duo composto da Legras (ieri il francese ha offerto una prova più che sufficiente) e Allegretti davanti alla difesa sono elementi che torneranno utili in sfide dove servirà essere propositivi, senza magari trovarsi costretti a rincorrere il risultato.

Allegretti: gol e parole da capitano
Che campionato farà il Barletta? "A me piace essere molto realista e sincero: credo che questa squadra abbia grandi limiti ma anche grandi margini di miglioramento. Tutti dobbiamo capire che quest'anno la storia è diversa rispetto allo scorso anno. Non ho mai visto una squadra che perde e non viene contestata dai suoi tifosi. Le critiche fanno parte di questo lavoro, chi non le accetta cambi lavoro. Siamo una squadra normale, che in questo momento probabilmente sta facendo il massimo. Dobbiamo lavorare per dare a tutti il maggior numero di soddisfazioni possibili". Le parole sono da capitano, e infatti hanno firma e voce di Riccardo Allegretti: non poteva non essere lui a sfatare il tabù del gol, che in regular season mancava dal 5 maggio, un 4-0 interno al Viareggio. Nel mezzo c'era stata un'estate di preparazione e amichevoli, ma anche sette partite di campionato, di cui sei in questa stagione. La punizione vincente al minuto 60 ha sbloccato i biancorossi davanti alla rete avversaria; mai banale in campo, mai banale fuori, Riccardo Allegretti. Ieri in cinque minuti davanti alle telecamere ha detto molto più di tanti altri componenti del team biancorosso in quattro mesi. Un'ammissione dignitosa dei limiti della squadra da un lato, un'assunzione di responsabilità nella crescita della stessa dall'altra.

Difesa: cali di concentrazione fatali
Se ieri pomeriggio il Barletta ha rischiato a lungo di uscire sconfitto dal campo per la quinta volta in questo campionato, è stato soprattutto per colpa di due clamorose svagatezze della retroguardia disposta da Orlandi. Letali due calci piazzati: il primo, calciato da Carcione, ha clamorosamente sorpreso Liverani, che male ha battezzato la traiettoria della sfera, il secondo ha trovato Del Pinto pronto al tap-in dopo la maldestra respinta di Camilleri. Va ritrovata la difesa che lo scorso anno aveva incassato appena 2 reti nelle ultime 10 partite stagionali: oggi, con gli stessi interpreti nel reparto, sono arrivati 8 centri al passivo in 7 turni: media troppo alta se non si dispone di un attacco atomico. Urge ritrovare quel "fortino biancorosso" che i componenti del reparto avevano dimostrato di saper ergere: ora su psiche e condizione dei suoi granatieri l'allenatore biancorosso dovrà lavorare ancora.

Carica per la Coppa, in attesa del primo sorriso in campionato
Ora il calendario offrirà un doppio impegno in quattro giorni: mercoledì sarà tempo del secondo atto di Barletta-Lecce. Dopo lo 0-0 dello scorso 6 ottobre al "Via del Mare" le due squadre pugliesi di Prima Divisione incroceranno nuovamente le loro strade dopodomani in occasione della gara ad eliminazione diretta (con supplementari e rigori in caso di parità al 90') valevole per il secondo turno della Coppa Italia di Lega Pro. A differenza della sfida del 6 ottobre però, questa volta il teatro del derby sarà lo stadio "Puttilli" di Barletta, con fischio d'inizio alle 16. La sfida ai salentini farà capire se i biancorossi puntano con decisione alla competizione: la Coppa potrebbe regalare le sorprese che sin qui hanno mostrato più amaro che dolce in campionato. Domenica Picci e compagni andranno invece a Pagani, al "Torre": la marcia è stata avviata a Lecce con un pareggio e ingranata con il 2-2 di ieri. Ora è tempo di accelerare: e chissà che in terra campana, contro una squadra apparentemente alla pari, non possa arrivare il primo agognato sorriso.
(Twitter: @GuerraLuca88)