Barletta, dallo Stretto punto e a capo verso la salvezza

Biancorossi belli per un tempo, serve più cattiveria davanti. Difesa blindata

giovedì 25 settembre 2014 11.48
A cura di Luca Guerra
Se a inizio campionato, con un calendario complicato alla mano, qualcuno avesse pronosticato il Barletta, rifatto da cima a fondo nell'organico e nello staff tecnico-dirigenziale, a quota 7 punti dopo cinque partite, imbattuto in 3 occasioni su 5 e in decima posizione, probabilmente sarebbe stato preso per ottimista. Quei numeri, all'alba del Day-after Reggio Calabria, sono pura realtà, e permettono di guardare con moderato ottimismo al futuro e alla via che conduce all'obbiettivo stagionale, la salvezza. Lo 0-0 ottenuto ieri sera al "Granillo", oltre a blindare nuovamente una difesa che aveva ballato la rumba a Castellammare di Stabia, ha portato in dote ai biancorossi il primo punto esterno di stagione e ha permesso alla truppa di Sesia di riannodare il fil rouge con una classifica che in un torneo così lungo è fondamentale muovere in ogni passo che si fa.

Belli a metà, il tour de force incide
Un punto nel blasonato impianto di Reggio Calabria non si butta mica, anzi. Ieri Radi e compagni hanno dimostrato di poter reagire a sberle come quelle del "Menti", e l'hanno fatto impostando una partita di possesso palla e accelerazioni, perlomeno nella prima frazione. Il vantaggio è sfumato sulle chances capitate a Fall e Venitucci, ma per 45 minuti la squadra è stata padrona del campo, al cospetto-va precisato-di una Reggina certo non irresistibile, inferiore a Lecce e Juve Stabia, ma comunque chiamata a vincere in casa dopo quasi otto mesi di digiuno. L'allenatore torinese non ha optato per la via del turnover, scegliendo solo Regno per lo squalificato Meola: un po' per convinzione nel suo undici-tipo, un po' per chiedere a chi aveva ceduto le armi contro la Juve Stabia un pronto riscatto. La risposta è arrivata, sebbene nella ripresa gambe e menti abbiano pagato la stanchezza imposta dalla doppia trasferta ravvicinata (1500 chilometri in tre giorni e mezzo). Meglio accontentarsi di un pari e non sfatare il tabù-trasferta che in campionato perdura da 13 incontri compresa la scorsa stagione, che non rischiare beffe nel finale.

Difesa blindata, in attacco serve "cazzimma"
A conti fatti, però, l'unico pericolo degno di tal nome per Luca Liverani è arrivato a metà ripresa, con un pallonetto insidioso di Roberto Insigne stampatosi sul montante dopo una deviazione. Per il resto, copertura degli spazi e sacrificio hanno fatto da condimento alla ripresa che ha concretizzato il pari finale. Da sottolineare la prova della coppia Stendardo-Radi nel cuore della difesa, bravi a dare alla squadra quel pizzico di "ignoranza calcistica" che in Lega Pro è un autentico patrimonio: l'intesa tra i due cresce, così come il ritmo di Francesco De Rose in mezzo al campo, laddove invece Quadri e Branzani stentano a dare continuità alle loro prestazioni e Palazzolo ha offerto dinamismo nel finale. A mancare è stato il gol, per mancanza di mira prima e di alternative poi. Dopo un avvio di stagione che vedeva il reparto avanzato simile a una falange oplita per i ritardi di condizione di Dell'Agnello e Biancolino, ora gli attaccanti biancorossi sono chiamati a scrollarsi di dosso la "Floriano-dipendenza": anche ieri l'ex attaccante del Mantova è risultato tra i più brillanti, ma occorre che gli stessi Fall e Venitucci crescano di intensità per dare alternative in zona-gol.

Ultimi della colonnina a sinistra, lunedì il Savoia
Nei fatti, resta valido l'asserto vigente da inizio stagione. La Lega Pro "riformattata" dalla premiata coppia Macalli&Pitrolo unisce due tornei, le ex Prima e Seconda Divisione. Al Barletta che mira a conservare la categoria basta vivere nelle zone alte della colonnina di destra della graduatoria divisa in due tronconi da 10 squadra l'uno, dove la rosa (oggi ultima della colonnina di sinistra) ha dimostrato di poter tranquillamente stare. Basta evitare voli pindarici, nello spogliatoio e nella piazza, per raggiungere il traguardo in un campionato che sin qui ha vissuto all'insegna dell'equilibrio. La squadra è intanto rientrata in città stanotte, con 36 ore di riposo per squadra e staff: gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio al "Cosimo Puttilli". Allora Sesia e il suo staff valuteranno le condizioni dei singoli verso il prossimo impegno. Lunedì arriva il Savoia nel monday-night del sesto turno, per uno scontro diretto in cui sarà fondamentale confermare il valore del fattore-campo come fatto con Messina e Cosenza.

(Twitter:@GuerraLuca88)