Barletta Calcio, ricomincio da t(r)e
Orlandi, Martino e Tatò le basi, in settimana le prime scelte
martedì 4 giugno 2013
12.18
I punti fermi
Programmare e crescere, con la certezza di giocare almeno altre due stagioni, complice la riforma dei campionati, in Lega Pro. Con questo "chiodo fisso" il Barletta Calcio ha chiuso la sofferta stagione 2012/2013, conclusa con l'indimenticabile impresa ottenuta nello scontro fratricida con l'Andria, e aperto le porte alla prossima annata sportiva. Dopo la salvezza conseguita sul campo, è tempo di bilanci in via Veneto: al netto delle valutazioni tecniche, le certezze sono rappresentate dal presidente Roberto Tatò e del ds Gabriele Martino. Quest'ultimo ripartirà nei panni di direttore generale, ruolo "nel quale ha già lavorato quest'anno", come lo stesso Tatò ha spiegato ieri in conferenza stampa. Accanto a Martino potrebbe esserci un nuovo direttore dell'area tecnica, che molti hanno identificato nel "cavallo di ritorno" Giuseppe Geria. Una soluzione in corso di valutazioni dalle parti di via Veneto, dove già ieri si è tenuto il primo meeting interno per programmare la stagione 2013/2014.
Orlandi, i numeri della conferma
Non c'è due senza tre: allora il tassello che completa il quadro tecnico avrà, al netto di clamorose sorprese, il nome di Nevio Orlandi. Arrivato in sella al Barletta il 5 marzo, rilevando una squadra che aveva subìto 11 reti nelle ultime 4 partite, l'allenatore di Castelmaggiore in dieci partite in panchina- comprese le due dei play out- ha visto la sua difesa colpita appena 2 volte in 10 incontri, a fronte di 12 gol fatti, per un totale di 5 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta. Numeri da play-off, non da play-out. A chi dopo il successo di Andria gli chiedeva se gli piacerebbe restare in Puglia, ha risposto con un serafico "sì, ma devo parlare con il presidente". Ieri davanti a microfoni e obiettivi Tatò ha lasciato intendere di voler proseguire con Orlandi e il suo staff. Questo matrimonio s'ha da fare.
Staff allargato?
Sarà un Barletta dall'organigramma ampliato quello che approderà all'estate 2013. "Stiamo pensando a nuove figure nel marketing, nell'organizzazione interna- ha spiegato Tatò ieri- a Barletta sono mancati 16 anni di calcio quindi un'intera generazione di ragazzi non ha passione verso la squadra locale". Una necessaria risposta alle tante sollecitazioni arrivate sul tema durante la stagione appena conclusa, un segnale di volontà di crescita e affiliazione al territorio: una salvezza conquistata tra tanti stenti ha portato 2000 tifosi biancorossi a far festa domenica scorsa al "Puttilli", l'anno prossimo puntare al nono posto, step minimo per accedere alla griglia-playoff, sarà l'ambizioso quanto obbligato obiettivo.
Settimana "calda" fino a giovedì
L'agenda del duo Martino-Tatò è densa di incontri: oggi sarà il turno di Fabio Romeo. Il futuro del difensore leccese è legato alle sorti del club salentino e a quelle di Giacomo Zappacosta, che ha percorso a settembre la Barletta-Lecce in direzione opposta. Per lui odor di riconferma, come per Andrea Pippa: il difensore classe 1985 ha soddisfatto le attese e garantirebbe la giusta dose di esperienza. Lele Cicerelli, nonostante le sirene della B, resterà almeno un anno in biancorosso. Futuro da definire per Liverani (scadenza a giugno 2013), Burzigotti, La Mantia, con il quale potrebbe essere rinnovato il prestito dal Frosinone, Piccinni e Meduri. Da risolvere la comproprietà di De Leidi con l'Atalanta, mentre Daniele Simoncelli, nonostante un contratto in scadenza nel 2014, dovrebbe aver concluso con la tribuna del "Degli Ulivi" di Andria il suo quadriennio in biancorosso.
Tempo di saluti per tanti
Tanti saranno i volti al passo d'addio in via Veneto. Praticamente certi i saluti per fine contratto di Pane e Mazzarani, ai margini in questa stagione. Torneranno alle case-madri per fine prestito in 11: nel dettaglio Molina (Atalanta), Meucci (Genoa), Barbuti (Sassuolo), Camilleri (Reggina), Di Bella (Livorno), Dezi (Napoli), Prutsch (Livorno), Carretta (Benevento-Chievo), Dall'Oglio (Reggina), Menegaz (Empoli) e Calapai (Catania). Capitolo-Angeletti: Il club di via Veneto non aveva poi concluso la sua cessione in gennaio, con trattative concrete come quelle con Casale e Reggiana sfumate in extremis, così da febbraio il calciatore non si vede o quasi a Barletta, e gli ultimi "rumors" lo danno a Roma, in attesa della scadenza del contratto in giugno 2013.
Allegretti, il grande punto interrogativo
Capitolo a parte lo merita il capitano, simbolo del Barletta edizione 2012/2013, Riccardo Allegretti. Il vero punto di ripartenza per i tifosi biancorossi, che lo hanno eletto a loro idolo incontrastato, il vero punto interrogativo per la dirigenza. Resta a Barletta? "Non lo so, comunque con il presidente non abbiamo mai parlato del futuro- aveva ammesso "Re" Riccardo nel post-partita di Andria- il nostro futuro era solo la salvezza. Questa oggi è la verità: è chiaro che l'affetto che mi hanno dimostrato tifosi e società va preso in considerazione, da parte mia c'è disponibilità". A 35 anni suonati, l'idea di un altro e ultimo anno lontano da casa stuzzica il regista milanese, autentico lusso per la Lega Pro: su di lui ci sono gli occhi di mezzo campionato, ma al momento nessuno ha ancora contattato il suo procuratore Zavaglia. Se i piani biancorossi saranno ambiziosi, non potranno prescindere dal loro condottiero sul campo: stay tuned, da via Veneto ne arriveranno delle belle e a breve.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Programmare e crescere, con la certezza di giocare almeno altre due stagioni, complice la riforma dei campionati, in Lega Pro. Con questo "chiodo fisso" il Barletta Calcio ha chiuso la sofferta stagione 2012/2013, conclusa con l'indimenticabile impresa ottenuta nello scontro fratricida con l'Andria, e aperto le porte alla prossima annata sportiva. Dopo la salvezza conseguita sul campo, è tempo di bilanci in via Veneto: al netto delle valutazioni tecniche, le certezze sono rappresentate dal presidente Roberto Tatò e del ds Gabriele Martino. Quest'ultimo ripartirà nei panni di direttore generale, ruolo "nel quale ha già lavorato quest'anno", come lo stesso Tatò ha spiegato ieri in conferenza stampa. Accanto a Martino potrebbe esserci un nuovo direttore dell'area tecnica, che molti hanno identificato nel "cavallo di ritorno" Giuseppe Geria. Una soluzione in corso di valutazioni dalle parti di via Veneto, dove già ieri si è tenuto il primo meeting interno per programmare la stagione 2013/2014.
Orlandi, i numeri della conferma
Non c'è due senza tre: allora il tassello che completa il quadro tecnico avrà, al netto di clamorose sorprese, il nome di Nevio Orlandi. Arrivato in sella al Barletta il 5 marzo, rilevando una squadra che aveva subìto 11 reti nelle ultime 4 partite, l'allenatore di Castelmaggiore in dieci partite in panchina- comprese le due dei play out- ha visto la sua difesa colpita appena 2 volte in 10 incontri, a fronte di 12 gol fatti, per un totale di 5 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta. Numeri da play-off, non da play-out. A chi dopo il successo di Andria gli chiedeva se gli piacerebbe restare in Puglia, ha risposto con un serafico "sì, ma devo parlare con il presidente". Ieri davanti a microfoni e obiettivi Tatò ha lasciato intendere di voler proseguire con Orlandi e il suo staff. Questo matrimonio s'ha da fare.
Staff allargato?
Sarà un Barletta dall'organigramma ampliato quello che approderà all'estate 2013. "Stiamo pensando a nuove figure nel marketing, nell'organizzazione interna- ha spiegato Tatò ieri- a Barletta sono mancati 16 anni di calcio quindi un'intera generazione di ragazzi non ha passione verso la squadra locale". Una necessaria risposta alle tante sollecitazioni arrivate sul tema durante la stagione appena conclusa, un segnale di volontà di crescita e affiliazione al territorio: una salvezza conquistata tra tanti stenti ha portato 2000 tifosi biancorossi a far festa domenica scorsa al "Puttilli", l'anno prossimo puntare al nono posto, step minimo per accedere alla griglia-playoff, sarà l'ambizioso quanto obbligato obiettivo.
Settimana "calda" fino a giovedì
L'agenda del duo Martino-Tatò è densa di incontri: oggi sarà il turno di Fabio Romeo. Il futuro del difensore leccese è legato alle sorti del club salentino e a quelle di Giacomo Zappacosta, che ha percorso a settembre la Barletta-Lecce in direzione opposta. Per lui odor di riconferma, come per Andrea Pippa: il difensore classe 1985 ha soddisfatto le attese e garantirebbe la giusta dose di esperienza. Lele Cicerelli, nonostante le sirene della B, resterà almeno un anno in biancorosso. Futuro da definire per Liverani (scadenza a giugno 2013), Burzigotti, La Mantia, con il quale potrebbe essere rinnovato il prestito dal Frosinone, Piccinni e Meduri. Da risolvere la comproprietà di De Leidi con l'Atalanta, mentre Daniele Simoncelli, nonostante un contratto in scadenza nel 2014, dovrebbe aver concluso con la tribuna del "Degli Ulivi" di Andria il suo quadriennio in biancorosso.
Tempo di saluti per tanti
Tanti saranno i volti al passo d'addio in via Veneto. Praticamente certi i saluti per fine contratto di Pane e Mazzarani, ai margini in questa stagione. Torneranno alle case-madri per fine prestito in 11: nel dettaglio Molina (Atalanta), Meucci (Genoa), Barbuti (Sassuolo), Camilleri (Reggina), Di Bella (Livorno), Dezi (Napoli), Prutsch (Livorno), Carretta (Benevento-Chievo), Dall'Oglio (Reggina), Menegaz (Empoli) e Calapai (Catania). Capitolo-Angeletti: Il club di via Veneto non aveva poi concluso la sua cessione in gennaio, con trattative concrete come quelle con Casale e Reggiana sfumate in extremis, così da febbraio il calciatore non si vede o quasi a Barletta, e gli ultimi "rumors" lo danno a Roma, in attesa della scadenza del contratto in giugno 2013.
Allegretti, il grande punto interrogativo
Capitolo a parte lo merita il capitano, simbolo del Barletta edizione 2012/2013, Riccardo Allegretti. Il vero punto di ripartenza per i tifosi biancorossi, che lo hanno eletto a loro idolo incontrastato, il vero punto interrogativo per la dirigenza. Resta a Barletta? "Non lo so, comunque con il presidente non abbiamo mai parlato del futuro- aveva ammesso "Re" Riccardo nel post-partita di Andria- il nostro futuro era solo la salvezza. Questa oggi è la verità: è chiaro che l'affetto che mi hanno dimostrato tifosi e società va preso in considerazione, da parte mia c'è disponibilità". A 35 anni suonati, l'idea di un altro e ultimo anno lontano da casa stuzzica il regista milanese, autentico lusso per la Lega Pro: su di lui ci sono gli occhi di mezzo campionato, ma al momento nessuno ha ancora contattato il suo procuratore Zavaglia. Se i piani biancorossi saranno ambiziosi, non potranno prescindere dal loro condottiero sul campo: stay tuned, da via Veneto ne arriveranno delle belle e a breve.
(Twitter: @GuerraLuca88)