Barletta calcio, Picci e Mantovani in coro: «É la nostra grande occasione»

Tempo di presentazioni per i primi due volti nuovi

venerdì 19 luglio 2013 12.32
E' tempo di presentazioni in casa Barletta. I due nuovi arrivi di questo primo scorcio di calciomercato, Antonio Giulio Picci e Jacopo Mantovani, si presentano a stampa e tifosi e, dopo una giornata di allenamento, esprimono le loro prime sensazioni da giocatori biancorossi. Per Picci si tratta di un "avvicinamento" a casa, viste le sue origini baresi. Nell'ultima stagione, il centravanti ha vestito la maglia del Brescia, collezionando 21 presenze impreziosite da 2 gol, ma è con la maglia del Martina Franca in serie D che il 27enne nativo di Bari ha espresso tutto il suo potenziale, mettendo a segno 20 reti in 28 giornata. Per quel che riguarda Mantovani, invece, il centrocampista bolognese è alla prima esperienza in Prima Divisione, essendo proveniente dall'avventura con il Renate in Seconda Divisione. Con i suoi ex compagni di squadra, Mantovani ha disputato i playoff contro il Venezia. Classe 1991, Mantovani è una mezz'ala di interdizione, che però può contare su un piede educato (il sinistro) in grado di sfornare assist e di proporsi come alternativa ad Allegretti sui calci piazzati.

Antonio, dopo quanto fatto a Brescia questa per te è una stagione decisiva. Se farai bene potrai garantirti un grande futuro, al di là della maglia e dei tifosi, che ne pensi?
«Cercavo un'esperienza nuova per poter trovare più spazio, ma non significa nulla provenire dalla B. Devo guadagnare il posto da titolare sul campo. Sono a disposizione del mister e ho tanta voglia di far bene, di far gol, so che sarà per me una stagione decisiva. Spero di far bene per il Barletta e per il sottoscritto».

Jacopo, è la tua prima vera occasione importante dopo un'ottima trafila tra le giovanili del Bologna e l'esperienza al Renate.
«Si tratta di un'occasione importante per mettermi in mostra. Sono dell'idea che se lavori bene, ottieni i risultati non temo nessun tipo di regola che possa tenermi fuori».

Antonio, che obiettivo ti sei prefissato?
«Sono un giocatore che vive per il gol che per l'attaccante è l'unica cosa che conta. Se non segno vado in paranoia, spero di riuscire a far gol con più continuità possibile. Essendo un attaccante, vivo per il gol, e se non segno, vado in paranoia. Mi metto a disposizione con la massima umiltà. Posso dire che vedo bene la porta e sono in grado di fare la prima o la seconda punta. Preferisco però fare la prima punta avendo la capacità di attaccare la profondità».

Jacopo,di te. Che traguardi vuoi raggiungere in questa stagione?
«Il mio obiettivo è di dare una grossa mano alla squadra. So dare quantità ma so anche servire assist e mi piace tantissimo mandare in gol i compagni. Il mio idolo è Vidal, la mezzala più forte in Italia».

Cosa vi ha spinto a venire qui a Barletta? Avevate altre offerte?
Picci: «La spinta più grande l'ho avuta dal direttore, sentire la vicinanza della società è importante. Non nascondo anche l'importanza di stare vicino a casa e alla mia ragazza che è in attesa. Sono sicuro di poter dare tanto».
Mantovani: «É stata importante la piazza. Sarebbe stato magari più comodo restare vicino a casa, io ho sempre giocato al nord ma ho voluto cercare nuovi stimoli qui al sud per crescere. Ovviamente anche la volontà del direttore e della società mi hanno convinto a prendere questa decisione».

Adriano Antonucci
Enrico Gorgoglione
Presentazione Picci e Mantovani © Enrico Gorgoglione
Presentazione Picci e Mantovani © Enrico Gorgoglione
Presentazione Picci e Mantovani © Enrico Gorgoglione
Presentazione Picci e Mantovani © Enrico Gorgoglione
Presentazione Picci e Mantovani © Enrico Gorgoglione