​Barletta Calcio: difesa blindata, l’attacco….pure

Dopo Floriano tante punte a secco, là dietro Liverani blinda tutto

mercoledì 1 ottobre 2014 0.30
A cura di Luca Guerra
Lo 0 è stato un fattore caratterizzante, nel risultato ma non nei contenuti, delle ultime due partite che hanno visto impegnato il Barletta Calcio. Alla ripresa dei lavori in vista della trasferta di Aprilia contro la Lupa Roma, impegno dall'orario insolito (alle 11!) programmato per domenica prossima, mister Sesia, oltre ad accelerare in direzione del Lazio, sarà diviso tra il rammarico per non aver portato a casa una vittoria tra Reggina e Savoia e la soddisfazione per la capacità di una difesa che l'anno scorso era stata fortemente somigliante a un gruviera di blindarsi e abbassare la saracinesca, grazie anche a un Liverani decisivo contro il campano Scarpa.

Alla ricerca della prima perla: attacco "left-oriented"
Sei partite di campionato, cinque gol fatti, il 50% delle partite chiuse senza far gol, pur macinando gioco. I numeri oggi raccontano che l'attacco del Barletta rischia-ma a volte può essere un dolce rischio-la dipendenza da Roberto Floriano: top-scorer biancorosso con tre centri in 440 minuti in campo, l'attaccante fortemente voluto da patron Perpignano e prelevato dal Mantova è risultato anche contro il Savoia tra i migliori in campo, costringendo spesso e volentieri i campani al fallo tattico e servendo un cioccolatino che Fall non ha scartato, complice l'ottimo riflesso di Santurro, al minuto 70 (in foto). Proprio l'attaccante franco-senegalese appare l'emblema della fase offensiva biancorossa: generosa, capace di portare pressione fino all'area avversaria, ma bisognosa dello sforzo in più per trovare la via della rete. Ne sono testimonianza i 395 minuti senza reti dell'ex attaccante del Rimini, i 424 minuti di Venitucci (5 presenze) o ancora i 58 giri di lancette o i 64 minuti di Dell'Agnello e Biancolino-per entrambi tre presenze-senza però entrare a referto. Attende ancora l'esordio invece Rizzitelli. La questione sembra una combinazione di fattori: da un lato nessuno dei quattro ha il pedigree di bomber di razza, d'altra parte sia Dell'Agnello che Biancolino stanno tornando in forma mentre Fall (che non è centravanti di nascita) e Venitucci vivono fisiologici momenti di stanca della gara, dopo aver tirato la carretta nella fase iniziale di stagione. E così sulla bilancia di Floriano, oltre ai gol, pesa l'asse della squadra, spesso left-oriented con Cortellini e De Rose in crescita a beneficiare dell'intesa con il numero "7" biancorosso.

Verso Aprila
In attesa di capire come venir fuori dalla farraginosa ipotesi di una Floriano-dipendenza, Sesia appare intenzionato a rispolverare in vista della sfida alla Lupa Roma Venitucci e Branzani, quest'ultimo autore-con Radi-degli altri due centri nel campionato biancorosso. Il 4-3-3 del Barletta, al di là dei numeri, è però garanzia di equilibrio, e se il gol manca da Castellammare di Stabia, o dal Cosenza se si guarda ai centri arrivati su azione, lo stesso si può dire per le reti incassate. La coppia Stendardo-Radi, pur scricchiolando a tratti (vedi il "rosso" al centrale campano contro il Savoia), ha sin qui convinto e dietro di loro Zammuto, Sokoli e Kiakis appaiono alternative pronte. Otto punti in sei partite restano un bottino di tutto rispetto guardando calendario, forze in campo e obiettivi: se l'allenatore piemontese riuscisse però a trovare la chiave di volta per sbloccare l'attacco, continuando a serrare a doppia mandata la difesa, allora sì che la salvezza diventerebbe obiettivo agognabile senza patema alcuno.
(Twitter: @GuerraLuca88)