Barletta 1922: archiviare la beffa di Portici e tuffarsi nel campionato

Dopo la sfortunata e immeritata eliminazione di coppa, i ragazzi di Farina si preparano alla prima di campionato contro il Gladiator

lunedì 29 agosto 2022 17.37
A cura di Cosimo Campanella
Una vera e propria beffa per il Barletta quella che si è materializzata allo stadio "San Ciro" di Portici. Un cinico e crudele scherzo del destino che ha condannato i ragazzi di Farina alla eliminazione dalla Coppa Italia di Serie D al termine di una partita per larghi tratti dominata da una compagine biancorossa che ha avuto l'unico ed esiziale torto nel non mettere in cassaforte una gara che stava meritatissimamente conducendo grazie ad un gran gol di Nicola Lojodice.

Prima il palo, su gran conclusione di Lavopa, poi il gol del giocatore di casa Festa scaturito dalla classica mischia furibonda in cui vale tutto caratteristica minuti di recupero, ed infine il tiro fallito da Sante Russo nella lotteria dei calci di rigore, hanno privato il Barletta di una meritatissima qualificazione.
D'accordo, non è la coppa (almeno per quest'anno) l'obiettivo stagionale del Barletta, con un campionato di Serie D alle porte che si preannuncia difficile e combattutissimo, a fine gara era ben visibile il rammarico per Farina e i suoi ragazzi per la grossa occasione mancata. Un sentimento figlio di una mentalità vincente che il tecnico casertano è riuscito ad inculcare in due anni a squadra e ambiente.

Una concezione del lavoro e un modo di fare calcio che, siamo sicuri, certamente non mancherà di dare i suoi frutti anche nella nuova categoria, a partire già da domenica prossima a Santa Maria Capua Vetere contro il Gladiator.
Il match contro i nero-azzurri casertani, oltre che per il fatto di essere la prima di campionato, è importantissimo in primis per saggiare la consistenza in serie D di una squadra, il Barletta, che in Eccellenza ha frantumato ogni sorta di record, e poi per il fatto che un eventuale risultato pieno decuplicherebbe il già debordante entusiasmo della tifoseria per il ritorno dopo sette anni allo stadio Puttilli.

L'importante per squadra e ambiente è quindi archiviare il prima possibile la delusione di coppa per poi tuffarsi con serenità e ambizione in un campionato che, se affrontato partita dopo partita con la giusta mentalità, potrebbe essere foriero di belle soddisfazioni per una città che ha una gran fame di calcio. Quello vero