Audace Barletta, parla mister Filomeno: «Ci manca esperienza, ma cresceremo»
Nonostante l'inizio difficile, il mister crede nella permanenza in Prima Categoria
domenica 13 ottobre 2013
Un avvio difficile, 0 punti in due partite, eliminazione al primo turno di Coppa Italia di Prima Categoria e tanta tanta strada da fare per raggiungere la salvezza. Stiamo parlando dell'Audace Barletta, storico sodalizio barlettano presieduto Rino Manzi, quest'anno ai nastri di partenza della Prima Categoria. Per conoscere meglio le tematiche legate all'Audace abbiamo voluto ascoltare la voce del mister Raffaele Filomeno che ci ha illustrato il momento della sua squadra e quelle che sono le prospettive future di un gruppo chiamato a conquistare l'ennesima salvezza. Oggi l'Audace sarà di scena alle 15.30 in quel di Bitetto per il terzo turno della competizione. Ecco le parole del mister:
Mister, con zero punti in due partite e l' eliminazione in Coppa Italia la squadra ha avuto un inizio decisamente balbettante, come lo spiega?
«Posso dire che dal punto di vista fisico stiamo abbastanza bene ma come ogni anno siamo stati costretti a cambiare qualche giocatore ed a rinnovare molto, tutto ciò porta alla mancanza di esperienza che è il nostro reale problema. Nelle due sfide di campionato non abbiamo demeritato, abbiamo avuto tante occasioni specialmente domenica con il Vicarius, ma siamo stati incapaci di concretizzare a differenza degli avversari che alla prima occasione ci colpiscono. Sono comunque fiducioso per la crescita dei miei giovani che sono tecnicamente validi».
Mister, domenica scorsa cosa è accaduto precisamente in quel parapiglia finale con l'espulsione di due calciatori del Vicarius Lucera e gli animi surriscaldati dei suoi?
«Sono dieci anni che alleno in Prima Categoria e posso dire che sono cose che succedono, anzi posso aggiungere che il tutto è nato proprio dalla nostra inesperienza e dall'esperienza degli avversari. Ripeto, sono normali dinamiche della categoria tanto che a fine partita ci siamo tutti stretti la mano e non è accaduto nulla».
Mister lei crede che l'obiettivo salvezza sia raggiungibile?
«Posso dire che conoscendo i miei e conoscendo gli avversari anche se nulla è certo nel calcio, l'obiettivo salvezza per noi non è certo irraggiungibile. Se pensate che ci mancano tre giocatori di esperienza infortunati che andrebbero a supportare il gruppo dei giovani che è, ripeto, abbastanza buono, non posso che avere fiducia per il resto del campionato».
Mister, l'Audace è una società calcistica storica di questa città e durante l'estate ha rischiato di scomparire tanto da portare il presidente Manzi a lanciare un appello all'imprenditoria barlettana. A questo punto le chiedo, qualcuno ha risposto a quell'appello o la situazione è immutata?
«Devo dire innanzitutto che l'incertezza di questa estate non ci ha aiutato nella composizione della squadra tanto da farci perdere molti degli elementi più validi che hanno preferito accasarsi in altre squadre per non rischiare di rimanere fuori dal giro. Se qualcuno abbia risposto all'appello del presidente non so dirtelo ma da quello che vedo credo proprio che la situazione non sia cambiata».
[Adriano Antonucci]
Mister, con zero punti in due partite e l' eliminazione in Coppa Italia la squadra ha avuto un inizio decisamente balbettante, come lo spiega?
«Posso dire che dal punto di vista fisico stiamo abbastanza bene ma come ogni anno siamo stati costretti a cambiare qualche giocatore ed a rinnovare molto, tutto ciò porta alla mancanza di esperienza che è il nostro reale problema. Nelle due sfide di campionato non abbiamo demeritato, abbiamo avuto tante occasioni specialmente domenica con il Vicarius, ma siamo stati incapaci di concretizzare a differenza degli avversari che alla prima occasione ci colpiscono. Sono comunque fiducioso per la crescita dei miei giovani che sono tecnicamente validi».
Mister, domenica scorsa cosa è accaduto precisamente in quel parapiglia finale con l'espulsione di due calciatori del Vicarius Lucera e gli animi surriscaldati dei suoi?
«Sono dieci anni che alleno in Prima Categoria e posso dire che sono cose che succedono, anzi posso aggiungere che il tutto è nato proprio dalla nostra inesperienza e dall'esperienza degli avversari. Ripeto, sono normali dinamiche della categoria tanto che a fine partita ci siamo tutti stretti la mano e non è accaduto nulla».
Mister lei crede che l'obiettivo salvezza sia raggiungibile?
«Posso dire che conoscendo i miei e conoscendo gli avversari anche se nulla è certo nel calcio, l'obiettivo salvezza per noi non è certo irraggiungibile. Se pensate che ci mancano tre giocatori di esperienza infortunati che andrebbero a supportare il gruppo dei giovani che è, ripeto, abbastanza buono, non posso che avere fiducia per il resto del campionato».
Mister, l'Audace è una società calcistica storica di questa città e durante l'estate ha rischiato di scomparire tanto da portare il presidente Manzi a lanciare un appello all'imprenditoria barlettana. A questo punto le chiedo, qualcuno ha risposto a quell'appello o la situazione è immutata?
«Devo dire innanzitutto che l'incertezza di questa estate non ci ha aiutato nella composizione della squadra tanto da farci perdere molti degli elementi più validi che hanno preferito accasarsi in altre squadre per non rischiare di rimanere fuori dal giro. Se qualcuno abbia risposto all'appello del presidente non so dirtelo ma da quello che vedo credo proprio che la situazione non sia cambiata».
[Adriano Antonucci]