Anteprima da biancorosso "DOC": l'avvocato Sfrecola presenta Casertana-Barletta
«Trasferta ostica, ma in rosa abbiamo tanta esperienza: facciamoci valere»
domenica 19 ottobre 2014
Si infiamma il campionato di Lega Pro, entrano nel vivo le rubriche di BarlettaViva. Da ormai più di un lustro i nomi dell'avvocato Francesco Sfrecola e del Barletta Calcio rappresentano un connubio vincente: l'ex presidente onorario del club, in seno alla società biancorossa dall'inverno del 2006 e presidente in carica fino al settembre 2010, quando gli è subentrato l'oggi dimissionario Roberto Tatò, ha nel proprio palmarès due promozioni (in Seconda e in Prima Divisione) e rappresenta uno dei volti di punta dell'ambizioso progetto che il sodalizio di via Vittorio Veneto ha messo in atto nelle scorse annate. Ogni weekend di campionato, Francesco Sfrecola, da molti conosciuto in città come "il presidente", per aver legato il suo nome al periodo del ritorno nel calcio che conta, accompagnerà in questa annata sportiva i nostri lettori con le sue anteprime da "biancorosso DOC" sul turno che si va ad affrontare: oggi pomeriggio sarà tempo di Casertana-Barletta.
«Si riparte dalla sconfitta interna contro il Benevento e dal rigore fallito da Floriano: è stata un'occasione persa, potevamo sfruttarla meglio. Andare al riposo in condizioni di parità avrebbe cambiato il corso del match e avrebbe permesso al Barletta di sfruttare il contropiede. Ritengo che un rigore non possa essere calciato così con il risultato in bilico, andava calciato con maggiore logica. Spiace per come sia andata. Ora voltiamo pagina e prepariamoci a Caserta: nel dopo-partita ho sentito anche le parole del presidente Perpignano, comprensibili stante anche l'adrenalina dei 90 minuti. Era amareggiato, lui è tifoso e ci mette anche i soldi: ha fatto bene a ribadire l'obiettivo stagionale del Barletta, ossia la salvezza. Ricordiamoci anche la differenza di budget che c'è con il Benevento, ci sta una sconfitta contro una corazzata del genere. Abbiamo perso di misura, non si può pretendere che la squadra voli verso altri traguardi: al tempo stesso, il pubblico che paga ha il diritto di contestare in forme civili, come avvenuto sabato. Ho letto anche di alcuni tentativi sul mercato, ma credo che oggi a questa squadra servano una punta centrale e eventualmente un centrocampista di qualità: se non si trovano, meglio andare avanti con quello che c'è fino a gennaio.
Oggi pomeriggio saremo di scena su un campo dove non abbiamo mai vinto: credo che, viste le difficoltà ad andare in gol negli ultimi tempi, Sesia potrebbe optare per una squadra più coperta e non sarei stupito da un atteggiamento tattico più prudente, magari con l'utilizzo della difesa a 5 e l'affiancamento di Zammuto a Stendardo e Radi. Caserta mi ricorda la lotta-promozione del 1987: come tutti i campi campani è un ambiente ostico. Però in rosa abbiamo tanti calciatori di esperienza, e non credo possano farsi intimorire dal "Pinto": certo è necessario muovere la classifica, visto che fuori casa sin qui abbiamo ricavato solo un punto in quattro partite.
So che anche a Caserta ci sarà una folta rappresentanza di tifosi biancorossi, che come al solito daranno spettacolo fuori casa. Il presidente deve tener conto anche di quest'aspetto: l'anno scorso è stato umiliante e il tifoso vorrebbe vedere sempre la squadra dare il massimo. Sono convinto che si possa far bene. Come sempre, Forza Barletta!»
[Avv. Francesco Sfrecola]
«Si riparte dalla sconfitta interna contro il Benevento e dal rigore fallito da Floriano: è stata un'occasione persa, potevamo sfruttarla meglio. Andare al riposo in condizioni di parità avrebbe cambiato il corso del match e avrebbe permesso al Barletta di sfruttare il contropiede. Ritengo che un rigore non possa essere calciato così con il risultato in bilico, andava calciato con maggiore logica. Spiace per come sia andata. Ora voltiamo pagina e prepariamoci a Caserta: nel dopo-partita ho sentito anche le parole del presidente Perpignano, comprensibili stante anche l'adrenalina dei 90 minuti. Era amareggiato, lui è tifoso e ci mette anche i soldi: ha fatto bene a ribadire l'obiettivo stagionale del Barletta, ossia la salvezza. Ricordiamoci anche la differenza di budget che c'è con il Benevento, ci sta una sconfitta contro una corazzata del genere. Abbiamo perso di misura, non si può pretendere che la squadra voli verso altri traguardi: al tempo stesso, il pubblico che paga ha il diritto di contestare in forme civili, come avvenuto sabato. Ho letto anche di alcuni tentativi sul mercato, ma credo che oggi a questa squadra servano una punta centrale e eventualmente un centrocampista di qualità: se non si trovano, meglio andare avanti con quello che c'è fino a gennaio.
Oggi pomeriggio saremo di scena su un campo dove non abbiamo mai vinto: credo che, viste le difficoltà ad andare in gol negli ultimi tempi, Sesia potrebbe optare per una squadra più coperta e non sarei stupito da un atteggiamento tattico più prudente, magari con l'utilizzo della difesa a 5 e l'affiancamento di Zammuto a Stendardo e Radi. Caserta mi ricorda la lotta-promozione del 1987: come tutti i campi campani è un ambiente ostico. Però in rosa abbiamo tanti calciatori di esperienza, e non credo possano farsi intimorire dal "Pinto": certo è necessario muovere la classifica, visto che fuori casa sin qui abbiamo ricavato solo un punto in quattro partite.
So che anche a Caserta ci sarà una folta rappresentanza di tifosi biancorossi, che come al solito daranno spettacolo fuori casa. Il presidente deve tener conto anche di quest'aspetto: l'anno scorso è stato umiliante e il tifoso vorrebbe vedere sempre la squadra dare il massimo. Sono convinto che si possa far bene. Come sempre, Forza Barletta!»
[Avv. Francesco Sfrecola]