Anteprima da biancorosso "DOC": l'avvocato Sfrecola presenta Barletta-Pontedera

«Recuperiamo dignità calcistica, spero nel massimo impegno in campo»

domenica 1 dicembre 2013
Da ormai più di un lustro i nomi dell'avvocato Sfrecola e del Barletta Calcio rappresentano un connubio vincente: l'ex Presidente onorario del club, in seno alla società biancorossa dall'inverno del 2006 e presidente in carica fino al settembre 2010, quando gli è subentrato l'oggi dimissionario Roberto Tatò, ha nel proprio palmarès due promozioni (in Seconda e in Prima Divisione) e rappresenta uno dei volti di punta dell'ambizioso progetto che il sodalizio di via Vittorio Veneto ha messo in atto nelle scorse annate. Ogni weekend di campionato, Francesco Sfrecola, da molti conosciuto in città come "il presidente", per aver legato il suo nome al periodo del ritorno nel calcio che conta, accompagnerà in questa annata sportiva i nostri lettori con le sue impressioni da "biancorosso DOC" sul turno che si va ad affrontare. Oggi il Barletta ospiterà al "Puttilli" il Pontedera, per cercare l'attesa prima vittoria interna in campionato:

«La partita di oggi va oltre il risultato, è una questione di dignità calcistica. Noi speriamo sempre che ogni partita sia quella buona per la svolta, però spesso ci siamo trovati a commentare sconfitte e prestazioni negative. Quello che i ragazzi non hanno dimostrato in toto domenica scorsa a Benevento, ora dovranno farlo contro il Pontedera. I tifosi del Barletta meritano di più in quanto a impegno e risultati: ho letto le parole di Orlandi dopo la sfida del "Vigorito", capisco la voglia e la necessità di giustificare i propri atleti, ma se dopo un'ora di gioco perdi 4-0, non si può lasciar passare inosservata una sconfitta pesante e mitigata solo dalle reti di Cicerelli e Ilari nel quarto d'ora finale. Se l'allenatore si dice parzialmente soddisfatto dopo un risultato del genere, implicitamente ammette i limiti della sua squadra ma al tempo stesso fornisce un alibi ai giocatori. Io avrei preferito vedere la rosa spronata in altri modi.

Oggi avremo di fronte un Pontedera che sino ad ora ha giocato un bel calcio, pur essendo in calo di risultati nelle ultime partite: d'altro canto, noi certamente non stiamo messi meglio. Alla fine si incroceranno due squadre che sul piano dei punteggi hanno ultimamente lasciato a desiderare: certo loro non sono così in alto per caso, hanno un impianto collaudato, ma al tempo stesso il Barletta ha l'obbligo di provare a cercare la vittoria. In attacco ci mancherà Picci, l'unico centravanti in rosa oltre a La Mantia: sin qui ha realizzato solo due reti, chissà che con Cicerelli e Zigon non si possa sfruttare meglio le ripartenze e gli spazi. Tutto dipende dall'avvio di gara: se il Barletta passerà in vantaggio, potrà sfruttare le giocate in contropiede.

Per la giornata di oggi si prevede pioggia e freddo: credo che anche il clima sugli spalti non sarà dei più caldi. Credo che anche i tifosi siano un po' rassegnati a questa annata particolare. Sinceramente, vedere i calciatori che si scusano alla fine di tante partite diventa monotono e stucchevole. Spero che diano prova sul campo di quanto promettono a parole: io credo che una squadra debba uscire dal campo sempre conscia di aver dato tutto, non voglio pensare che il Barletta sia quello visto contro Viareggio e Pontedera. Mi ripeto, i calciatori devono restituire alla società quello che ricevono, e farlo in termini di massimo impegno e risultati. Spero che quella di oggi possa essere la partita dell'inversione di marcia».

[Avv. Francesco Sfrecola]