Anteprima da biancorosso "DOC": l'avvocato Sfrecola presenta Barletta-Perugia
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domenica 3 novembre 2013
Da ormai più di un lustro i nomi dell'avvocato Sfrecola e del Barletta Calcio rappresentano un connubio vincente: l'ex Presidente onorario del club, in seno alla società biancorossa dall'inverno del 2006 e presidente in carica fino al settembre 2010, quando gli è subentrato Roberto Tatò, ha nel proprio palmarès due promozioni (in Seconda e in Prima Divisione) e rappresenta uno dei volti di punta dell'ambizioso progetto che il sodalizio di via Vittorio Veneto ha messo in atto nelle scorse annate. Ogni weekend di campionato, Francesco Sfrecola, da molti conosciuto in città come "il presidente", per aver legato il suo nome al periodo del ritorno nel calcio che conta, accompagnerà in questa annata sportiva i nostri lettori con le sue impressioni da "biancorosso DOC" sul turno che si va ad affrontare. Questo pomeriggio il Barletta è chiamato a una piccola impresa al "Cosimo Puttilli" contro il Perugia:
«Credo che la squadra potrebbe reagire in due modi alla settimana appena trascorsa: o dimostrando finalmente di esserci oppure adeguandosi al depresso ambiente societario dopo l'addio del presidente Tatò, replicando la prestazione vista a Pagani. Spero che rispondano in maniera forte: sono pagati regolarmente, e hanno tutto il dovere di dare il massimo, cosa che a Pagani non si è vista. Ho ascoltato con attenzione le parole di Martino in settimana: in questo momento bisogna prendere atto di quelle che sono le situazioni e andare avanti. I tifosi sono ovviamente disorientati da quello che è il momento del Barletta Calcio, ma Roberto aveva tutto il diritto di prendere questa scelta: negli ultimi tempi l'ho visto stanco e provato, capisco la sua scelta. Ricoprire il ruolo di presidente in una piazza come la nostra dà tanti onori, ma porta anche tanti impegni fisici, mentali ed economici. Ovviamente, poi, quando mancano i risultati viene meno la serenità, che Tatò aveva al momento dell'ingresso in società. Non posso biasimarlo se dovesse confermare la sua scelta.
Domani (oggi, ndr) arriva al "Puttilli" un Perugia che ha indubbiamente una rosa allestita per salire in serie B: ovviamente non sempre investimenti significano vittorie, e viceversa, come Pontedera e L'Aquila testimoniano. Sarà una partita indubbiamente difficile, spero che i giocatori dimostrino di tenerci al Barletta, al loro presidente e alla maglia: molto spesso abbiamo visto tesserati di squadre dove non venivano pagati regolarmente gli stipendi oppure c'erano situazioni ambientali difficili, giocare senza lasciare nulla all'avversario e sudando fino all'ultimo momento con il coltello tra i denti. Credo che non sia giusto vedere atteggiamenti come quelli del "Torre" o di altre partite casalinghe viste quest'anno. Hanno il dovere di dare il massimo, perché i tifosi non possono vedere giocatori che non sudano: credo che il presidente sia un po' deluso anche per questo. La maglia della città di Barletta è una casacca prestigiosa. Merita rispetto. Come sempre, forza Barletta!»
[Avv. Francesco Sfrecola]
«Credo che la squadra potrebbe reagire in due modi alla settimana appena trascorsa: o dimostrando finalmente di esserci oppure adeguandosi al depresso ambiente societario dopo l'addio del presidente Tatò, replicando la prestazione vista a Pagani. Spero che rispondano in maniera forte: sono pagati regolarmente, e hanno tutto il dovere di dare il massimo, cosa che a Pagani non si è vista. Ho ascoltato con attenzione le parole di Martino in settimana: in questo momento bisogna prendere atto di quelle che sono le situazioni e andare avanti. I tifosi sono ovviamente disorientati da quello che è il momento del Barletta Calcio, ma Roberto aveva tutto il diritto di prendere questa scelta: negli ultimi tempi l'ho visto stanco e provato, capisco la sua scelta. Ricoprire il ruolo di presidente in una piazza come la nostra dà tanti onori, ma porta anche tanti impegni fisici, mentali ed economici. Ovviamente, poi, quando mancano i risultati viene meno la serenità, che Tatò aveva al momento dell'ingresso in società. Non posso biasimarlo se dovesse confermare la sua scelta.
Domani (oggi, ndr) arriva al "Puttilli" un Perugia che ha indubbiamente una rosa allestita per salire in serie B: ovviamente non sempre investimenti significano vittorie, e viceversa, come Pontedera e L'Aquila testimoniano. Sarà una partita indubbiamente difficile, spero che i giocatori dimostrino di tenerci al Barletta, al loro presidente e alla maglia: molto spesso abbiamo visto tesserati di squadre dove non venivano pagati regolarmente gli stipendi oppure c'erano situazioni ambientali difficili, giocare senza lasciare nulla all'avversario e sudando fino all'ultimo momento con il coltello tra i denti. Credo che non sia giusto vedere atteggiamenti come quelli del "Torre" o di altre partite casalinghe viste quest'anno. Hanno il dovere di dare il massimo, perché i tifosi non possono vedere giocatori che non sudano: credo che il presidente sia un po' deluso anche per questo. La maglia della città di Barletta è una casacca prestigiosa. Merita rispetto. Come sempre, forza Barletta!»
[Avv. Francesco Sfrecola]