AIA Barletta, tanti elogi nell'incontro annuale degli Organi Tecnici Sezionali

A Pacengo di Lazise presenti anche Tavecchio e Nicchi

mercoledì 23 settembre 2015
Ben figurano la Sezione di Barletta e tutta la Puglia arbitrale a Pacengo di Lazise (provincia di Verona) nell'incontro Annuale degli Organi Tecnici Sezionali dell'AIA. I lavori hanno impegnato come relatori il Presidente dell'AIA Marcello Nicchi ed il suo Vice Narciso Pisacreta, nonché tutti i componenti del Comitato Nazionale, tra cui figura il barlettano Maurizio Gialluisi. L'evento, a cui ha partecipato anche il Presidente FIGC Carlo Tavecchio e l'arbitro internazionale Nicola Rizzoli, ha teso alla crescita tecnica del movimento arbitrale periferico, ritenuto vero e proprio cuore pulsante dell'Associazione. Infatti, durante i lavori sono stati presentati –anche con l'ausilio del Settore Tecnico- slides e filmati didattici. Hanno preso la parola tutti i Responsabili degli Organi Tecnici Nazionali: da Domenico Messina e Stefano Farina, a capo rispettivamente di CAN A e CAN B, passando per il pugliese Danilo Giannoccaro (CAN Pro) e Carlo Pacifici (CAN D), sino ad arrivare a Vicenzo Fiorenza (CAI) e Massimo Cumbo (CAN 5) tutti hanno messo in risalto il ruolo delle Sezioni nella formazione di un arbitro.

Rappresentata dal suo Presidente Savino Filannino, durante la tre giorni conclusasi domenica, la sezione della Città della Disfida, così come tutte le Sezioni pugliesi, è stata elogiata sia per l'attività tecnica che per la gestione contabile-amministrativa, tanto da ben posizionarsi nella classifica Key Performance Indicators (KPI), strumento di lavoro che consente di definire e misurare i progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi della propria organizzazione. Organizzazione, quella barlettana, che grazie al lavoro di tutti i componenti del Consiglio Direttivo, ha ottenuto ottimi risultati, consentendo al Presidente di Sezione Savino Filannino di alzare l'asticella e puntare a nuovi e più ambiziosi obiettivi. «È con l'impegno ed il lavoro di tutti –afferma Filannino- che si raggiungono i traguardi. Siamo una realtà forte a livello nazionale, ma non vogliamo smettere di crescere per portare sempre più in alto il nome dei nostri arbitri e, soprattutto, della nostra città».