Una famiglia in città: i Della Marra

Il convegno a Barletta, tra storia e cultura

lunedì 30 settembre 2013 12.18
A cura di Viviana Damore
Un nome una garanzia, i Della Marra, celebre e importante famiglia della Barletta ai tempi del Medioevo, cronicamente collocati tra il XII e il XVI secolo, ha suscitato e continua a suscitare grande fascino intorno alle sue origini, ai suoi trascorsi e inevitabilmente attorno al suo bellissimo palazzo. Sono intervenuti in merito lo scorso sabato, storici e storici dell'arte, specialisti in materia per la prima volta riuniti sotto lo stesso tetto barocco. L'evento è stato realizzato con la collaborazione del Comune di Barletta, l'Archeoclub d'Italia, il Centro Studi Normanno Svevi dell'Università di Bari, la delegazione provinciale del Fai-Fondo ambiente italiano, la Società di Storia Patria per la Puglia sezione Salvatore Santeramo e il Patrocinio della Provincia B.A.T. e della Regione Puglia.

Il palazzo barocco di Via Cialdini, sede della Pinacoteca Giuseppe De Nittis, ha accolto tra le sue mura dissertazioni specialistiche d'ogni genere. La giornata ha avuto inizio con i saluti istituzionali del Presidente della Provincia Francesco Ventola, del Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, dell'Assessore alle Politiche d'identità culturale del Comune di Barletta Giusy Caroppo, del Presidente dell'Associazione Centro di Studi Normanno Svevi Maurizio Triggiani, del Presidente dell'Archeoclub di Barletta Pietro Doronzo, del Presidente Fondo per l'Ambiente Italiano Regione Puglia Dino Borri e del Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Barletta Salvatore Santeramo. Subito dopo la presentazione del presidente della sessione mattutina dei lavori, Raffaele Licinio, docente all'Università degli Studi di Bari, sono intervenuti gli specialisti Pasquale Cordasco, Annangela Germano, Mauro Malcangi, Francesco Violante e Antonio Massimo Diviccaro. Partendo dalle considerazioni sulle aristocrazie e sul potere nei documenti bassomedievali pugliesi, il convegno ha trasversalmente toccato ogni possibile ambito d'attinenza culturale in riferimento ai Della Marra, discutendo delle documentazioni del medioevo barlettano, del "Catalogus Baronum" attraverso la disquisizione sulla signoria e le organizzazioni territoriali ai tempi della Puglia Normanna, dell'amministrazione finanziaria e del demanio nel Regno di Sicilia tra età sveva e angioina fino a delineare in conclusione un profilo dettagliato della stessa famiglia Della Marra.

Nella sezione pomeridiana del convegno si è discusso del "Chronicon" di Domenico da Gravina, per lo studio del Trecento Pugliese, della famiglia De Gattis protagonista della storica discordia con i Della Marra, di Palazzo Bonelli, del palazzo Orsini-Della Marra e della presenza simbolica della famiglia nella chiesa di Santa Maria del Casale a Brindisi. In particolare incuriosisce che una famiglia di mercanti e cambiavalute, come ritiene una consolidata tradizione, avesse deciso di stabilire la propria sede a Barletta, in cui grazie allo stretto rapporto con Federico II potette iniziare la scalata all'amministrazione del regno. Un nome una città? Forse una garanzia, fatto sta che i Della Marra resero celebre Barletta nell'Italia del Trecento, quando il bellum civile inorridì persino il Boccaccio. E cosa avrebbe pensato il trecentista del Decameron se avesse saputo che tutt'ora comunemente il cognome Della Marra è frutto di fantasiose rielaborazioni? Forse ci avrebbe ringraziato, un'altra giornata di novelle avrebbe avuto il suo bel tema.