Situazione politica, la Lista Emiliano sindaco di Puglia al sindaco Cannito: «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire»

La nota firmata da Gennaro Rociola e Antonello Damato

sabato 20 dicembre 2025 16.05
«Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire", dice un vecchio adagio. E se la "sordità" alberga dalle parti di chi ha una qualche responsabilità di governo, come quella di una Città, allora sono guai seri. Prendiamo, ad esempio, il doppio tonfo rimediato mercoledì scorso dall'Amministrazione Cannito, a proposito del Piano casa e dell'"abracadabra" delle cosiddette zone B5 previste dal nostro Piano regolatore, secondo una parte del centrodestra pronte per essere trasformate da potenziali aree per verde e servizi a edifici residenziali per la gioia e le tasche dei privati e con grande scorno dell'intera collettività». Così il segretario cittadino e il capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia, Gennaro Rociola e Antonello Damato.

«Non sappiamo se il Sindaco Cannito e ciò che rimane della sua abborracciata maggioranza abbiano finalmente imparato la lezione dell'aula e si predisporranno (meglio tardi che mai) a un confronto franco e leale con la Città e i Consiglieri comunali. Dai primi indizi che emergono, invece, pare che il primo cittadino e i sostenitori rimasti vogliano pervicacemente dare la caccia ai dissenzienti di qualche giorno fa per accalappiarne qualcuno, riproporre i provvedimenti in Consiglio comunale e riuscire così a raccogliere l'obiettivo cementificatorio finora miseramente sfumato.

Anche a costo di esporsi all'ennesima figuraccia, dopo quella del 17 dicembre. Come dice il proverbio? Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E peggior cieco di sì ostina a non prendere atto della realtà.
Dopo le frizioni terminate nel marzo scorso con la parte di Forza Italia che fa capo al Presidente del Consiglio comunale Marcello Lanotte, Cannito pensava di aver sottoscritto una solida polizza assicurativa sulla durata del suo mandato fino al termine naturale del 2027. Anche a costo di essere ricordato come il primo cittadino dell'ennesimo sacco edilizio della Città e della trasformazione di alberghi e sale ricevimento in villette a schiera che con le aspirazioni di una località turistica hanno ben poco a che vedere.

Sindaco, lasci perdere la polizza (malferma) sulla durata del suo mandato e si concentri piuttosto nel tentativo di portare a conclusione l'iter del Piano urbanistico generale. Era l'aprile del 2018, lei sedeva sui banchi dell'opposizione e contribuiva puntigliosamente a far approvare significativi emendamenti al Documento programmatico preliminare al Piano urbanistico generale voluto dal sindaco Pasquale Cascella. Lei è sindaco ormai da più di 7 anni e la situazione è praticamente ferma ad allora. Non pare un risultato di cui menar gran vanto. Anzi, forse è la prova provata del fallimento del suo doppio mandato alla guida della città».