«Sia una Disfida Europea e non solo di Barletta»

Così il consigliere regionale Mennea dopo l’approvazione all’unanimità della proposta di legge in VI Commissione. Potrebbe essere il primo passo verso un grande evento interculturale

venerdì 16 marzo 2012
«Il Comune di Barletta ora prepari un grande progetto coinvolgendo gli operatori turistici e le associazioni storiche e culturali della città, affinché non sia una manifestazione spot che non lasci traccia, ma sia un vetrina internazionale». Sono le parole di Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, dopo l'approvazione all'unanimità in VI Commissione della proposta di legge relativa alla "Rievocazione storica della Disfida di Barletta", che porta la sua firma e quella dei consiglieri Franco Pastore (Gruppo misto – Psi), Filippo Caracciolo (Pd) e Giovanni Alfarano (Pdl).

«Va riconosciuto alla Regione Puglia di aver dato la possibilità alla città di Barletta di far rivivere dopo tanti anni un evento a cui tutti i cittadini sono affezionati. Mi auguro che questa importante iniziativa possa essere affidata, attraverso la più ampia partecipazione pubblica, ad operatori professionalmente esperti e capaci – sottolinea Mennea –. La rievocazione della Disfida, in termini di portata, non deve essere una seconda festa patronale, ma deve avere un respiro più ampio, che vada decisamente oltre i confini locali e coinvolga gli altri due paesi protagonisti, la Francia e la Spagna. L'obiettivo deve essere quello di realizzare un grande evento interculturale che, entrando in pianta stabile nell'agenda delle manifestazioni di Barletta e della Regione Puglia, si colleghi alla rete turistica nazionale ed internazionale con la possibilità di intercettare importanti flussi turistici. Sia pertanto una 'Disfida Europea' e non solo di Barletta».

«Potrebbe essere il primo passo – conclude l'esponente democratico – affinché si stimoli la creazione di un nuovo modello di economia turistica autosostenibile, che apra le porte all'occupazione dei nostri giovani e alla ripresa delle attività degli operatori locali, oggi in grossa difficoltà a causa della crisi. In quest'ottica si potrebbe costruire un'offerta turistica qualitativamente attraente collegando alla rievocazione tutte le bellezze del territorio provinciale: siti archeologici, castelli, musei, pinacoteche, cattedrali, chiese e altri monumenti rappresentativi, raccordando istituzionalmente i dieci Comuni della Bat e la Provincia».