Scompare il reporter barlettano Rino De Benedetto

Il giornalista Nino Vinella: «Furono sue le prime fotografie del tragico crollo di Via Canosa del 16 settembre 1959»

venerdì 12 giugno 2020
Esempio di giornalismo pionieristico e di grande passione in quegli anni difficili per per l'Italia, furono sue le prime fotografie del tragico crollo di Via Canosa del 16 settembre 1959: si è spento all'età di 86 anni nella tarda serata di ieri Rino De Benedetto per sopravvenute complicazioni della malattia che lo affliggeva da tempo. I funerali si svolgeranno domani venerdì 12 giugno alle 11 nella Parrocchia del Buon Pastore.

Testimone prezioso per la memoria storica della Città e dell'Italia tutta, a Rino De Benedetto, alla sua macchina fotografica ed al suo sangue freddo si devono le crudeli immagini catturate in quelle ore di angoscia e di dolore. Una passione per il giornalismo in presa diretta, corrispondente del quotidiano ROMA, aveva venticinque anni quando, armato della sua Laika e del suo taccuino di appunti, decise di documentare uno scatto dopo l'altro tutto lo svolgimento di quel tragico mercoledì 16 settembre 1959. Materiale gelosamente conservato per sessant'anni e che ha rivisto la luce l'anno scorso in occasione del 60° dalla tragedia. Ed ecco restituirci - nel bianco e nero da cronaca vera - la drammaticità di quelle ore dalle prime luci della giornata fino allo scavo fra le macerie, la crudezza di momenti dolorosi. Attimi documentati un clic dopo l'altro.. Lui che, da giovanissimo corrispondente del quotidiano Roma, giunse fra i primi sul luogo del crollo (ancora prima dei vari Giorgio Bocca, Ugo Zatterin ed altri inviati speciali della grandi testate nazionali), quel maledetto mercoledì 16 settembre 1959, e fece il suo lavoro, fotografando e prendendo appunti per poi scrivere la serie di articoli usciti a firma sua..

«Quel rullino di 42 fotografie, l'intera documentazione delle operazioni di salvataggio e della pietosa opera di ritrovamento delle 58 vittime, Rino - esempio di un giornalismo ormai tramontato, pionieristico e fatto di passione - le ha volute donare al nostro Gruppo di lavoro – dice il giornalista Nino Vinella - per la realizzazione di una importantissima sezione della Mostra documentaria tenutasi in Prefettura a settembre scorso in collaborazione con l'Archivio di Stato di Barletta e col patrocinio della Presidenza del Senato". Compresa la foto, unica esistente, che lui scattò al palazzo ancora in piedi qualche settimana prima del crollo. Rino De Benedetto, qualche giorno prima, aveva potuto fotografare anche il palazzo di Via Canosa numero 7: immagine assolutamente straordinaria perché unica a mostrarci com'era quel fabbricato… La documentazione è stata completamente pubblicata nel libro-catalogo della Mostra dal titolo "Quando il Giornalismo fa la Storia: una tragedia italiana in prima pagina. Il crollo di Via Canosa a Barletta. 58 morti e dodici feriti», che riassume l'evento di malaedilizia destinato a legarsi nelle vicende cittadine e nelle cronache nazionali con gli altri crolli di via Magenta (1952) e di via Roma (2011) e di quello senza vittime del 1956 (Via Taddei).